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Autore: EmmaStarr    11/11/2012    11 recensioni
Ma nessuno poteva ignorare il legame, a volte dettato dalle circostanze, che si era instaurato fra di loro.
E così, quando Davy Jones pugnalò Will al cuore, per la prima e unica volta in vita sua Jack si spaventò per davvero.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jack Sparrow, Will Turner
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LA SCELTA

 

Jack sgranò gli occhi.

Non era possibile, lui non aveva un cuore, lui pensava solo a sé stesso, lui...

No, lui niente.

Queste erano cose che si ripeteva per superare le situazioni complicate, e in questo modo ne usciva sempre vittorioso.

Perché lui sapeva esattamente cos'avrebbero fatto gli altri, afferrava ogni mossa dell'avversario e la contrastava, oppure la faceva per primo. Tutto dipendeva dalla messa in palio, e in quel momento era piuttosto alta.

Allora avrebbe dovuto pugnalare quello stupido cuore e farla finita.

Ma non ci riuscì, perché si ritrovò spiazzato.

Cos'era l'amicizia, per lui?

Ma niente, roba da mammolette. Roba da pappemolli. Roba da femminucce. Di sicuro non roba da pirati.

Lui si vantava sempre di non aver mai avuto nessun amico in vita sua, ma... ma con Will era stato diverso.

Non credeva davvero che fossero amici. Se l'avessero chiesto a lui, come a Will, avrebbero risposto con una risata, un soffocamento, o magari un accertamento di salute mentale dell'incauto che aveva posto la domanda.

Ma nessuno poteva ignorare il legame, a volte dettato dalle circostanze, che si era instaurato fra di loro.

E così, quando Davy Jones pugnalò Will al cuore, per la prima e unica volta in vita sua Jack si spaventò per davvero.

Il capitano dell'Olandese aveva dimostrato una spietatezza e una crudeltà oltre ogni limite, oltre ogni immaginazione, oltre ogni previsione.

Nemmeno Jack l'aveva previsto.

E si ritrovò davanti un qualcosa di strano, di nuovo.

Un bivio che prese per davvero in considerazione.

Doveva scegliere se salvare sé stesso, insomma, pugnalare il cuore, diventare immortale e non ricadere mai più nello scrigno di Davie Jones, oppure salvare Will, che stava morendo.

Restare mortale, non essere capitano dell'Olandese ma spartirsi il comando con Barbossa.

Normalmente non ci avrebbe pensato due volte a scegliere la via più semplice, a salvarsi, e che gli altri se la sbrigassero da soli.

Però c'era Will.

Un uomo con cui aveva condiviso tanto, un uomo che, alla fin fine, aveva sempre rispettato, al quale non avrebbe mai augurato una fine come quella.

Gli dispiacque davvero tanto, per lui e per Elizabeth.

Oh, andiamo, lei mi ha ucciso, lui ha venduto la Perla nera! Non voglio essere capitano dell'Olandese? Tanto un cuore già non ce l'ho... pensò, cercando di imporsi di pugnalare quel benedetto cuore.

Ma sapeva che si stava mentendo da solo.

Lui un cuore ce l'aveva eccome, e la prova stava lì, in quell'esitazione.

Non poteva assicurarsi l'immortalità, perché l'avrebbe passata a rimpiangere quella scelta.

Perché gli occhi tormentati di Will e le grida disumane di Elizabeth lo avrebbero perseguitato per l'eternità, perché in realtà a loro, a lui, ci teneva.

E va bene, capitano. Pensò, alzando gli occhi al cielo. Sei e sarai sempre il solito mollaccione. Fallo! E a chi importa, in fondo, di stare sempre legati ad un baule...dover traghettare le anime, poi...Tu sei uno spirito libero, la Perla è la tua nave. Fallo. E che a quel Turner non salti in mente di provare a contrastare la mia Perla con la sua nave, altrimenti dovrà stare attento al grande capitan Jack Sparrow!

Pensando così, mentre la vita stava abbandonando gli occhi di quello che Jack non avrebbe mai chiamato amico, si decise ad infilare il coltello nelle mani di Will e a pugnalare con lui il cuore di Jones.

Vedere gli occhi stupefatti di Elizabeth, di Jones, ma soprattutto di Will, fu un'immensa goduria per lui. Di sicuro nessuno di loro se l'aspettava.

Ma Jack più degli altri non si aspettava l'immensa gratitudine che lesse negli occhi di Will.

No, non è mio amico. Non ce li ho, gli amici. Roba da mammolette, roba da pappemolli, roba da...

Ma non ci credeva più nemmeno lui.

  
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