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Autore: minajj    09/11/2012    2 recensioni
Gli Dei sono stanchi. Sono stanchi del loro lavoro, della loro noiosa vita, delle richieste assurde dei loro figli, e del loro voler essere Dei. Ogni anno, come intrattenimento, 24 giovani Mezzosangue si sfideranno in un combattimento mortale. Ventitrè di loro moriranno, uno solo avrà fama e vittoria sull'Olimpo. Sarà accettato dal suo genitore divino, e potrà chiedere un solo desiderio, piccolo o grande.
STORIA MOMENTANEAMENTE FERMA
Genere: Avventura, Azione, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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24 giovani Mezzosangue
si sfideranno
in un combattimento
mortale.


Ieri sono venuta qui, nel Campo Mezzosangue. Domani ci sarà la mietitura. Ventiquattro di noi partiranno per sfidarsi in un combattimento mortale. Uno solo vince. Dopo Panem, anche gli Dei hanno deciso di prendere questa 'usanza'. Non hanno pietà dei loro figli. Dubito che mio padre, Zeus, abbia pietà di me: magari risparmiandomi a questi giochi. Purtroppo a lui non importa di me, e a me non importa di lui. Sono dodici anni che non si fa vedere. So che è il Re dell'Olimpo,ma almeno ogni tanto...
Io sono Bella Coleman, figlia di Beatrice Coleman e Zeus, il Re dell'Olimpo. Bella vita, vi starete dicendo, ma invece no. La mia vita è uno schifo. Vivere senza un padre è orribile, e a renderlo ancora più brutto è il fatto di essere attaccati da un mostro circa ogni minuto. Il mio satiro era Mattew, ma per quanto ne so ora è andato alla ricerca di altre due Mezzosangue. Una delle due da quanto ho capito attraverso i miei sogni è figlia di Zeus. Avrò una sorella.
Sono nella capanna di Zeus, la prima. Le coperte arrivano fino ai miei occhi. Mi sto per riaddormentare quando la fontana nella mia stanza comincia a fare un rumore strano. Piano piano mi alzo. E' un messaggio Iride. Lancio una dracma d'oro nella fontana, e vedo la persona che mi ha cercato: è mia madre.
Non ho mai avuto un bel rapporto con lei, ma dato che oggi è il giorno della mietitura, e forse potrei essere estratta, capisco la sua preoccupazione.
- Ciao, Bella. - la sua voce è calma, ferma. Ma ha gli occhi lucidi, trattiene le lacrime.
- Ciao. - non ho molta voglia di parlare con lei. E' il mio primo anno come tributo, e non mi serve una persona che mi venga ad augurare buona fortuna, a dirmi che andrà tutto bene e cose così per farmi sentire meglio, tanto non funzionerà. E' il mio carattere, testardo, forte. L'ho ereditato da mio padre. Ma non ne voglio parlare.
- So che non vuoi che ti venga augurata buona fortuna, - le trema la voce - ma penso che te ne serva molta.
Con un gesto della mano fa cancellare il messaggio. Vedo la sua immagine volare via, andarsene sempre più lontana. Mi chiedo se la rivedrò mai più.D


Drin, Drin.
La sirena annuncia che tra mezz'ora dobbiamo essere tutti nell'arena, con addosso i nostri vestiti più eleganti, ma io mi limito ad esserci, perciò indosso una polo e un jeans strappato sul ginocchio sinistro. L'ho rotto lottando contro una Furia.
In meno di cinque minuti sono già docciata e profumata, vestita e pronta per andare in piazza. Non voglio ricevere visite adesso, spero solo che il Minotauro quest'anno non estragga il mio nome, altrimenti non avrei nessuna possibilità. Sicuramente alcuni membri della casa di Ares si offriranno volontari. Sono nati per combattere.
Il suono della porta che si apre mi fa risvegliare dai miei pensieri e mi ritrovo a guardare il corpo da cavallo di Chirone. Ancora non mi sono abituata a quella sua forma.
- Tutto okay? - mi domanda dolcemente lui. Quel suo tono mi fa rilassare, e anche se sono arrabbiata, non potrei mai rispondere male a lui, perciò mi limito ad un: - Si.
Non abbiamo molto tempo per parlare, ma Chirone mi informa sul fatto che mio padre, Zeus lo ha chiamato per augurarmi Buona Fortuna e per dirmi che lui mi proteggerà, in un modo o nell'altro.
Drin, Drin. La sirena annuncia che tra cinque minuti dobbiamo essere tutti nell'arena. Mi affretto.
Fuori c'è un via vai di gente. Satiri, ninfe, naiadi, centauri, mezzosangue. Tutti si stanno radunando nell'arena. Riesco a vedere il Minotauro, sul palco, indaffarato a pettinarsi il pelo. Intravedo molti miei amici già disposti nelle panche delle case.
La panca di Zeus sta aspettando me. Purtroppo Talia non starà con me quest'anno. Lei è una Cacciatrice, e per questo deve sedersi nella panca dedicata ad Artemide.
Nella panca di Poseidone vedo Percy, Tyson e nuovi ragazzi arrivati da qualche giorno. Nella panca di Atena vedo Annabeth e alcuni dei suoi fratelli, in quella di Ermes i fratelli Stoll. In quella di Afrodite hanno tutte un muso un pò lungo per via della morte di Silena, l'anno prima. In quella di Efesto non conosco nessuno, come in quella di Dioniso e Demetra.
In un angolo, in fondo all'arena, scorgo la panca della casa di Ade. Seduto c'è Nico. C'è qualcosa in lui che mi attrae, ma non ci faccio caso.

Il Minotauro si avvicina goffamente al microfono e fa il suo solito discorso. Io non faccio altro che guardare Nico. E' carino si, ma non dovrei innamorarmi, sapendo che potrei essere estratta e morire.
Il Minotauro, chiamato Gabe da Chirone si avvicina alla ciotola contenente tutti i nomi dei ragazzi del campo. Tra quei foglietti c'è il mio nome. Spero di non essere estratta, e di tornare alla mia solita vita. Gabe prende un foglietto e lo avvicina agli occhi. Il nome deve essere scritto in caratteri minuscoli, perchè fatica a leggerlo, infatti socchiude gli occhi, poi lo stacca e lo butta per terra.
- Nico Di Angelo.
Tutti i sguardi adesso sono posati su di lui. Io sento una fitta al cuore. Non può morire. 
Nico rimane lì, seduto sulla panchina con lo sguardo nel vuoto: sta pensando alla sorella, Bianca. Gabe continua a chiamarlo, e dopo un pò è costretto a caricarselo sulle spalle e a portarlo sul palco. Poi prende altri cinque biglietti e li legge uno ad uno.
- Percy Jackson - dice scandendo le parole - figlio di Poseidone.
Percy sale sul palco.
- Annabeth Chase - dice - figlia di Atena.
Annabeth si mette in mezzo a Nico e a Percy.
- Talia Grace - dice Gabe - figlia di Zeus e Cacciatrice di  Artemide.
Talia sale fiera sul palco. Si avvicina al Minotauro dicendogli: - Io non sono più figlia di Zeus. Sono una Cacciatrice, e non usi Grace. Ha capito?
Il Minotauro annuisce. Poi continua a leggere.
- Clarisse La Rue - scandisce Gabe - figlia di Ares.
Clarisse si mette alla destra di Percy.
- Chris Rodriguez, figlio di Ermes. - dice soddisfatto Gabe - Ne mancano 18, bene. Andiamo avanti.
Prende un paio di fogli dalla ciotola e legge: - Bella Coleman.
Ecco. Lì ho avuto un dolore al cuore. Il mio respiro di era fatto sempre più forte, poi ad un tratto la vista mi si era offuscata, e sono svenuta.
 


 


Spazio all'autrice:
Ciao bellezze! Vi piace come inizio?
Ho unito le mie due saghe preferite, Hunger Games
e Percy Jackson, ed è
venuta fuori questa schifezza. Apprezzatela u.u
Scrivete una recensione, così posso migliorare,
e rendere la tua lettura più piacevole.
Sciao Beli.<3

  
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