Il gatto sotto al letto
aspetta che faccia giorno.
Ha paura della notte.
Lacrime scendono calde e invisibili
come sangue che cola
dalle ferite infette del Tempo.
Dall’altro capo della stanza
ride una risata scricchiolante
che accende ogni fibra mia immobile.
Già sera si è fatta,
l’imbrunire crea giochi di luce
crepuscolari facendo attenzione
alle sagome chiaro-scure
che si avvicinano alla riva del mare:
creano piccoli frammenti di schiuma
che bagneranno ogni persona del mondo.
Sarà il sogno che accompagnerà la mente e i sensi
nella lunga traversata burrascosa chiamata notte.