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Autore: Yuki_o    10/11/2012    6 recensioni
Non importa quanto intensamente si desidera dimenticare, quanto intensamente si vuole amare. Non si può dimenticare chi si ha amato.
Come sempre senza pretese, spero che vi piaccia!
Buona lettura!
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Barbon tastes so…you.
 



È mattino e me ne sto seduto fissando Elena addormentata tra le lenzuola del mio letto. È bella con i capelli sciolti e il viso rilassato, le labbra appena dischiuse. Il sole le accarezza l’incarnato e la fa splendere. Se fossi un pittore probabilmente cercherei di catturare l’immagine angelica che sto contemplando, ma non sono mai stato particolarmente sensibile alla pittura.
Ricordo invece il languore e allo stesso tempo l’entusiasmo di Damon mentre contemplava i grandi capolavori di Tiziano o le opere irreali di Dalì, ricordo il viso su cui spuntava quel sorriso, quello vero, così lontano dall’appartenere al predatore che lui sapeva essere, e gli occhi che brillavano davanti al misterioso dipinto del Vecellio “L’uomo dagli occhi glauchi” quella notte a Firenze*. Stupendo.
Mi alzo, abbandonando la mia Elena che dorme tranquilla, mentre nella stanza ancora aleggia il profumo del nostro amore. Mi volto e mi verso una generosa dose di Barbon, sottratta alla scorta che Zack ha lasciato. Lo beve lentamente, lasciando che lo sguardo vaghi e non mi accorgo dei passi leggeri di Elena finché non la trovo al mio fianco che mi osserva con il suo sguardo più dolce e un sorriso caldo e rassicurante.
-Ti sei già svegliata? Non c’è fretta, se vuoi crogiolarti ancora un po’ a letto…ti preparo la colazione nel frattempo, che dici?-
La mano di Elena sfiora il bordo del bicchiere che tengo in mano e lei sorride ironica nel rispondermi.
-Normalmente non bevo alcool alle nove di mattina, Stefan.-
Mi prende il bicchiere e lo rigira camminando svagata nella stanza fino a sedersi sul bordo del letto sfatto.
-Se potessi azzardare un menù direi che uova, bacon e una tazza di caffè nero sarebbero perfetti. E comunque…non ti facevo il tipo da Barbon!-
Sento il mio sopracciglio sollevarsi mentre non posso evitare di sorridere.
-Lo diceva sempre anche Lexi, a dire il vero: non le è mai piaciuto che lo bevessi. Lo bevo da sempre, non mi sono mai soffermato a pensare se fosse adatto a me.-
-Ma  perché mai non voleva che lo bevessi?- mi chiede Elena un po’ stupita, ma attendo qualche secondo prima di risponderle.
Già, Lexi non lo sopportava, aveva sempre odiato il Barbon, tanto che spesso lo bevevo da solo –o meglio di nascosto- in un qualche locale tranquillo. In quei momenti, quando ero avvolto da quel sapore forte  e nostalgico, riuscivo a rilassarmi.
-Stefan?- mi richiama lei dolce.
Le sorrido: -Non so perché non volesse…-
So benissimo perché non volesse.
-Lexi aveva una personalità e un modo tutto suo di vedere le cose. Probabilmente non le piaceva e basta.-
Il gusto del liquore non c’entrava, anzi ero io quello che all’inizio faticava a mandare giù quel gusto così particolare. Lei voleva proteggermi da quello che significava per me. Da quello che avrebbe sempre portato con sé.
-Vado a prepararti la colazione Elena, tu aspettami qui, ok?- le do un bacio a fior di labbra prima di voltarmi per uscire.
-Sì…ah, Stefan!-
Mi giro al suo richiamo e la vedo sorridere ancora, mentre tiene il bicchiere quasi vuoto tra le mani appoggiato in grembo. Il colore ramato contrasta con il candore del lenzuolo in cui lei è avvolta.
-Ti piace il Barbon, Steph?-
È strano sentirmi appellare così da lei. Solo Damon mi chiamava “Steph”.
-Sì…mi piace molto.- mi volto e mi avvio lungo le scale.
Un sapore forte, un sapore nostalgico.
Dalle finestre ampie entra ormai intensa la luce del sole. Nel salone le bottiglie di liquore brillano sui ripiani, nelle loro complicate sfaccettature di vetro. Mi avvicino e levando il tappo pesante lascio che il profumo pungente mi raggiunga.
-A dire il vero…io odio il Barbon, Elena. Non sopporto il modo in cui il suo sapore si aggrappa a ogni parte di te e lentamente ti pervade. Sa di prepotenza, di veemenza. Sa di…lui.-
Ascolto la mia voce, solo in questa casa così grande, felice che Elena non abbia udito il mio sussurro.
 
In cima alle scale, nella stanza di Stefan, Elena sta in piedi di fronte alla finestra illuminata e tiene ancora in mano il bicchiere, pensierosa.
In volto le spunta un enigmatico sorriso e lentamente si porta il cristallo alle labbra mentre il liquido le pervade la bocca. Sta bevendo dal bicchiere di Stefan, lambendo la stessa superfice che le sue labbra hanno assaporato, condividendo lo stesso sapore.
Elena sa benissimo che un sapore del genere non può piacere a Stefan, non è assolutamente adatto a lui. Sa però anche che non le ha mentito nel dire che ama quel liquore.
Prima di incontrare i Salvatore non avrebbe potuto immaginare nemmeno il profumo del Barbon, ma ricorda perfettamente la prima volta che lo ha sentito.
Sospeso come un sospiro tra lei e un altro sorriso. Tra lei e Damon. Il loro primo incontro.
Aveva sentito la stessa sensazione nel bacio di poco prima. Come se Damon fosse adagiato sulle labbra di Stefan.
Si concede un altro piccolo sorso di prima di poggiare il bicchiere e voltarsi per tornare a letto e aspettare il suo ritorno.
Capisce perfettamente perché Lexi non volesse che Stefan bevesse Barbon, capisce come avrebbe voluto proteggerlo dal dolore che avrebbe risvegliato quel sapore: il ricordo di Damon.
Ricordava le parole che aveva pronunciato quella notte lontana, stanca e provata dalla perdita di Stefan, fissando due bellissimi occhi cristallini.
-Non sarà perché ama me, ma perché ama te.-
Damon l’aveva guardata con sorpresa e lei aveva creduto fosse perché non credeva alle sue parole. Ora capiva che non era così: era sorpreso perché non credeva che lei potesse accorgersi della verità che c’era in quelle parole.
-Sceglierà sempre Damon…- sussurrò piano. Lo sapeva, ma quello che faceva più male era tutt’altro, era la consapevolezza che a differenza di Stefan lei amava davvero il sapore del Barbon. Un sapore forte, nostalgico…un sapore che consuma.
 
 
 
 
 
*il ritratto famoso quanto misterioso è conservato appunto a Firenze, nella Galleria Palatina.
 
Angolo dell’autrice(?)
Ehi, Guys! Ciao a tutti, io sarei Yuki_o, ma preferisco presentarmi come Boby. Questa non è la prima ff che pubblico nel fandom, ma è la prima in cui tratto Stefan ed Elena ;)
Normalmente sono una fissata con la grammatica e l’IC, ma in questa OS effettivamente l’OOC potrebbe starci…o Zeus, spero di no!! O_O
l’idea è nata un po’ alla volta stimolata dall’immensa importanza che l’alcool ha in questo telefilm ( io sinceramente penso dovrebbero citarlo nel cast principale -.-“)
Spero di ricevere qualche parere che mi faccia capire cosa ne pensate e il livello di questo piece of writing *-*
…e a dispetto di quello che potreste pensare…io sono per lo più per la Delena, anche se sinceramente credo sia un’utopia: sarà sempre Stefan (TT_TT)”
E comunque buttatelo via!! Povero fighissimo Paul :P
Infine ringrazio la mia insostituibile Beta-reader: robiii <3
Ora vi lascio e rinnovo l’invito a commentare!! Please *-*
 
Un abbraccione,
Boby
 
  
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