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Autore: myeyesscream    10/11/2012    1 recensioni
Nonna nonna, ci racconti una storia?
Principi e principesse? O la storia del nonna e della nonna?
- disse lei girando la sguardo verso Alessandro.
Nonno e nonna, nonno e nonna - ripetevano insieme i bambini
Vabbene, allora state attenti eh! - disse Lena tenendo stretta la mano di Ale.
Si, nonna, stiamo zitti zitti
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Era il 27 novembre 2003, erano passati già due giorni dalla festa del Natale. Mena, Alessandro i loro nonni Lena e Alessandro erano seduti davanti al caminetto, mentre i genitori dei due piccoli erano in cerca di una casa per trasferirsi definitivamente a Buccinasco. Faceva freddo fuori e ogni tanto il soffio del vento premeva contro le porte chiuse dando luogo ad un leggero rumore a volte fastidioso, altre volte rilassante. 
 
Nonna nonna, ci racconti una storia? 
Principi e principesse? O la storia del nonna e della nonna?  - disse lei girando la sguardo verso Alessandro. 
Nonno e nonna, nonno e nonna - ripetevano insieme i bambini
Vabbene, allora state attenti eh! - disse Lena tenendo stretta la mano di Ale.
Si, nonna, stiamo zitti zitti

C'era una volta un re seduto sul sofà che disse alla sua serva raccontami una storia e la storia incominciò 
- così era solita cominciare le sue storie  Lena, glielo aveva insegnato la sua dolce mamma, che era venuta a mancare quando lei aveva solo 12 anni.

"Era il 27 gennaio 1964, faceva molto freddo e quando arrivai a scuola ero come un peperone ghiacciato, camminavo con la faccia nel giubino per cercare di riscaldarmi, ma andai a sbattere contro un ragazzo, era alto, aveva più o meno la mia età, il ciuffo nero che gli arrivava fino alle sopracciglia e degli occhi verdi che ti entravano nell'anima al primo sguardo.
"Oddio, scusa" - dissi mortificata al massimo
"Figurati, scusa tu, non vedevo dove andavo"- rispose lui - "come ti chiami? Sono nuovo e non conosco nessuno"
"L..Lena" - dissi esitando - "mi chiamo Lena" ripetei più convinta- " e tu?
"
Alessandro" - rispose mostrandomi un sorriso fantastico. 

Gli mostrai la scuola, le aule, gli presentai i professori e infine andammo dal preside per chiedergli di metterlo nella 4^C con me, dato che ero l'unica persona che conosceva, fortunatamente acconsentì, e dato che i miei compagni non mi stavano molto simpatici mi sedetti nel banco con lui, nella fila centrale, all'ultimo banco, questa si poteva chiamare fortuna,no? 
Gli chiesi di darmi la sua mano e cominciai a scarabbochiare sopra cose senza senso, poi senza rendermene conto scrissi "Sei carino" e leggendolo mi sorrise stringendomi la mano. 
La campanella suonò e io e Ale ci recammo insieme verso l'uscita, c'era silenzio tra noi, ma mi piaceva.
" Ti va di uscire con me, oggi pomeriggio?" - mi disse dopo un po'
" Certo che mi va" - risposi felicissima
"Bene ,  devo dirti un segreto
" Cosa? Dai dimmelo" - domandai curiosa
"Sai chi sono io?" - mi disse
"Che strana domanda, sei Alessandro, il ragazzo nuovo, nonchè mio compagno di banco" - risposi ovvia
"Si , lo so, ma io in realtà sono Alessandro Casillo, il ragazzo che 2 anni fa ha vinto Sanremo e che 2 mesi fa ha publicato un album che ha venduto 200,000 copie"
"Cosa? Davvero? Oh mio Dio, mi credi se ti dico che fino all'anno scorso morivo dalla voglia di poterti abbracciare?"
"Bhè credo di sì, ma perché ora non mi segui più?"
"Non lo so, ho iniziato ad interessarmi ad un campo che non era la musica, ma cavolini fritti, sei proprio cambiato"- dissi.
"Eh sì"- mi rispose notevolmente imbarazzato. 
"Bhè, oggi a che ora?
"Ti passo a prendere alle 4 a casa tua"- disse - "ma aspetta, non so dove abiti"
"Accompagnami, così vedrai"- dissi indicandogli la traversa a destra
"Ancora un po' e siamo arrivati”- continuai

Mi fermai davanti casa mia e notai che la casa affianco alla mia era aperta, segno che c’erano nuovi vicini.
Oh, nuovi vicini-dissi
Già ed è la famiglia Casillo”- ripose lui
Cosaa?”- urlai felicissima
Hai capito bene”-continuò lui fiero

wow, è una cosa bellissima”- dissi abbracciandolo forte –“ però ora vado che mamma ha preparato già il pranzo
D’accordo a dopo Lena”-disse lui dirigendosi verso la sua casa.
Mangiai e cominciai a coniugare il verbo di latino che ci aveva assegnato la professoressa di latino, cattiva T.T
Erano le 15.30 “Cooosa, le 15.30?” –urlai, avrei ancora dovuto prepararmi, corro in bagno e mi preparo, continuo a pensare ad Ale, è davvero carino e il fatto che era il mio idolo mi fa pensare che mi piaccia, come 1 anno fa
4 in punto, lavata e vestita, woow, nuovo record, Ale è fuori, lo vedo, scendo le scale e prima che potesse suonare “Andiamo?
Camminammo per un po’ e ci sedemmo su una panchina in un parco di Buccinasco, la NOSTRA città. Parlavamo un po’ delle nostre vite anche se della sua sapevo abbastanza.
Sei fidanzata?”- mi disse
No, ma sto per fidanzarmi” – disse e dopo pochi secondi le sue morbide labbra accarezzavano le mie.
Chi ti dice che ti stai per fidanzare?”- chiesi io sfidandolo
Questo” e mi ribaciò.
Ti va di provare a stare insieme?”- mi chiese
Certo che mi va, ti adoro Ale”- dissi abbracciandolo forte
Anche io ti adoro piccola
 
 
FINE.”

Che bella storia nonnina- dissero i due bimbi all’unisono – Ma Alessandro, è nonno Ale?
Certo piccoli, sono io – rispose Alessandro.
I piccoli ripresero a giocare e Ale e Lena si tenevano stretti la mano, si amavano, si erano amati sin da quel giorno.
 

 





Spazio autrice: Ciiao, lo so è orribile, ma apprezzatemi >.< Bhè che scrivere, bho, ditemi se vi piace <3
  
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