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Autore: Pandaroo    12/11/2012    1 recensioni
Come nasce un'emozione.
Come Trova se stessa?
"C'era una volta un piccola emozione: era multicolore ed ancora non sapeva nulla su ciò che l'aspettava nel futuro. Un giorno decise di partire per un viaggio alla ricerca della sua identità."
Genere: Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C'era una volta un piccola emozione: era multicolore ed ancora non sapeva nulla su ciò che l'aspettava nel futuro. Un giorno decise di partire per un viaggio alla ricerca della sua identità.
 
 

Lungo il suo cammino incontrò un'amica, vestita di verde, ed incuriosita le chiese "Chi sei?". Allora l'altra placidamente le rispose: "Mi chiamo Speranza, e sono l'emozione di chi ha la certezza degli avvenimenti futuri solo credendoci". Allora la piccola emozione le chiese se poteva portare con sè un pezzo di lei, affinchè ogni suo sogno si realizzasse, e le venne donato un pezzo del suo vestito.
 

 
Camminando, camminando incontrò un'altra emozione, vestita d'azzurro e con l'aria abbattuta. Anche a questa pose la stessa domanda e quella, piangendo mesta, disse:" Io sono Tristezza, e sono l'emozione più spiacevole, dolorosa e scoraggiante che si conosca a questo mondo, e se non vuoi diventare come me conviene che tu mi stia lontano". La piccola emozione non potè far altro che raccogliere le sue lacrime come ricordo e continuare il proprio viaggio.
 
 

Proseguendo per la sua strada incontrò uno strano essere a due teste, dalla pelle rossa, e stupita gli chiese chi fosse. Quello le disse: "Piacere, sono Amore, e sono l'emozione di chi si affeziona a una persona, un animale o un oggetto nel corso della propria vita" e dopo averla ringraziata per la domanda le schioccò un bacio sulla guancia che lasciò un segno indelebile sulla pelle.
 

 
Poco dopo si scontrò con una sua simile, più grossa e violacea, che si girò bruscamente e le mise paura. Ma la piccola emozione non si perse d'animo e chiese a chi doveva chiedere il permesso per passare. Allora l'altra la prese per un braccio e le disse: "Ho tanti nomi, Ira, Collera, ma di solito vengo chiamata Rabbia: ovunque vada scateno confusione e violenza e faccio perdere il senno a chiunque mi porti con sè". La piccola emozione venne quindi scaraventata dall'altro lato della strada e proseguendo si accorse di un livido lasciatole dalla stretta possente di Rabbia.
 
 

Camminando, ancora un po' dolorante, vide venirle incontro un'amica sorridente, piena di brillanti dorati e vestita di giallo, ed entusiasta le chiese il suo nome. Quella rispose: "Io sono Allegria, e sono l'emozione di chi è pienamente soddisfatto di ogni sua azione: ho tanti amici grazie al mio sorriso accogliente e sono veramente contenta di averti conosciuto!". La piccola emozione la supplicò di lasciarle un pezzo di sè, per essere felice di ogni cosa facesse, e Allegria le donò un ciondolo dorato.
 

 
A questo punto la piccola emozione, non più tanto piccola, aveva concluso il suo viaggio, e si trovò dinanzi ad un vicolo cieco. Allora si prese il tempo di osservare i doni che aveva raccolto durante il suo cammino: Speranza, Tristezza, Amore, Rabbia e Allegria. Le venne l'ispirazione, e così iniziò a muoversi armoniosamente al ritmo di una musica che solo lei conosceva. Così trovò finalmente la sua identità: da quel giorno si fece chiamare Danza, l'emozione di chi balla col cuore.
 
   
 
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