-Vegeta, non piangere, amore mio non piangere- disse Bulma accarezzando la guancia del Saiyan singhiozzante.
-io Vegeta, non ti ho mai raccontato, la enorme fortuna che è stata incontrarti. Quel giorno di cinquanta anni fa, appena ti ho visto ho pensato –Che stronzo e narcisista quel Saiyan- ridacchiò Bulma per poi tossire così forte che Vegeta le strinse la mano preoccupato e sussurrando disse –Non mi lasciare donna, ti prego. Io non ho mai amato nessuno, come ho amato te. Bulma tu sei il mio fiore, la mia luce, la mia felicità cosa farò quando la cosa più importante scomparirà da questo mondo. Ricorderò sempre la tua risata cristallina, i dolci baci, le notti di passione-. Concluse il principe baciando in fronte la moglie che era nel letto. Ormai Bulma stava morendo dopo cinquanta anni passati accanto al Saiyan, lei l’azzurra, la donna dei mille sogni di Vegeta moriva di vecchiaia a ottant’anni.
-La morte arriva per tutti,mio caro è la vita. Una vita non può essere immortale perché se no l’ esistenza non avrebbe senso-.
 Sussurrò l’azzurra che azzurra ormai più non era, i capelli turchini avevano fatto posto al bianco e gli occhi azzurri come il mare erano diventati grigi. Ma Vegeta no per lui era sempre la stessa, riconosceva anche se invecchiata, la giovane di cui si era innamorato. A Vegeta non sembrava che Bulma fosse cambiata perché lui la vedeva con gli occhi dell’amore.
– Bulma tu mi hai insegnato cos’è l’amore, mi hai dato dei bellissimi figli che a loro volta ci hanno dato dei nipotini, tu hai trasformato la scorza che c’era in me e l’hai resa buona, tu mi hai reso migliore. Amore, questa parola non mi sembra più tanto strana perché tu mi hai insegnato il significato con i tuoi gesti, le tue carezze, i tuoi soffici baci. Disse un Saiyan che l’orgoglio cercava di non far piangere.
-Vegeta, tu sarai sempre la mia vita, anche quando non ci sarò più, io veglierò su di te  - disse Bulma sedendosi sul letto e abbracciando il marito che  tra le braccia della moglie scoppiò in un pianto senza fine. –Bulma ti amo, ti ho sempre amata, mi perdonerai mai per come ti trattavo quando eravamo giovani?-
-Oh Vegeta, ma io ti ho già perdonato da tanti anni ormai, che non ci stanno sulle dita delle mani per quanti sono-. Disse la donna baciando dolcemente il viso del saiyan, salato dalle sue lacrime.
-Io Bulma so che è arrivata la mia ora, è sono felice che l’uomo che amo mi stia affianco in questo passo, che cambierà la vita ad entrambi ma soprattutto la tua Vegeta, non voglio finire come la povera Chichi che è morta sola senza Goku al suo fianco perché un drago che ha reso la nostra vita avventurosa con le sue sfere, lo portò via.
-A me basta che ci sia tu al mio fianco, nella lotta più difficile che entrambi stiamo per affrontare- disse Bulma chiudendo gli occhi.
Il cuore di Vegeta si fermò e mentre stava per pronunciare il nome di colei che amava,Bulma pronunciò le sue ultime parole e disse.
– A vegeta mi raccomando promettimi una cosa-.
-Prometto- disse il Saiyan senza pensarci troppo.
-Non morire solo, trovati una nuova donna d’amare, provo un po’ di tristezza a dirti questa cosa, ma è vera, amala con tutto te stesso e tieni da parte il poco di quel carattere che ti è rimasto da quando eri arrogante e viziato-.
-Ma io amo solo te-. Disse lui asciugandosi le lacrime.
Delle lacrime rigarono il viso anziano della donna che con un ultimo sussultò disse –Sii felice , scimmione!- Disse chiudendo gli occhi e assumendo uno sguardo sereno. Bulma era morta.
Vegeta la guardò con occhi vitrei ma non pianse, rimase li ad osservare il viso della moglie. Si avvicinò a lei e le diede un tenero bacio e una carezza sul volto, lasciò per sempre la camera dove i due si erano amati.
E volò via senza voltarsi in dietro.