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Autore: Fefy_07    11/11/2012    3 recensioni
Breve shot, ambientata nel periodo della lotta con Majin-Bu, dopo il sacrificio di Vegeta. Ho provato a mettere nero su bianco qualche sensazione di Bulma, pensando al marito che non c'è più.
Scritta per il contest "The Winner - Second Round" indetto da Nede sul forum di EFP, a cui ha vinto il Premio Fortezza
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Questa breve shot è stata scritta per il contest "The Winner - Second Round" indetto da Nede sul forum di EFP.

Autore (su Efp e Forum): Fefy_07
Pacchetto: Vortice (citazione dalla canzone "La notte" di Arisa)
Coppia: Bulma/Vegeta
Rating: Verde
Genere: Romantico, Introspettivo, Malinconico
Avvertimenti: Missing Moment, Slice of life
Note: Ambientato, ipoteticamente, durante il periodo post sacrificio di Majin Vegeta, visto dal punto di vista di Bulma. Non è uno dei miei lavori migliori, però ci ho provato. Buona lettura! ^^



The problem is the night
 

Durante il giorno, Bulma era costretta a sorridere, per tranquillizzare il suo piccolo Trunks, così sconvolto dalla morte del suo papà. Cercava di distrarlo in tutti i modi, le poche volte che tornava a casa a trovarla. Si vedeva che stava soffrendo e una madre non può sopportare di vedere così il proprio bambino.
Allora Bulma sorrideva e lo incoraggiava, cercando di farlo ridere e rilassare ed evitando scrupolosamente di nominare Vegeta. La verità era un’altra, ma quella rimaneva ben nascosta nel suo cuore. Cercava di non farla nemmeno intravedere, anche se a volte i suoi occhi si perdevano nel vuoto per qualche istante di troppo e doveva essere richiamata a voce un po’ più alta.
Il problema era la notte. Quando tutte le luci si spegnevano e sentiva distintamente i suoi genitori ritirarsi a riposare, lei lasciava cadere quella maschera di determinazione che ostentava con disinvoltura per la maggior parte del tempo e si concedeva di sentire a pieno il dolore sordo che la perdita di Vegeta le aveva lasciato nel petto.
Quella serata non era diversa dalle altre. Bulma era appena entrata in camera, pronta per dormire, e si era seduta alla scrivania, illuminata dal bagliore perlaceo della luna che filtrava da una finestra semiaperta e la faceva apparire ancora più stanca di quanto non fosse già. Con un sospiro, gettò un’occhiata rapida alle sue spalle, dove stava quel letto troppo grande, che già da una settimana doveva occupare da sola, senza il calore di un altro corpo a farle compagnia nel sonno. Senza il profumo forte e familiare di suo marito a cullarla dolcemente. Lui non si era mai accorto di quanto la sua sola presenza tranquillizzasse la moglie e lei non si era preoccupata di farglielo notare. La realtà, per l’orgoglio di entrambi, non era mai stata detta ad alta voce. Era piùsemplice lasciare le cose a metà, usando mezze frasi, brevi sguardi, attimi d’amore alternati a momenti di finta indifferenza. Quello che si premuravano di nascondere era una silenziosa certezza che entrambi avevano: stavano bene insieme ed erano uno la forza dell’altra.
Adesso Bulma era rimasta senza nessuno su cui appoggiarsi, a tirare avanti e combattere da sola, com’era stata sempre costretta a fare. Ancora una volta, osservando il cielo stellato, si chiese perché Vegeta avesse lasciato lei e Trunks. Sapeva già la risposta, ma le costava fatica ammetterlo, perché odiarlo, per aver scelto la morte come fuga da una vita che gli stava troppo stretta, sarebbe stato più facile e forse avrebbe sofferto di meno. Invece la realtà delle cose la feriva più di quanto avrebbe immaginato. Vegeta aveva amato così intensamente lei e suo figlio, la sua famiglia terrestre, da mettere da parte tutto per avere una possibilità di salvarli da quel terribile mostro che li minacciava. E, quel che era peggio, era stato tutto vano. Majin Bu era vivo, Vegeta no.
Senza che se ne accorgesse, lacrime amare cominciarono a scenderle dagli angoli degli occhi, mentre digrignava i denti e stringeva i punti, cercando di trattenerle. Si sentiva così impotente, alla vista di tutti quei puntini luminosi che le ferivano quasi gli occhi, mentre si domandava se suo marito fosse tra loro o fosse negli Inferi. Sperava con tutto il cuore nella prima ipotesi.
Vegeta non era più un mostro. Meritava di stare col suo migliore amico – sì, perché anche se non l’avrebbe mai ammesso, Goku per lui era un compagno e un amico, forse il primo a cui aveva mai tenuto. Bulma chiuse gli occhi e se li immaginò a combattere e allenarsi insieme, come si divertivano sempre a fare, concludendo alla fine senza vincitori o vinti, perché Goku non avrebbe mai mostrato volontariamente la sua vera forza a Vegeta, per non rischiare di offenderlo. 
Se lo immaginò mentre, stanco e sudato, pregava Vegeta di fare una pausa per mangiare e vide distintamente il cipiglio innervosito e l’espressione dura di suo marito, che gli ricordava ironicamente che non aveva più bisogno del cibo, perché era morto. E avrebbero continuato a discutere, come due ragazzini, fino a che il principe dei Sayan non avesse acconsentito a mettere qualcosa sotto i denti, perché se c’era qualcosa su cui Goku non transigeva era proprio il cibo.
Un sorriso intenerito salì istantaneo alle labbra di Bulma, a quei pensieri, mentre riapriva gli occhi e si asciugava le guance ancora umide. Vegeta le mancava così tanto, eppure non poteva fare niente. Solo augurarsi che stesse bene e concentrarsi a sorridere dall’alba al tramonto, permettendosi un momento di realtà soltanto al calare delle tenebre.
Con un sospiro, la donna si alzò dalla sedia, senza staccare gli occhi dalla distesa celeste. Si era fatto molto tardi e avrebbe dovuto cercare di dormire anche quella sera, sperando di riuscirci meglio di tutte le altre. “Ti amo” sussurrò al vuoto, prima di rintanarsi sotto le coperte. Perché era vero che Vegeta non c’era più fisicamente ma, anche se non poteva sentirla, Bulma aveva bisogno di ricordargli e di ricordare a se stessa che il suo amore era ancora lì e sarebbe rimasto, qualunque cosa fosse accaduta, nonostante il tempo.

Angolino dell'autrice :)

Salve ragazze, è la seconda volta che bazzico (o meglio, faccio del male u.u) in questo fandom. Stavolta vi propongo una Bulma/Vegeta senza pretesa alcuna, nata grazie a Nede, di nuovo. Non c'è molto da dire, se non che spero di non essere caduta troppo nel banale, cosa che mi sentivo di aver fatto dall'inizio >.< Mi piacerebbe molto se qualcuna volesse lasciarmi un commentino, ma mi fate felice anche solo leggendo :33 Un bacione a tutte e a presto! ^^
  
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