Capitolo 1. 'Anderson'.

Vorrei ringraziare Caen, per

aver scritto questa fanfiction

con me.

Essere gay al liceo era difficile in quegli anni per me. Ero sempre preso di mira dai bulli e tutti non mi parlavano perché venivo giudicato 'diverso'. Ma l'unica persona che non la pensava così ero solamente io, contro tutti.

Forse mi sbagliavo, dopotutto.

Finn era il ragazzo conosciuto come Quaterback nella squadra di football della scuola. Durante una partita aveva segnato quattro volte e la sua ragazza lo aveva sbaciucchiato tutto per far scena. Ma lo vedevo, lui non era come gli altri. Il suo sguardo era assente mentre Quinn lo baciava.

Ci conoscevamo da quando eravamo piccoli, lo aiutavo sempre a fare i compiti di matematica. Lo vedevo che non era più come una volta, visto che mi evitava da tempo. Ero triste al pensiero che un tempo eravamo amici, migliori amici. Così dopo la partita mi decisi a parlargli una volta per tutte.

Finn era dietro gli spalti del campo e stava parlando con suo coach.

“Hudson!” dissi attirando l'attenzione del Quarterback che salutò il coach. Il ragazzo si girò e mi squadrò con distacco.

“Blaine.”

Nella sua voce notai interesse nei miei confronti, ma anche un po' di paura.

“Da quanto tempo, eh?” dissi confuso dal fatto che lui non mi parlasse da molto.

“Ti capisco, se sei arrabbiato con me.”

“Lo sono eccome, un tempo eravamo amici inseparabili e adesso cosa siamo?” chiesi interessato nel saper la risposta.

“Io, io, mi dispiace se non ti ho parlato, ma devi sapere che io sono..”

“Tu non mi hai parlato perché ti vergogni del fatto che io sono gay, e anche perché tu sei popolare, eh?” dissi alzando improvvisamente la voce.

“Vedi non è questo quello che intendevo.” disse Finn con una faccia perplessa.

“Allora cosa?” chiesi impaziente.

Il ragazzo prese un sospiro e mi si avvicinò di scatto. Non come un amico che ti vuole dare una pacca sulla spalla, ma come una persona desiderosa di capire quello che prova per un altra. Un veloce momento mi confuse:

Il ragazzo stava sfiorando le mie labbra con le sue.