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Autore: PatheticRomance    11/11/2012    6 recensioni
“Voglio vederti. In cucina, tra cinque minuti.” Il telefono vibrò lasciando intravedere chiaramente il nome del maknae.
[...]
–Prima o poi ci scopriranno. Dovremmo essere più prudenti-
-Chi vuoi che se ne accorga?
[...]
-Non è il momento di scherzare questo- borbottò Sungmin riluttante cercando di darsi un contegno. Gli occhi scuri e dolci di Kyuhyun lo trafissero senza cambiare espressione per nemmeno un attimo, nessuna incertezza in quel che disse poco dopo.
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kyuhyun, Sungmin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note dell’autore:

Innanzitutto ave a tutti :3

Sono ancora io, Josie (Voce di fondo: e chi cavolo sei?)

Ehm, bene u.u cominciamo... ho promesso questa FF alla mia beta Plubuffy (che probabilmente sarà l’unica a leggere e che non manco di ringraziare)

Il raiting è giallo solo per sicurezza, ma infondo non c’è nessuna descrizione o quant’altro. Ma, onde evitare richiami, ho preferito mettere così ^^

In qualche modo questa è legata alla mia FF precedente EunHaeCome back to sleep”, quindi magari chi non lo ha fatto e ha voglia di passarci mi farebbe piacere. Le storie possono essere lette singolarmente.

Non ho molto da dire, non è che poi mi convince tanto questa qui, ma va bene!

Commentate se potete, pure per prendermi a pomodori in faccia

 Josie.

 

Love you, Hate you!

 

 

Sungmin si voltò agitato nel letto per l’ennesima volta. Non era il sonno il suo problema, perché di quello ne aveva eccome, ma a dir la verità quella sera non riusciva a staccare nemmeno un secondo gli occhi dal suo cellulare, ovviamente rosa, impaziente di ricevere un qualsiasi cenno da parte di Kyuhyun.

Era successo tutto qualche mese prima: il più giovane era entrato di punto in bianco nella stanza del suo hyung, aveva detto qualcosa e lo aveva scosso bene per le spalle prima di baciarlo giustificandosi con un: mi andava.

Il problema era che, da quel momento in poi, Sungmin non aveva più potuto fare a meno di quelle labbra così perfette e i loro incontri erano incominciati a diventare sempre più frequenti e intimi.

“Voglio vederti. In cucina, tra cinque minuti.” Il telefono vibrò lasciando intravedere chiaramente il nome del maknae. Sungmin sorrise sornione leggendo il messaggio, ma la verità era che un po’ si sentiva usato! Aveva cominciato ad assecondare le voglie di quel bambino viziato e la situazione gli era completamente sfuggita di mano correndo da lui ogni qual volta Kyuhyun lo ritenesse necessario.

Si alzò silenziosamente assicurandosi che i suoi compagni di stanza, Yesung e Ryeowook, non si svegliassero. A tentoni nel buio riuscì a mettersi una maglia e a svicolare fuori dalla stanza senza causare danni. Sorrise soddisfatto e esultò silenziosamente per la sua riuscita anche se attraversare il corridoio senza essere notato dagli altri però sarebbe stata una sfida più ardua.

Camminò in punta di piedi stando ben attento soprattutto nel passare avanti alla porta di Donghae, che notò essere ancora sveglio,  e quella di Siwon che invece, seppur sveglio, sembrava essere immerso chissà in quali pensieri.

Riuscì anche questa volta a svicolare fino alla fine del corridoio, si sentì fortunato di nuovo. Non appena attraversò la porta per entrare in cucina un bel ragazzo dai capelli scuri si avventò su di lui togliendogli il respiro.

-Kyuhyun…- mugugnò Sungmin sorprendendosi anche lui stesso per la voce concitata che gli era appena uscita. Era uscito davvero dalla sua bocca quel tono? Il più grande guardò Kyu di sottecchi con aria imbarazzata, e a giudicare dalla sua espressione doveva essere stato davvero lui.

Le loro bocche si cercarono nuovamente con più desiderio di quanto le parole avrebbero potuto esprimere. Kyuhyun ci mise passione mentre dai tocchi gentili di Sungmin traspariva amore. Senza rendersene conto aveva finito per innamorarsi dell’evil maknae, aveva cominciato a desiderare di stargli accanto dopo aver fatto l’amore o semplicemente potergli tenere la mano in pubblico, tutti sogni da ragazzina quelli, che era stato costretto a reprimere nel suo cuore.

-Mh, K-Kyuhyun…- riuscì a mormorare, sostenendosi vicino alla cucina, non appena il nominato aveva liberato le sue labbra per occuparsi del suo collo candido. Il Maknae sembrò non curarsi del fatto che Sungmin stesse provando a dire qualcosa –Prima o poi ci scopriranno. Dovremmo essere più prudenti-  trattenne male un gemito.

Kyuhyun, con grosso disappunto del più grande, smise per un attimo di occuparsi del suo collo per rispondere –Chi vuoi che se ne accorga?- scettico e sfrontato come sempre.

-Donghae-ah!- Strillò senza volerlo. Kyuhyun stava per riprendere a baciarlo ma sobbalzò alla risposta dell’altro. Non si aspettava di certo una risposta essendo la sua una domanda retorica! - Sono notti che va avanti e indietro dalla stanza di Eunhyuk! L’altra volta mi ha beccato mentre ritornavo in camera, ho dovuto inventare una scusa!- Sungmin sembrava nel panico, Kyuhyun troppo tranquillo.

-E ci ha creduto?- ancora tranquillo. Sembrava non gli importasse di essere scoperto nel bel mezzo della notte con il suo Hyung, eppure non sembrava aver intenzioni serie al riguardo se non per questioni di una notte e via.

-Si, ma…- fu la risposta repentina.

-Che tontolone. Allora qual è il problema?- Certo, era facile per lui dirlo. Senza attendere risposta catturò le labbra di Sungmin con una nuova e travolgente passione che per un attimo fece dimenticare al più grande le sue mille insicurezze.

Il silenzio, interrotto solo dai loro sospiri, tornò a calare nella cucina dei Super Junior per una manciata di minuti. Solo quando le cose cominciarono a farsi più serie tra i due una preoccupazione sembrò bloccare nuovamente il più basso.

-Kyu-Kyuhyun, aspetta…- mugugnò bloccandolo per le spalle con aria seria.

-Sungmin…- piagnucolò senza nessuna forma di rispetto nei confronti del più grande –Io  voglio ora- stava facendo i capricci. Un bambino troppo cresciuto, ecco cos’era! Un bambino dannatamente sexy però. Sungmin arrossì per l’estrema schiettezza che l’altro aveva usato per esprimere le sue volontà e anche per i suoi stessi pensieri. –Dai Minnie!- Quel nomignolo! Sicuramente aveva intravisto un’ombra di incertezza sul suo volto perché stava proprio cercando di intenerirlo con quel lato bambinesco.

-Io…- Sungmin si morse il labbro insicuro guardando di sottecchi il “dolce” maknae. –Io non credo di poterlo fare- Una risata divertita di Kyuhyun fece accigliare ancora di più Sungmin, gli sembrava quello il momento di scherzare?

-A occhio non si direbbe- esclamò divertito il maknae alludendo chiaramente all’evidente rigonfiatura dei pantaloni di Sungmin che non appena realizzò, con enorme ritardo, quanto detto, si coprì il volto con le mani decisamente imbarazzato.

-Non è il momento di scherzare questo- borbottò Sungmin riluttante cercando di darsi un contegno. Gli occhi scuri e dolci di Kyuhyun lo trafissero senza cambiare espressione per nemmeno un attimo, nessuna incertezza in quel che disse poco dopo.

-Io non sto scherzando. Hyung, tu mi piaci- il cuore di Sungmin perse un battito prima di cominciare la sua folle e inutile corsa. La sua espressione non doveva essere una delle migliori, il ragazzo fissava Kyuhyun a bocca aperta e con aria stordita. Non ci poteva credere, lui era Kyuhyun e c’era sicuramente qualcosa sotto, ma quel sorriso disarmante che in quel momento gli dipingeva il volto lo rendeva così dannatamente illeggibile!

-Non… non s-stai dicendo questo solo per portarmi a letto, vero?- pigolò il più grande impaurito. Il momento magico si ruppe così come un vetro dentro al quale è stato lanciato un sasso e il sorriso sfrontato e divertito del maknae si spense lasciando posto a un’espressione delusa.

-Non c’è mica bisogno che te lo dica per farlo- il tono fu freddo e tagliente e riuscì a ferire il povero Sungmin. Kyuhyun si allontanò immediatamente da lui dandogli via libera. Il più basso provò ad afferrarlo per la mano che l’altro invece evitò prontamente, per poi voltarsi e fulminarlo con lo sguardo.

-Hyung! Chi ti credi di essere? Non sei l’unico che prova dei sentimenti! Credi che io… per la miseria! No!- sembrava quasi fuori di per la considerazione che gli era stata data e soprattutto da chi gli era stata data!

-Non è così! Fammi spiegare, Kyuhyun-ah!- Sungmin si affrettò a raggiungerlo sbarrandogli con “prepotenza” la strada per andare nelle stanze, Kyuhyun aveva ancora lo stesso sguardo freddo e…

-Fammi passare- categorico. Ogni qual volta che sentiva quella voce il più grande sentiva una fitta al cuore, ma la sua determinazione non cambiò. Non aveva di certo immaginato così una dichiarazione tra i due, benché lo avesse sempre desiderato! Perché aveva avuto una reazione del genere? Sungmin ancora non era riuscito a capirsi.

Stupido, stupido, stupido!!!” continuava a ripetere solo a se stesso ma nonostante tutto non riusciva proprio a dire nulla che avesse potuto sistemare questa situazione.

-Mi dispiace!- sussurrò Sungmin ansioso, ma Kyuhyun sembrò ignorarlo e proseguire il suo cammino verso la stanza. –Mi piaci anche tu!- urlò nel corridoio in preda al panico non importandosi degli altri compagni che da lì a poco si sarebbero svegliati per tutto quel trambusto, importava solo che il messaggio fosse arrivato chiaramente a lui. Gli piaceva il maknae e non aveva vergogna di ammetterlo a cuore aperto.

-C-cosa?- balbettò proprio quest’ultimo girandosi a fissarlo con occhi spalancati, stravolti dall’emozione. Sungmin annullò l’enorme distanza tra di loro con qualche passo finché non si ritrovò a qualche metro da terra tra le braccia del più piccolo e con quelle labbra incollate alle proprie.

-Siete disgustosi, ragazzi! Andate in camera!- commentò un Kangin assonnato facendo capolino dalla stanza che divideva con Leeteuk. Sungmin e Kyuhyun si congelarono sul posto dall’imbarazzo ma le risate degli altri coinquilini che si erano affacciati per capire cosa stesse succedendo, infine, contagiò anche loro. Era proprio vero, in quella casa non si dormiva mai.

   
 
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