CAPITOLO 2

ORA

Kaori mosse le dita della mano, sembrava che ogni movimento le facesse scoppiare la testa, non capiva dov’era, sentiva freddo sotto i palmi delle mani e sulla guancia destra, piano piano aprì gli occhi, non riusciva a mettere bene a fuoco, li richiuse ……. riprovò ad aprirli – Meglio – pensò, che fosse stata rapita di nuovo ? No, Ryo non avrebbe mai permesso che qualcuno la picchiasse, forse però non lo sapeva ancora ……. si trovò davanti i piedi di un tavolo, li percorse con lo sguardo per la loro altezza, una tovaglia bianca con dei teneri ricami azzurri era posata sul piano superiore, era schizzata di sangue sul merletto all’angolo, le sembrava familiare ……. forse era già stata in quel posto.
Si voltò sulla schiena e si appoggiò sugli avambracci, la testa girava ma stava abbastanza bene, ne aveva passate di peggio, volse lo sguardo alla sua sinistra, c’era un mobile da cucina anch’esso azzurro molto bello, doveva essere anche molto costoso, c’era il portatazzine in ferro con le tazzine di porcellana che le aveva regalato zia Mei-Ling …….. un momento, chi diavolo era Mei-Ling ??
Si guardò attorno presa dal panico, le sembrava tutto così familiare, ma dov’erano i cereali di Ryo sempre pronti sulla mensola per quando si svegliava, o meglio, dov’era la mensola ? E il vecchio frigorifero con tutte le calamite attaccate ? D’un tratto si riprese completamente, - Certo, questa è la mia casa, i miei mobili, Ryo ….., non sono più la sua socia, Cristo, questa volta i colpi sono stati più forti del previsto !! -, come aveva potuto permettergli di farlo ancora, a lei, lei che era stata una sweeper, lei che era stata City Hunter, lei che era ……. solamente una stupida !!!
Si alzò lentamente aggrappandosi al tavolo, sapeva già la risposta, era molto più forte di lei e poi lei si era rassegnata, provava vergogna per la sua debolezza, come sarebbe potuta tornare sui suoi passi, come avrebbe potuto, ormai aveva scelto, ormai era quella la sua strada, non poteva gettare la spugna, si sentiva così inutile e fuori posto, non era riuscita a combinare niente di buono neanche nella sua nuova vita, forse non era il mondo che era crudele e pericoloso, era solo lei che era sbagliata ……

TRE ANNI PRIMA

- Ciao Kaori, che è successo ? Ieri ti aspettavo per spiegarti come fare quel dolce ma non sei venuta, cos’è Ryo ti ha fatta infuriare di nuovo ? Oppure finalmente si è deciso e non ti ha fatta uscire dalla sua camera per tutto il giorno ? – la barista le strizzò l’occhio maliziosamente, ma appena vide gli occhi gonfi dell’amica cambiò espressione – Mio Dio Kaori che cosa è successo ? – Kaori le sorrise tristemente, - Non preoccuparti, stai tranquilla, ormai è passata, sono andata via, o meglio, Ryo mi ha mandata via, le mie intenzioni erano diverse, ma lui ha deciso anche per me, questa notte ho dormito da Eriko, ma stavo giusto andando a trovare un appartamento tutto per me, ti va di accompagnarmi così ti racconto ?
Passeggiavano tranquillamente per il parco di Shinjuku, era una bella giornata, nonostante l’inverno fosse alle porte le temperature erano ancora miti ed il sole scaldava nel profondo, - Eravamo in cucina, avevo appena finito di lavare i piatti, mi ero accorta subito che Ryo mi guardava in un modo strano, infatti mentre mi asciugavo le mani mi si è avvicinato e mi ha baciata, E’ STATO ASSOLUTAMENTE MERAVIGLIOSAMENTE SPETTACOLARE !!!! Quando ci siamo staccati aveva la solita espressione da allupato che normalmente ha con le clienti, ma ci pensi ? Questa volta quella faccia da ebete era SOLO PER ME !!!! Ero pietrificata dallo stupore, solo che appena si è accorto che il suo “amico” stava rispondendo alla chiamata, è come se si fosse svegliato e ha cominciato a blaterare cose tipo “è troppo pericoloso”, “tengo troppo a te” e bla bla bla e mi ha mandata via – sospirò rumorosamente, le faceva male ricordare la serata precedente.
Miki era turbata e spaventata, - Dai, vedrai che è come le altre volte, ti chiederà scusa per le cavolate che ha detto e tutto tornerà come prima, non c’è bisogno che cerchi un altro appartamento perché ti riporterà a casa …… - …. – No Miki, questa volta è diverso, questa volta ha ammesso che tiene a me, ma che non possiamo stare assieme, è stato veramente sincero, non me lo sarei aspettata da lui, se penso a tutte le volte che si è comportato da perfetto idiota per mascherarlo … ora mi sembra tutto tempo perso ….. ho sprecato 8 anni della mia vita, ma ci pensi ? Ho buttato via 8 anni di vita per che cosa ? Fortunatamente ho anche tanti bei ricordi ed ora sono qui principalmente per questo – Miki la guardò con le lacrime agli occhi, aveva una paura folle, non voleva perdere la sua migliore amica, l’unica amica che avesse ami avuto … - Vedi, voglio trovarmi un appartamentino appena fuori Shinjuku, in prima periferia, a parte che l’affitto costa meno, ed io al momento sono praticamente al verde grazie a quel cretino che non ha accettato gli ultimi lavori perché offerti da uomini, ma così mi sarà anche più semplice arrivare al Cat’s Eye ….. ho intenzione di venirti a trovare molto spesso, non credere, quello stupido di maniaco sessuale non riuscirà a rovinare la nostra amicizia – Non le aveva mai parlato così sinceramente, in fondo erano due sweepers, dovevano sembrare sempre un po’ dure !!!!!
Miki le buttò le braccia al collo – Grazie Kaori, non so come avrei fatto se non ti avessi più potuta vedere !!!! Avevo paura che tirassi fuori tua sorella e New York, mio Dio che spavento !!!!! Ma come farai con Ryo, non penso che ti faccia bene vederlo ancora. –
- Ci siamo ripromessi di vederci solo per l’anniversario di Maki, è la cosa più giusta, per il resto lo conosco molto bene ormai, so in che orari potrò trovarlo al bar e mi sarà molto facile evitarlo, non preoccuparti !!!! – Kaori la rassicurava con una mano sulla spalla – Ma guarda qua, dovrei essere io a consolarti invece sei tu a dirmi di stare calma, che mercenaria sono ??? -
- Si vede che ti sei un po’ rammollita gestendo quel bar, potremmo incontrarci per qualche allenamento ogni tanto, giusto per restare in forma, altrimenti diventeremo due donne brutte e flaccide – l’amica fece una smorfia ridicola solo al pensiero – Non sia mai, e poi chi lo sente Umi ? Ci sto, allora siamo d’accordo – Kaori rise di gusto alla faccia schifata di Miki, - Dai muoviamoci ora, altrimenti questa sera dovrò dormire sotto un ponte !!! – e prendendo l’amica a braccetto cominciò a correre verso la stazione …..


- CONTINUA -