Gomen, Kaa-san
Quando la mamma canta la ninna nanna,
Quando
lei ti rimbocca dolcemente le coperte,
Quando
ti da il bacio della buona notte…
Quando non ci sarà più…che farai?
I
pensieri si affollano nella sua mente, senza che nessuno sia in grado di
fermarli.
Senza
l’ausilio di una persona che ama, come farà a vivere con quei pensieri?
Edward
Elric siede sul tetto del suo appartamento a Central City, vicino all’Head Quarter.
La notte
è gelida, ma sempre bella, così limpida e chiara, con la luna che illumina chi,
come lui, la sta guardando con malinconia. Con la sua vera faccia. Senza
maschere…per una volta. In compagnia della volta celeste, può abbassare le
difese, mostrando quella parte di animo che è
costretto a celare ad occhi indiscreti. Non potrebbe farsi vedere così debole,
come riuscirebbe altrimenti a dare sostegno a chi è più debole? Ma la voglia di
lasciar perdere tutto è tanta, troppa, senza qualcuno
che ami e che lo ami a sua volta, come può stare bene?
Sfrontato.
Ribelle.
Bambino
cresciuto troppo in fretta.
In notti
come questa c’è bisogno di un fuoco che non può essere spento, di una passione
che non scemerà mai, ma dove, se non si ha chi si ama e che ci ami?
Nella mente, una persona che non vedrà più, con un sorriso dolce
stampato in volto, con occhi allegri e spensierati, con voce sempre melodiosa e
calda. No. Non
la vedrà più, perché lei sta in paradiso, mentre lui andrà all’inferno.
Nella
mente, una canzone si fa largo fra i pensieri bui e vuoti,
ah, quanta nostalgia gli fa venire! E sorride il bambino cresciuto, quel
bambino fattosi quasi uomo, ma senza chi si ama e che
ci ami, come può essere completo?
Edward
inizia a canticchiare piano il motivetto, mentre le parole salgono lente alle
labbra, in quella nebbiolina che avvolge la mente stanca. Si dirada. Finalmente
la nebbia si dirada e lui canta più forte, sicuro ormai delle parole della
canzone.
Sorride.
Sta bene, ma sente freddo. La canzone sta per finire, manca solo l’ultima
parte, quella che sempre lo ha fatto piangere. È brutto dire addio a qualcuno,
anche se è solo un testo, o almeno così la pensava quando
la mamma era ancora in vita, perché adesso ha capito il significato di quel
tono debole e triste, ma con il volto sorridente. Si, sta diventando un uomo.
Si alza
in piedi su quel tetto aprendo le braccia come fosse
un angelo, mentre il vento gli passa fra i capelli dorati, per una volta,
sciolti e liberi di svolazzare al vento. Sembra proprio un angelo travestito da
diavolo. Con le sue vesti nere, tenta di nascondere la purezza del suo animo.
Povero
bimbo, non sai che c’è gente che può spiarci nell’animo?
Con un
piccolo sorriso amaro, le lacrime iniziano a scendere silenziose e lui prende
fiato per iniziare quel pezzo cruciale
« Anche
se non ci sarò a proteggerti-»
S’interrompe
improvvisamente voltandosi. Davanti a se, una persona che mai
avrebbe voluto vedere, o almeno non in quell’istante.
Roy Mustang, il suo superiore.
Edward
Elric, il suo sottoposto.
Oro liquido in pozze di pura onice nera.
Si
studiano i due e quando il più giovane si accorge delle proprie difese
abbassate, tenta di scappare, ma viene prontamente
afferrato da una forte mano che lo trattiene. Una voce bassa e profonda gli
arriva alle orecchie
« No, non
andare…finisci di cantare, mi piaceva quella canzone…»
Si
fissano ancora. Fullmetal sembra capire che l’altro non stia scherzando ed
allora annuisce piano, senza saperne il motivo, perché generalmente avrebbe
rifiutato picchiandolo, ma non quella sera in cui ha bisogno di un calore
forte, come quello che emana il suo Taisa.
Riprende
a cantare chiudendo gli occhi, riuscendo ad annullare i pensieri oscuri, grazie
anche alla presenza del Colonnello. Mentre sembra
librarsi in volo con la mente, avverte distrattamente qualcuno mettersi davanti
a se e delle dita che lo accarezzano leggere sulla guancia. Sa di star
piangendo. Sa di chi sono quelle dita. E non le ferma.
Si lascia accarezzare docilmente, come farebbe un bravo cagnolino, ma lui non è
un cane, è solo un essere umano che vuole essere amato, che c’è di male in
questo?
Le dita
si spostano carezzando sensualmente il collo, per poi spostarsi sulla nuca,
praticando un massaggio erotico sulla zona sensibile ed
Edward emette un basso gemito, perso poi nei piccoli versetti simili a dolci
miagolii contenti.
Roy fissa
quelle labbra aperte, ma la voce non esce più, solo a volte, con piccoli
sussulti. Senza indugio, le chiude con le proprie, assaporando per la prima
volta il gusto di quel ragazzo così strano ed attraente in molti sensi.
Non ci
sono parole. Solo baci lenti ed esploratori, mentre le
lingue si conoscono per la prima volta, una timida ed intenta ad assecondare la
seconda, molto più pratica e decisa. Continuano a baciarsi per un po’, mentre
le braccia del Colonnello stringono il corpo dell’altro in un abbraccio stretto
e possessivo, arrivando anche ad avvertire il braccio metallico di Ed che gli preme sulle costole. Lo accarezza fugacemente
dappertutto fermandosi però di più sul collo, sulla colonna vertebrale e si,
anche sul fondoschiena che ha potuto sentire morbido e sodo al contempo, senza
contare la rotondità perfetta delle due mele. Ed arrossisce
quando avverte le mani del più grande accarezzarlo sul sedere, ma non si
muove, nonostante nella mente gli sia balenato un piccolo
« CHE
RAZZA DI PERVERTITO! È il nostro primo bacio e già mi palpa!!!!»
Nonostante
le brevi lamentele interne, la sua bocca è troppo occupata per
parlare ed allora lo lascia fare, constatando che non gli dispiace poi
molto quella situazione.
Eppure...
Eppure
non può fare a meno di pensare che la sta tradendo.
La sua
mamma. Che lo guarda da lassù rimproverandolo, dicendogli
che è contro natura e che è vietato…
Eppure…
Eppure
Roy lo sorprende.
Gli
prende il volto fra le mani costringendolo a fissarlo negli occhi. Quando gli
sguardi s’incrociano, dalla sua bocca escono parole leggermente arrabbiate, ma
non per questo prive di un significato profondo
« Non
pensarlo nemmeno! Non è sbagliato Fullmetal. Nessuno ti accuserà per questo,
perciò, lasciati andare…se sarai giudicato, allora giudicheranno anche me, ma
per un crimine che non esiste ed anche se esistesse…con
te sarei ben lieto di commetterlo! »
Che
strane quelle parole. Vere ed ironiche. Una specie di promessa. Ed allora capisce. Sorride arrossendo, alzandosi in punta di
piedi per baciarlo, nonostante ancora non ci arrivi, e Roy si abbassa per
ricevere quel prezioso regalo morbido e dal colore rosso ciliegia.
Nella sua
mente, adesso solo calore e passione. Adesso che ha trovato colui
che ama e che lo ama, sarà in grado di dirle addio finalmente
« Gomen, Kaa-san*…ho trovato chi
mi terrà costantemente occupati i pensieri. Scusami, mamma…sono un peccatore
nato, non è vero? Ma a questo punto, anche solo per
essere felice qualche tempo in più, sono disposto a commettere un altro
peccato…tanto 1 o 100 non fanno la differenza, no? E allora penso che, con
questo mio bel maniaco pervertito di un Taisa**, commetterò
molto più di 100 peccati! Eheh…gomen kaa-chan***, è
ora che il tuo bambino trovi la sua strada per il futuro…»
« Perdonami Trisha
Elric…ti sto portando via il tuo bel bambino…ma in
fondo, non sono un tipo che bada molto alle prassi, perciò…se ti sta bene è ok, altrimenti…ormai mame-chan****
è mio! Bwhahahaha »
Quando
il bambino cresce, bisogna lasciarlo andare.
Quando
il bambino chiede di vivere, bisogna lasciarlo vivere.
Quando il
tuo bambino chiede di amare, bisogna lasciargli amare
che vuole, se uomo o donna non importa.
Nessuno
ha mai detto che l’anima gemella sia del sesso
opposto, no?
Edward
Elric e Roy Mustang, l’hanno trovata dello stesso
sesso.
E
adesso, due corpi si stanno unendo nell’atto d’amore. Sanno che avranno un bel
raffreddore il giorno dopo, ma non gl’importa, perché
si riscalderanno a vicenda e Ed sa, che il suo Colonnello lo riscalderà a
dovere anche con la febbre a 40!!!!
OWARY
Oki, scusate la demenza della fine, però ci stava bene un pò di allegra ambiguità, no? Mwhahahaha inizialmente doveva esserci anche la lemon, dopo però ho pensato che sarebbe stata più bella
così, lasciando ai due pucciosi la loro privacy ^o^. Bene, questa è stata
la prima fic completa che ho fatto di FMA e spero che
piaccia quanto piace a me ^____^! Fatemi sapere se mi
devo ritirare o se posso continuare a scrivere altre storie (nonostante tendo a
maltrattare molto i pg, in questa sono stata
clemente!) ^o^
Dizionario
di giapponese ^o^:
* Scusa, mamma
** Colonnello
*** Scusa, mammina
**** Fagiolino XD