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Autore: Bocconcini di mozzarella    11/11/2012    2 recensioni
Io e Blaine eravamo come i protagonisti di una favola, almeno fino a che non arrivò lui, Sebastian, ma per farvi comprendere bene la mia storia ve la racconterò dall'inizio
Una Kurtbastian vista dal punto di vista del nostro Porcellana.
Lemme know what you think abuot it u.u
Genere: Erotico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Sebastian Smythe
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo7

 

«Una parte di me mi dice che dovrei dirglielo, per correttezza e per evitare di ferirlo di più venendolo a sapere da qualcun altro, invece l'altra parte dice di tenerglielo nascosto per evitare di ferirlo!»

 

«Kurt, io non sono nessuno per dirti cosa fare, ma se lui ti ama davvero non ti respingerà» Kurt dopo aver ascoltato e analizzato quelle parole tirò un lungo respiro tremulo

 

«Devo pensarci!»
 

«Prenditi tutto il tempo che vuoi, nessuno ti obbliga!»

 

*** Pov Kurt

Accennai un breve sorriso nella sua direzione, quando sentii il cellulare vibrare, non poteva essere Blaine per il semplice fatto che oggi aveva prove extra per gli warblers, non poteva essere Mercedes perché doveva accompagnare sua nonna in chiesa e non avrebbe avuto tempo, non poteva essere Rechel perché stava preparando il provino per la Nyada e non voleva interruzioni.

 

-Kurt, ho bisogno di parlarti, è urgente, vediamoci al parco davanti a casa tua. D.-

 

«Seb mi dispiace lasciarti così di punto in bianco ma devo scappare! Ci vediamo domani.»

 

Pagai i cappuccini e me ne andai.

 

«Dave, che problema c'è? Sembravi preoccupato!»

 

«Kurt! Menomale che sei qui»

 

«Beh, ho dovuto lasciare Sebastian da solo al Lima Bean per venire da te!»

 

«Cosa ti ha detto Seb?»

 

«Hum...Nulla di importante mi ha solo chiesto come andavano le cose tra me e Blaine»

 

«Ah, meno male, stavo pensando il peggio»

 

«Perché? Cosa sarebbe dovuto succedere?»

Dave mi fece accomodare su una panchina sedendosi subito dopo vicino a me

 

«Ero appena tornato dall'incontro con Steve e Seb mi disse che voleva tornare a scuola, gli dissi che non era il caso, mi urlò contro, molto probabilmente perché si sentiva oltraggiato per il fatto che io mi fossi confidato con te a sua insaputa, il problema è che gli avevo anche detto che stai passando un periodo difficile»

 

«sta tranquillo non gli ho detto il problema che sta passando tuo padre»

Precisò subito vedendo la mia faccia spaventata.

Sapevo che lui non l'aveva fatto a posta ma non riuscii comunque a stare calmo e preso da un attacco di agitazione mi misi a piangere, non riuscivo a placare le lacrime che continuarono a rigarmi il volto che fecero più male a Dave che a me

 

«Oh Kurt, ti prego non piangere!»

 

Mi abbracciò così forte da farmi quasi del male, finalmente mi sentii protetto, in quel momento Dave era il mio amico più prezioso, nessuno era mai riuscito a tirarmi su il morale come lui, mi sentivo al sicuro nei suoi abbracci caldi e affettuosi.

Quando smisi i piangere continuò a coccolarmi dolcemente

 

«Scusa, non so cosa mi sia preso!»

 

Dissi con voce alterata dai singhiozzi guardandolo negli occhi

 

«E di cosa?!»

 

«Semplicemente il fatto di essere mio amico, di esserci sempre, di darmi ragione quando ho torto, i rimanere mio amico qualunque cosa faccia e di tutto quello che fai sempre per me.»

 

Vidi di sfuggita una lacrimuccia che Dave raccolse subito tutto rosso in viso, nonostante fossimo ottimi amici si vergognava ancora di farsi vedere nei “momenti di debolezza” definiti così da lui.

Sorrisi, ero l'unico che l'aveva visto piangere oltre i suoi genitori, eravamo sempre stati ottimi amici, ma nell'ultimo periodo il legame che ci univa si era rafforzato, in quel momento era l'unico che riusciva a capirmi e di conseguenza aiutarmi.

 

«Oh mio Dio, Dave, che ore sono?»

 

«Hum, sono le … »

 

«Scusa, devo scappare, ho promesso a Blaine che ci saremmo visti dopo le prove! »

 

«Ok bello, stammi bene!»

 

 

*Din don *

 

«Entra pure Kurt, mi sono appena fatto la doccia, accomodati»

 

«Grazie»

 

Da quando i suoi genitori avevano scoperto che era gay decisero di farlo accampare in un appartamento da solo, fatto sta che mi chiedeva spesso di andare da lui di sera per fare le cosaccie e molte volte accettavo, insomma è il mio ragazzo.

 

«Amore, ho ordinato le pizze!»

 

«La mia è vegetariana vero?»

 

«Certo, secondo te io mi dimentico come il mio tesoro mangia la pizza?»

 

Adoro il fatto che si ricordi tutte queste piccole cose, mi rende felice.

Lui è così dolce e sincero, io invece non gli ho detto neanche che mio padre sta male e che dovranno operarlo...

A parte il fatto che ho una paura tremenda non voglio sapere come reagirebbe se lo scoprisse, non voglio che la nostra storia finisca solo perché io ho paura di raccontargli qualunque cosa temendo la sua reazione.

Avevo deciso, gli dirò tutto, perché io lo amo.

 

Ci Accoccolammo sul divano con le pizze sul tavolino a caffè

 

«Ah, quasi mi dimenticavo, ho un regalo per te!»

 

«Uh, un regalo, per me?

Come mai? Non è ne il mio compleanno ne il nostro anniversario...»

 

«Perché ci dev'essere un motivo, non posso fare un regalo alla persona che amo?»

 

Un groppo alla gola e una fitta al cuore mi fecero scendere una lacrima che raccolsi subito, lui è così dolce con me e io non gli dico neanche che mio padre è ricoverato per possibile infarto, il secondo per essere precisi.

 

«Blaine, devo dirti una cos-»

 

«Shhh»

 

«Volevo farlo da non so quanto tempo!»

 

Lo vidi muoversi e sedersi al piano, prese degli spartiti e li posizionò.

Dopo essersi schiarito la voce sentii una dolce melodia diffondersi per l'aria, riconobbi subito quella canzone, “Everything di Michael Bublè”

 

You're a falling star, You're the get away car.
You're the line in the sand when I go too far.
You're the swimming pool, on an August day.
And you're the perfect thing to say.

And you play it coy, but it's kinda cute.
Ah, When you smile at me you know exactly what you do.
Baby don't pretend, that you don't know it's true.
Cause you can see it when I look at you.

And in this crazy life, and through these crazy times
It's you, it's you, You make me sing.
You're every line, you're every word, you're everything.

 

Singhiozzai per le troppe emozioni accumulate, quando alzai lo sguardo incontrando gli occhi di Blaine aveva un espressione così dolce che mi fece piangere ancora di più, mi asciugai le lacrime sorridendo, lui ricambiò con uno ancora più smagliante.

 

And in this crazy life, and through these crazy times
It's you, it's you, You make me sing.
You're every line, you're every word, you're everything.
You're every song, and I sing along.
'Cause you're my everything.
Yeah, yeah

So, La, La, La, La, La, La, La
So, La, La, La, La, La, La, La, La, La, La, La

 

Dopo aver finito corse a sedersi sul divano abbracciandomi come non aveva mai fatto, mi baciò lentamente facendomi sdraiare piano piano sotto di lui, il bacio si fece sempre più intenso fino a diventare uno scontro bollente di lingue, le sue labbra scesero al collo lasciando marchi inconfondibili, gemetti infilando le mani tra i capelli leggermente umidi mentre lui mi sbottonava la camicia, sfiorò il mio capezzolo con i denti e un brivido mi percorse la colonna vertebrale, tornò ad occuparsi della mia bocca con baci leggeri ma comunque passionali.

Strusciò il bacino contro il mio facendo gemere sempre di più.

 

«Kurt, facciamolo!»

 

In quel momento il mio cervello non riusciva a ragionare per la troppa eccitazione

 

«Si»

 

Mi prese in braccio fissandomi con uno sguardo liquido di lussuria.

 

Arrivati in camera mi fece sdraiare sul materasso sfilando sia i pantaloni che i boxer.

Dopo essersi spogliato anche lui, si sdraiò sopra di me facendo scontrare le nostre erezioni e procurandomi brividi, si spostò velocemente all'inguine baciando e leccando il mio respiro si fece sempre più accelerato

 

«B-blaine, ti prego!»

 

Prese con una mano il mio membro e posò sopra la punta della lingua, inarcai di scatto la schiena urlando, subito dopo lo avvolse con tutta la bocca iniziando a muoversi lentamente i miei gemiti si fecero sempre più alti e i fianchi iniziarono a muoversi involontariamente

 

«Sto p-per venire!»

 

Dopo aver sentito le mie parole staccò le labbra dal mio sesso così velocemente da farmi venire le vertigini.

Si allungò verso il comodino, prese il lubrificante e un preservativo.

Aprì il tubetto e mise un po' di liquido sulle dita e un po' sulla mia apertura.

Infilò il primo dito incontrando qualche difficoltà nel percorso, feci una smorfia causata dal fastidio, iniziò a muoverlo cercando di allentare la resistenza, subito dopo infilò il secondo gemetti per il dolore e lui si bloccò subito.

 

«Kurt, tutto ok, vuoi smettere?»

 

«No, muovilo»

obbedì e iniziò a tirarli fuori per poi farli tornare dentro con spinte forti e calibrate, le sforbiciò toccando la mia prostata, urlai per l'improvvisa scarica di pacere.

 

«Un a-altro»

 

Infilò un altro dito, incontrando anche lì difficoltà, dopo avermi fatto abituare iniziò a muovere le dita sempre più velocemente e prepotentemente contro la mia prostata facendomi urlare di piacere.

Si infilo velocemente il preservativo cospargendo la sua erezione con il lubrificante.

Sfiorò l'entrata con la punta del suo sesso, iniziò a spingere incontrando resistenza a causa dei miei muscoli tesi

 

«Kurt, rilassati, sei troppo stretto.»

 

Blaine si spinse con più forza, io presi un bel respiro e mi rilassai facendo entrare tutta la sua erezione dentro di me, una sensazione di pienezza mi colpì facendomi gemere, Blaine iniziò a muoversi delicatamente

 

«B-blaine, ti p-prego, più v-veloce!»

 

Si spinse con forza dentro di me, affondando nella mia prostata, emisi un grido e Blaine ghignò accelerando il ritmo e calibrando le spinte in modo tale di beccare sempre quel punto

 

«Sto p-per venire!»

 

Il calore all'altezza dello stomaco si fece più intenso e improvvisamente venni contraendo i muscoli su Blaine e facendolo venire a sua volta.

 

«Oh Kurt, è stato stupendo»

 

«Già»

 

Riaffiorò nella mia mente il fatto che Blaine non sa né che l'avevo tradito né che mio padre sta male, mi sento così in colpa!

 

N.D.A.

Ok, so che dovrei solo nascondermi in un angolo e marcire lì per il resto dei miei giorni

Vi prego, scusatemi per il DISASTROSO ritardo.

Riguardo al capitolo, abbiamo scoperto che Burt sta male, che il suo migliore amico lo conosce meglio del suo fidanzato, e che Kurtie si sente maledettamente in colpa!

Allora, per chi non l'avesse capito la canzone che canta Blaine è “Everything di Michael Bublè” (Una delle mie canzoni preferite XD)

Un BACIONE IMMENSO a chi ha recensito <3

Ringrazio chi ha messo la storia tra Preferite/Seguite/Ricordate

Al prossimo aggiornamento (Che volendo potrebbe essere anche domani)

Baci Popcorn 

  
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