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Autore: Geko93    27/05/2007    5 recensioni
Per quanto possa sembrare assurdo, a volte i sogni si realizzano.[YuffieXVincent]
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Vincent Valentine, Yuffie Kisaragi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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È vero, ti amo

È vero, ti amo. E allora?

Non ho nessuna intenzione di esserti di impiccio, stai tranquillo.

Ho deciso che per ora me ne starò qui, buona buona a rimirarti da lontano e poi un giorno, se mai ne sarò in grado, ti dimenticherò.

Per adesso non riesco a levarti gli occhi di dosso. Concedimi almeno questo: di godere anche solo della tua presenza.

Perché è quello che ho fatto, che faccio e che, molto probabilmente, farò.

Ti rimiro, come una povera ragazzina alla sua prima cotta adolescenziale.

No, ma non illuderti.

Ciò che provo per te non è né semplice affetto, né quel genere di amore che ti logora da dentro.

Questo è molto di più.

Follia. Sì, questo sentimento mi ha fatto impazzire.

TU mi hai fatto impazzire.

Eppure mi piace da morire sentire il mio cuore battere più forte ogni volta che ti vedo, mi piace fremere quando sento la tua voce calda pronunciare il mio nome.

Sei la mia linfa, Vincent. E mi odio per questo. Perché sono soltanto un’egoista: tu ami lei, vero?

Non c’è bisogno neanche di chiederlo… Certo che la ami.

Ma lei è morta, Vincent, MORTA. E non ritornerà mai più. Ti prego, smettila di marcire nell’oblio…io sono qui. Per te. Per sempre…

Apri gli occhi… Mi basterebbe anche essere la tua consolazione, il tuo sfogo, ma ti prego guardami, Vincent…

La piccola mocciosa ora è diventata una donna.

Inizio a piangere.

Nulla di strano, mi succede sempre quando ti penso, ogni giorno.

Però non voglio farlo più.

Voglio smettere di star male.

Voglio rivelarti i miei sentimenti.

Ma voglio dimenticarti.

Ecco, vedi? Sono impazzita…

Non sono più Yuffie da quando mi sono innamorata di te.

Chi sono ora?

Quali sono le mie emozioni?

A volte il confine tra odio e amore è più sottile di un foglio di carta…Me ne sono resa conto solo adesso.

Ti odio perché non ti posso avere.

Ti amo perché sei tutto per me.

Dannazione, non voglio più soffrire…Non voglio più bagnare il cuscino con le mie lacrime amare…

Amami, Vincent.

AMAMI!

Mi butto sul letto, con un tonfo. Non ha senso porsi tutti questi problemi.

Sto diventando come te: sto marcendo.

Guarda Vincent, come mi hai ridotta…Uno schifo.

Mi giro su un fianco e guardo fuori dalla finestra. Tuona e i fulmini illuminano ad intervalli irregolari la mia stanza, dove regna l’oscurità.

Per un attimo ti immagino qui, a stringermi tra le tue braccia.

Il tuo respiro sul collo che mi fa rabbrividire, le tue mani calde che mi cingono la vita, il tuo profumo che mi inebria la mente e il calore del tuo corpo a darmi conforto.

I sogni sono le ultime cose che mi sono rimaste. Vivo nell’illusione, nell’immaginarti con me, nello sperarti mio. Sono patetica…

Un’altra lacrima mi attraversa orizzontalmente il volto arrossato e va a morire sulla stoffa celeste del cuscino.

Ad un tratto qualcuno accende la luce.

Balzo in piedi allarmata, ma mi pietrifico quando ti vedo entrare. Vincent.

-Yuffie…- ti blocchi anche tu quando ti accorgi che sto piangendo.

Che c’è, sei stupito di vedere la piccola ladra di materia versare lacrime?

-Per favore esci.- ti dico, voltandoti le spalle e nascondendomi tra le tende.

Sì, perché mi vergogno di me stessa: in realtà vorrei che tu rimanessi qui e soprattutto vorrei dirti tutto. No, Yuffie.

Smettila di fare la bambina capricciosa.

Sento la porta chiudersi. Te ne sei andato.

Ricomincio a singhiozzare debolmente per paura che tu possa sentirmi.

Perdonami, ma non sono in grado di dirti tutto, ho troppa paura.

Improvvisamente sento qualcosa di freddo e metallico appoggiarsi sulla mia spalla. Il tuo artiglio.

Mi si blocca il respiro; perché sei ancora qui?

-Stai piangendo?-

Abbasso lo sguardo e cerco di riacquistare un’espressione dignitosa.

-No.-

Mi afferri la spalla, facendomi voltare. E mi fissi.

Smettila, Vincent. Non guardarmi così, non so resistere ai tuoi bellissimi occhi, così profondi e allo stesso tempo così dannati.

- Cos’è successo?-

-Niente!- ti urlo, avviandomi verso la porta.

Mi sorpassi e ti metti davanti alla porta, sbarrandomi la strada.

Lasciami andare, ti prego…Non farmi ancora più male.

Ricominci a fissarmi e io come un’idiota scoppio in lacrime.

Non devo piangere.

Non ora.

Non qui.

Non davanti a te.

Alzo lo sguardo per incontrare il tuo. Ti sei stupito di nuovo, eh?

-Yuffie, perch…-

-Lasciami passare ti prego…- ti supplico in un sussurro, cercando di nascondere le lacrime con le mani.

Ma…cosa stai facendo?

I-il tuo respiro sul mio collo, le tue mani intorno alla mia vita e…il tuo tepore.

Inoltre…Potrei rimanere qui per sempre ad ubriacarmi del tuo dolce profumo.

Cerco di divincolarmi dalle tue braccia, ma appena capisci il mio intento mi fai appoggiare la testa sul tuo petto.

Riesco a sentire il tuo cuore battere.

Tu-tum, Tu-tum, Tu-tum.

Chiudo gli occhi e mi abbandono al tuo abbraccio ricambiandolo. È bellissimo.

-Cosa è successo, Yuffie?-

Torno alla realtà.

-Non posso dirtelo…-

-Non puoi o non vuoi?-

Non ti facevo così perspicace, bravo.

-Non…voglio.-

Mi scosto e mi asciugo le guance. Sorrido per la mia stupidità e cerco di uscire, ma tu mi blocchi di nuovo.

Questa volta mi arrabbio.

-Vincent!!- ti urlo contro, cercando di spostarti. Ma non ti scansi di un millimetro.

-Ti farò passare solo quando mi dirai cos’hai…- mi dici, con il tuo solito tono piatto e inespressivo.

Perché ti interessa così tanto? Ti prego non alimentare altre mie inutili fantasie…

Sono stufa delle illusioni che da troppo tempo dominano i miei pensieri.

-Non mi puoi obbligare a dirti ciò che non voglio!- incrocio le braccia, curiosa di sentire cosa mi risponderai.

-Lo so. Ma non ti ho mai vista piangere.-

Sbarro gli occhi. Non credevo di averti fatto preoccupare così tanto…

Mi sento in colpa, adesso. Che cretina. Guardo il pavimento facendo scena muta.

-Perché non vuoi dirmelo?-

-Perché ti riguar…- mi mordo il labbro inferiore e strizzo gli occhi.

Cosa diavolo ho combinato?

No, no, no, ti prego dimmi che non l’ho fatto…O almeno che lui non abbia capito.

Socchiudo gli occhi e sbircio la tua espressione; mi stai guardando.

-Dimmelo.-

Ora mi vuoi anche imporre degli ordini?

-Cosa?!- ti dico, infuriata.

-Se mi riguarda ho il diritto di saperlo.-

Ora basta, mi hai davvero fatto incazzare. È la goccia che fa traboccare il vaso.

-Per una volta, UNA sola, potresti provare a far funzionare il cervello?! Smettila di crederti di un gradino più in alto degli altri, smettila di giudicare le persone superficialmente, ma soprattutto smettila di credere di avere sempre ragione!! Se io non voglio confidarmi non lo voglio e basta, e non sarà certamente un idiota come te con il quale ne parlerò…- sono talmente presa dal mio discorso insensato che non mi accorgo neanche di aver alzato la voce ed aver iniziato a piangere disperatamente. È solo un tuo schiaffo a farmi tornare alla realtà. L’effetto che segue la causa.

Mi blocco, impietrita.

-Non ho nessuna intenzione di credermi migliore degli altri- lo sguardo si è fatto più aggressivo.- ma se è una cosa che mi riguarda, mi reputo in grado di aiutarti.-

Sono confusa. Potrei cogliere al volo questa occasione e dirti tutto, ma dovrei rassegnarmi alla tua perdita.

Oppure potrei stare zitta e lasciarmi divorare da questo dolore.

Cosa devo fare? Dannazione, io….non….lo….so!

Mi lascio cadere sulle ginocchia, con una mano sulla guancia e gli occhi ancora spalancati.

Ti accovacci davanti a me. No, Vincent, vattene. Ho paura della decisione che potrei prendere.

Mi fissi. Per l’ennesima volta mi fissi con quegli occhi.

Lo so, stai aspettando una risposta. Ed è quella che avrai.

Dimentica tutto, Yuffie.

Agisci senza pensare, senza aver paura delle conseguenze. Lasciati andare.

Alzo il viso e mi butto. Ti appoggio una mano sulla nuca e ti bacio.

Tu tieni gli occhi sbarrati, ma non ti scosti. Avverto il tuo respiro smorzarsi e ti sento irrigidirti come una pietra.

Sul mio volto, invece, c’è un espressione di dolore.

Perdonami, Vinnie, se ho rovinato tutto.

Se mi sono impossessata delle tue labbra così violentemente.

Se mi sono illusa un’altra volta di poter essere amata da te.

Spingo le mie labbra ancora più contro le tue, cercando di godere a pieno di questo mio dolcissimo gesto di follia.

Poi appoggio la mia fronte alla tua e, questa volta, sono io che ti fisso.

Hai ancora gli occhi spalancati per lo sbigottimento. Non mi aspetto niente, stai tranquillo.

-Scusami…io non avrei dovuto…- e così dicendo scappo, lasciandoti lì, sul pavimento della mia camera.

Ignoro tutti i miei amici e corro fuori, sbattendo la porta.

Mi ritrovo a camminare da sola per le strade umide di Midgar. Questa città fa schifo, puzza da far venire la nausea.

Mi dirigo verso la collina che sovrasta la metropoli. Da lì la vista è bellissima, inoltre, la luna brilla che è una favola. Magra consolazione.

Arrivo e mi siedo sull’erba umida, inspirando profondamente l’odore pungente dei prati bagnati.

Non vorrei farlo, ma mi è inevitabile ripensare a ciò che ho appena combinato. E mi chiedo se sia stata la scelta giusta; no, per niente.

Sfioro le labbra con le dita.

-Vincent…-

Improvvisamente sento dei respiri affannati dietro di me e mi volto di scatto.

Sei tu…

Hai corso fino a qui, si sente dal fiatone. Ma perché?

Non capisco…

Mi porgi la mano destra.

-Alzati.-

La afferro e mi tiro su, ma non riesco a guardarti in faccia. Mi alzi il viso con l’indice e accenni un sorriso.

Ma come, non sei arrabbiato? Non mi odi?

Come se riuscissi a leggermi nel pensiero mi rassicuri:

-Se era questo il problema, potevi dirmelo subito.-

ma prima che io possa dire qualcosa, mi tappi la bocca con un bacio completamente diverso dal mio.

Dolcissimo, morbido, tenero…insomma unico. Complimenti, riesci ad essere migliore di me anche in questo. Ti separi da me delicatamente e mi arruffi i capelli quando ti accorgi di che colore sono diventata. Mi prendi per mano e ci dirigiamo verso casa.

Ma..perché? è davvero tutto così semplice?

-Vince…- ti chiamo, fermandomi.-ma…è davvero ciò che vuoi? Sì, insomma…e Lucrecia?-

Il tuo sguardo si fa improvvisamente serio e ti volti verso il cielo stellato.

-Non posso dimenticarla, lo sai anche tu. Ma ho riflettuto molto in questi ultimi mesi e sono giunto a una conclusione…- mi guardi. –Lucrecia è il mio passato. Io non posso tornare indietro, non posso rimanere ancorato ai soli ricordi. Ho bisogno di un futuro, e quel futuro sei tu, Yuffie…-

Rimango allibita. È la prima volta che ti sento parlare così. Allora io valgo davvero qualcosa per te; allora io…posso essere amata...!

Ti getto le braccia al collo, stringendomi forte contro il tuo petto. Faccio addirittura fatica a respirare.

Vorrei dirti “ti amo” ma non lo faccio: non mi basterebbero quelle due parole ad esprimere ciò che provo per te.

Probabilmente non mi basterebbero tutte le parole di questo mondo…

Mi stringi ancora più a te e ti chini per sussurrarmi nell’orecchio:

-Yuffie, io non sarei nessuno senza di te…- come una demente mi metto a piangere.

Accidenti, sei più bravo di me anche nelle frasi sdolcinate!

Ti guardo negli occhi e ti bacio.

Perché anche se mi sembra tutto troppo bello per essere vero, mi accorgo che l’uomo che sto stringendo sei proprio tu.

E che finalmente tutto ciò che ho sognato è diventato la realtà. La migliore che potessi avere.

Grazie, Vincent.

Grazie per non avermi fatto sentire patetica per una volta.

Grazie per avermi concesso il tuo amore…

 

Fine

 

 

Salve bella gente!!!

Non so cosa mi sia preso, ma ieri pomeriggio, dopo un attacco improvviso di depressione (sarà colpa degli ormoni..-_-“) mi è venuta voglia di scrivere questa One-Shot.

Spero vi piaccia, sinceramente io ne sono abbastanza soddisfatta, anche se in alcune parti avrei preferito esprimere concetti più profondi…=.=

Vi ringrazio molto per i vostri futuri commenti (sperando che ce ne siano ^_^”) sia positivi che negativi!

Ah, dimenticavo: un ringraziamento speciale anche a Vinnie_Pooh (lo so che potrei dirglielo a voce, ma scritto è tutta un’altra cosa!).

Un abbraccio a tutti coloro che sono arrivati fino a qui,

                                                                                                Geko93 ^_^

  
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