Capitolo 9: Il
sacrificio della Speranza.
- Mamoru… che succede? Dov’è
Caos? - chiese Serenity improvvisamente spaventata, con le braccia ancora attorno al vuoto.
- E’ ancora qui, avverto la
sua presenza - Endymion cercava di nascondere le sue paure, se anche lui fosse
crollato… no non poteva permetterselo - Usako so che è
difficile per te ora, ma devi reagire, altrimenti sarà stato tutto inutile, la
loro morte… sarà stata inutile - faceva uno strano effetto parlare di loro, era
appena accaduto, era come se non fosse mai accaduto… nessuno se ne rendeva
pienamente conto, la sua mente era così ovattata, come in un brutto sogno…
conosceva bene tutte le ragazze, si era sempre comportato come una sorta di
fratello maggiore per loro, voleva bene ad ognuna allo stesso modo…
- Come riesci ad essere così
freddo… hanno salvato anche la tua vita, sai? - la rabbia momentanea svanì
presto, appena incontrò i suoi occhi, carichi di dolore quanto i propri, anche
lui soffriva… - scusami…
- E adesso? Che cosa ci resta
da fare? Non è giusto… avremmo
dovuto morire noi al loro posto, in questo modo tu avresti avuto ancora
le tue guardiane, e loro avrebbero avuto il loro punto fermo… invece… non siamo
state in grado di proteggere la nostra Principessa… né le nostre compagne -
Star Maker battè i pugni stancamente sul suolo lunare, le sue sorelle
fissavano, distrattamente, un punto senza fine… qualcuno doveva scuoterle,
dovevano ritrovare la forza di combattere l’una per l’altra.
- E’ proprio per proteggerla
che si sono sacrificate, perché credono in lei… e adesso sarà lei il vostro
centro, la vostra ragione… vi prego affidatevi a lei, è tanto coraggiosa quanto
fragile, lasciatevi guidare dalla sua luce meravigliosa - Endymion si alzò dal
fianco di Serenity, le tolse la spada dalle mani e la impugnò saldamente… non
l’avrebbe voluta abbandonare, ma sapeva che l’avrebbero difesa…
- Ti prego proteggila… se io
non sarò più in grado di farlo - mormorò passando accanto a Star Fighter. Si
allontanò lentamente, lasciando che gli occhi della Senshi si spalancassero mano mano che capiva il significato delle sue parole. Non
aveva intenzione di fermarsi, non avrebbe permesso a qualcun altro di morire al
suo posto.
Serenity era ancora a terra e
guardava con l’ansia addosso lo sguardo di Star Fighter,
che finalmente aveva preso un’espressione dopo l’attimo di smarrimento… triste…
era dannatamente triste… cosa le aveva detto il suo Endymion? E perché adesso
la guardava con le lacrime agli occhi?
- Ti invoco Caos, principio
di tutti i mali… ti sto aspettando - Endymion alzò la spada verso il buio del
cielo, doveva per lo meno tentare.
Con lo stesso silenzio con
cui era scomparsa, riapparve, davanti agli occhi furiosi di Endymion.
- No
Mamoru, ti prego, no!!! Serenity scattò in piedi, cercando di raggiungerlo. Due
braccia la strinsero forte, in modo che non potesse più muoversi.
Capì. Capì lo sguardo di Star
Fighter. Capì cosa aveva potuto dirgli Mamoru. Era lei che la tratteneva
adesso. Mamoru…
Caos sferrò immediatamente il
primo colpo. Un altro, e un altro ancora. Endymion non voleva attaccarla,
quella era pur sempre una Senshi, e nascosta da qualche parte c’era ancora Galaxia…
che poteva fare…
- Rinuncia, arrenditi
Principessa, guardati intorno… quanto pensi che ci voglia perché tu rimanga
completamente sola…- le gridò sprezzante Caos.
- Taci, demonio! Non osare
rivolgerti a lei in questo modo… - soffiò di rimando Endymion.
- …Aiutami… Principessa aiutami… -
-… Galaxia… - sussurrò
Serenity, stringendo le braccia di Star Fighter.
- No Usagi, ormai quello è
solo Caos - le rispose, continuando tuttavia a mantenere salda la presa attorno
al suo esile corpo.
- Ma io l’ho sentita, ho
sentito la sua voce nella mia mente, sono sicura che fosse lei… - insistette
Endymion era ferito, se pur
lievemente, ancora non aveva preso una decisione, che tuttavia, lo sapeva bene,
non sarebbe tardata ad arrivare… presto o tardi la stanchezza sarebbe
sopraggiunta… ed allora sarebbe stata la vittoria… o la morte. Già, la vittoria
significava colpire Caos a morte, e di conseguenza anche quel che rimaneva di
Galaxia… non avrebbe mai voluto macchiarsi di una colpa tanto ignobile quanto
questa, ma se uccidere un’innocente avrebbe salvato la sua Usako, allora non
avrebbe esitato. Certo ormai della sua decisione, si preparò a scagliare il
colpo con tutte le sue forze…
- No, Mamoru! Non farlo! Lei
vuole essere salvata, mi sta chiedendo di aiutarla… non puoi combattere contro
di lei! - gridò forte Usagi appena si accorse delle intenzioni di Mamoru.
Purtroppo… la distrazione fu
fatale per Mamoru, ormai scoperto per aver caricato il colpo, che evidentemente
non sarebbe mai giunto a destinazione…
Continuava a guardare Caos,
con un espressione indecifrabile, triste e rassegnata
insieme, non si era nemmeno accorto che ormai la lunga spada nera era per una
buona metà conficcata nel suo addome, fino a che non la tocco con le sue stesse
mani, lasciando andare la sua.
Silenzio. Resistette
all’impellente bisogno di accasciarsi al suolo fin quando
non la sentì gridare. Solo allora si lasciò andare. La sentì gridare tutto il
suo dolore, il dolore di chi conosce l’amore, e di
chi, inevitabilmente, lo perde…
Star Fighter era impietrita,
e con lei anche Seiya… tutto questo era successo davvero? Il fiero Principe
Endymion, il coraggioso Mamoru… era davvero… morto? Si senti scivolare dalle
braccia, ormai stanche, il corpo scosso di Usagi. Non l’avrebbe fermata, non ci
sarebbe riuscita comunque, tanto era il suo dolore.
- Mamoru… amore mio… è tutta
colpa mia… perdonami - Usagi singhiozzava, bagnando di lacrime il viso del suo
amato Principe.
- Sssh
- le appoggiò un dito sulle labbra - non voglio vederti piangere… io amo così
tanto il tuo sorriso… la mia spada sarà al tuo fianco, non ti arrendere - il
tempo intorno a lui ormai si era fermato, non vedeva altro che i suoi occhi,
così luminosi. Non ascoltava altro se non la sua voce, così dolce, l’avrebbero
guidato oltre la morte… - Cosa dici amore
mio? Non riesco a sentirti, ti prego parlami, il dolore mi strazia…Perché ti
nascondi, non posso più vederti, ti prego sorridimi… solo un’ultima volta… ti
prego… Ah! Che cos’è questa luce abbagliante… sei forse tu, amore mio? Si sei
tu, sento le tue mani stringere le mie, sento il tuo calore, posso vedere il
tuo sorriso… il dolore è sparito… grazie amore mio…-
Usagi gridava con quanta più
voce avesse di non abbandonarla, di resistere, perché lei l’avrebbe salvato…
non avrebbe mai distolto lo sguardo dai suoi occhi, se non fosse stato per quel
sorriso che ora era dipinto sul suo viso, ormai rilassato…
Ascoltò il suo ultimo
respiro… se n’era andato, lontano chissà dove.
Sensazione strana la morte di
una persona cara. E’ come il vuoto, cadere senza arrivare mai, ma quando il tuo
cuore se ne rende conto… ecco lo schianto, immediato e devastante.
La reazione di Caos fu
davvero inaspettata. Si era preso la sua vendetta contro il dannato Principe
Terrestre,
- Principessa… aiutami… -
Il turbinio di pensieri di
Usagi fu bruscamente interrotto da quella voce, di nuovo
quella voce…
- Che cosa vuoi da me? -
gridò in direzione di Caos, alquanto sorpreso. Che sentisse anche lui la voce
di Galaxia?
- Perdonami Principessa… non ho saputo portare il peso
delle mie responsabilità, ho perso fiducia in me e nelle mie compagne, ho perso
l’amore che custodivo nel mio cuore… ti prego Principessa… aiutami -
- Ma questa… è Galaxia… -
Star Fighter si guardò intorno, cercando la provenienza di quella voce. Ora
capiva cosa aveva sentito poco prima Usagi.
- Non vorrai fidarti di lei! -
Star Healer scosse per le spalle la sorella, come a volerla risvegliare da un
incantesimo - Non lo capisci? E’ Caos, e sta cercando di uccidere anche noi come…
le ragazze, e come Mamoru - aggiunse, nascondendo un fastidioso nodo alla gola.
Star Fighter la guardava come
se stesse dicendo delle assurdità… No, non poteva essere.
- Io l’ho sentita, e sono
sicura… -
- L’ho sentita anch’io - la
interruppe Star Maker - … ma non mi fido lo stesso -
nella sua voce solo rassegnazione.
- No, vi sbagliate - gridò
scansando le mani della sorella dalle sue spalle - Usagi, io combatterò per te…
combatterò con te. Ti prego non arrenderti - gridò in direzione di Usagi,
ancora con gli occhi fissi sul sorriso di Mamoru… incapace d’altro.
“…la mia spada sarà al tuo fianco, non ti arrendere…”
Dolce ma intensa, la voce di
Mamoru tornò a riempire la sua mente.
Afferrò istintivamente la sua
spada ancora lucente, e prima di lasciare il suo corpo, si concesse la magia di
un ultimo bacio.
- Proteggi la speranza che ti resta Principessa… è
preziosa -
- Ti proteggerò io Usako,
anche a costo… -
- No… non dirlo, non lo
sopporterei. Voi non sapete cosa significa veder morire una dopo l’altra le
proprie amiche e compagne… perché vi hanno protetto. Ad ogni battaglia, loro
non si sono tirate mai indietro per permettere a me di sopravvivere, perché
almeno io, come adesso, arrivassi davanti al nemico, perché io, dicevano, ero
la loro unica speranza… - improvvisamente qualcosa si illuminò nella sua mente,
e nel suo cuore “Proteggi la speranza… è preziosa” - …la
speranza… - ormai ne era quasi certa, era la chiave di tutto, lo era sempre
stata… No, non si sarebbe arresa, questa volta aveva
- Che significa? Che cos’è il
Raggio della Speranza? - chiese preoccupata Star Fighter.
- Non mi arrendo! - Usagi,
dal canto suo, non la ascoltava, fissava negli occhi Caos, cercandovi un po’ di
Galaxia. Sorrideva. - mi stai ascoltando… Galaxia? Io non mi arrendo -
Sollevò con una mano la spada
all’altezza del cuore del suo nemico.
- Permettimi di riempire il
vuoto che c’è nel tuo cuore… - sussurrò - la sua spada mi guiderà.
Vestita solo di se stessa
liberò il suo seme di stella d’argento.
Il suo corpo, si dissolse
velocemente, tra le grida delle ultime compagne rimaste, tuttavia la spada di
Mamoru era ancora inspiegabilmente diretta contro il cuore di Caos, e il
cristallo di Usagi seguiva la direzione che gli indicava.
Non ebbe il tempo di
respingerla. Tutta la sua luminosa energia lo riempì prepotentemente,
scacciando ogni ombra. Caos abbandonò il corpo di Galaxia, stremata per aver
portato quel peso, il peso gravoso della colpa, ma
felice per aver finalmente trovato un cuore tanto puro, capace di perdonare… in
fondo era tutto ciò che desiderava.
- Grazie principessa… - una
lacrima solitaria le rigò il viso… solitaria come lo era
stata lei, ma ora sarebbe stato diverso, era tutto finito - grazie… - svanì,
lasciando liberi tutti i semi di stella catturati fino a quel momento. Fu uno
spettacolo meraviglioso, un gioco di luci e colori. Finalmente tornava la vita.
Il seme di stella di Usagi
richiamò quelli delle sue compagne, i cui corpi vi si riformarono attorno. I
loro occhi già piangevano, perfino quelli della dura Haruka.
- Usagi, che cosa hai fatto?
- gridò Rei al vuoto.
- Quello che era giusto facessi amica mia…vi voglio
bene ragazze… addio -
Ciao a tutti ragazzi!!!
Eccomi tornata con quello che avrebbe dovuto essere l’ultimo capitolo, ma… non
lo sarà. Stava diventando davvero troppo lungo e forse un po’ pesante da
leggere, con tutte queste sofferenze, vi dico solo che ho pianto
mentre scrivevo la morte di Mamoru… sigh sigh.
Spero di avervi emozionato… lo spero davvero tanto.
Adesso non mi resta altro da fare che scrivere l’ultimo
(per davvero) capitolo. Qui sono morti tutti…aiuto…
Ho voluto inserire un piccolo, ma
importante, simbolismo: Galaxia stessa ammette di aver desiderato il perdono “Caos abbandonò il corpo di Galaxia, stremata per aver
portato quel peso, il peso gravoso della colpa, ma felice per aver finalmente
trovato un cuore tanto puro, capace di perdonare… in fondo era tutto ciò che
desiderava” è tutto in questa piccola
frase… la mia versione dei fatti vede una Senshi di nome Galaxia, incapace di
sopportare la gravità delle sue responsabilità, che convinta di essere sola
nell’immenso compito di vegliare sulla pace e la stabilità dell’Universo si
lascia sopraffare dalla tristezza e dalla solitudine e abbandona il suo ruolo.
Poi, logorata dai rimorsi, si lascia invadere dal senso di colpa… da Caos, che
approfittando della sua debolezza prende il sopravvento. Ma in realtà Caos non
esiste in quanto entità fisica, Caos è il senso di colpa stesso, che ti rode
dall’interno, lasciando così solo un guscio vuoto. Ed eccoci
al simbolismo: Caos è la colpa, e Usagi è il perdono, ma per essere ottenuto,
sappiamo tutti che la prima cosa da fare, la più importante, è ammettere la
colpa stessa “- Perdonami Principessa… non ho saputo portare il peso delle
mie responsabilità, ho perso fiducia in me e nelle mie compagne, ho perso
l’amore che custodivo nel mio cuore… ti prego Principessa… aiutami -” solo così, Caos rimane spiazzato, non può
più appellarsi a niente una volta liberati dal peso
della colpa, ed è in quel momento che arriva il perdono, dritto nel cuore,
scacciando tutte le ombre…
Spero di aver spiegato bene quello che la mia
testolina ha messo in parole, e spero anche di aver reso l’idea della morte di
una persona cara “Sensazione strana
la morte di una persona cara. E’ come il vuoto, cadere senza arrivare mai, ma
quando il tuo cuore se ne rende conto… ecco lo schianto, immediato e
devastante.”
Ed eccoci giunti ai ringrazoamenti:
princessangel: eccomi, si
lo so, mi sono fatta attendere, ma credo ti renderai conto da sola che un
capitolo pieno di cose “forti” come questo non poteva essere pubblicato tanto
alla leggera… e poi io sono una che pensa e ripensa e ripensa prima di dire
“Si, va bene!” ma credo sarai contenta di sapere che ci sarà ancora un
capitolo…
valepigia: si lei c’è!
Ed è ancora padrona del suo corpo, ma la mancanza di fiducia la rende schiava
del suo senso di colpa… Brava, hai notato anche il simbolismo tra Serenity e la
Luna stessa, e anche nel prossimo capitolo avrà un ruolo importante, che
riconfermerà il suo legame con Usagi.
Mile: ok non
svenire… anche se sembra uno sterminio… e anche se i nostri eroi sono morti
tutti e due… mai perdere la speranza… chi lo sa che non giunga un aiuto da un
altro mondo???? Un altro capitolo ci attende…
l’ultimo…
sailormoon81: ed ecco che
il peggio è arrivato… e siamo ad una svolta… Usagi ha vinto ancora, ma a quale
prezzo? Nel prossimo, nonché ultimo, capitolo scoprirai quanto lei sia strettamente legata alla sua Luna…
v.carvelli: come avrai
capito, ti aspetta ancora un altro capitolo, che questa volta sarà l’ultimo per
davvero…
Dany: anche se
manca un capitolo solo ti do lo stesso il benvenuto in questa storia, ma noi
due ci “conosciamo” già… si, ci incontriamo tra i commenti delle storie di princessangel…
Sono contenta che la mia storia ti piaccia, ma manca ancora una piccola parte,
e può succedere di tutto ancora…
Usagi89: brava non
ci pensare, infatti questo non è l’ultimo capitolo, ne
avrai ancora uno da gustarti… Spero di averti fatto venire i brividi anche
questa volta, anche se a me sono venute le lacrime mentre lo scrivevo…
Kirby: eccoti finalmente svelato il mistero
di Galaxia e Caos, spero di non averlo impicciato più del necessario… e in più
ho voluto aggiungere una lettura particolare del Raggio della Speranza, inteso
quasi come Perdono, quello che concedono le persone che non si arrendono alla
cattiveria, che conservano una fiducia incondizionata, che credono nei buoni
sentimenti, quelli come Usagi appunto…
merwen: eccoti
Galaxia in tutta la sua umanità, infatti che fa? Piange. In realtà come
spiegherò meglio nel prossimo capitolo, Galaxia stessa ha scelto la Luna,
sapeva che lì la Principessa avrebbe avuto l’appoggio della sua terra natale, e
in caso di pericolo… bè… aspetta l’ultimo capitolo.
dolcebunny: Usagi ha
usato il suo seme di stella, all’interno del quale ha riversato tutta la
speranza che aveva… ma quanto le è costato? E adesso? Spero di averti riempito
di emozioni anche sta volta, per quanto mi riguarda ho pianto scrivendo della
morte di Mamoru…
Bene tesori miei, vi lascio nell’attesa dell’ultimo
capitolo, con tante sorprese…
Vi voglio bene.
Bacio Usa