ATTENZIONE SPOILER “PIRATI DEI CARAIBI”- Ai Confini
del Mondo-
E fu così che PadmeSkywalker tornò dopo
un’improponibile Jack/Elizabeth ambientata nel II!!^^ ps… questa è una
Will/Elizabeth!O_o
Ho visto Pirati III e mi ha ispirato la scena
finale, e così eccola qua! E’ solo una piccola rivisitazione della conclusione,
con un dialogo tra Will ed Elizabeth.
OS senza pretese (scritta in 10 minuti, quindi
frutto di una pazzia improvvisa)
Me lo lasciate un commentinoooo?
^^
Buona Lettura,
PadmeSkywalker
Questo Non è un
Addio
“Will, ti prego,
guardami!
Stai con me,
Will!
Guardami!”
Quei momenti le sembravano così
lontani.
Così
lontani.
Al dì là del tempo, dello spazio…
al di là del mare.
E degli oceani che aveva
attraversato.
Aveva avuto la paura terribile di
perderlo.
E si era rivelata
fondata.
Will Turner, l’uomo che amava, era
morto.
E lei non poteva
accettarlo.
Aveva stretto la sua mano fredda
sul coltello, per spezzare la maledizione di Davy Jones.
Ma quella maledizione era come un
virus.
Non poteva estinguersi, doveva
annidarsi in un altro corpo.
E aveva scelto
Will.
Will era morto per salvarsi. Era
morto per salvare tutti loro.
L’aveva visto poco dopo,
trionfante, al timone dell’Olandese Volante, nave di cui prima aveva avuto
paura, ma di cui ora non poteva fare a meno di
raggiungere.
Oh,
Will…
Elizabeth abbassò gli
occhi.
Al suo fianco, addormentato, c’era
Will.
Avevano passato il giorno insieme.
L’ultimo, prima di 10 anni.
Prima che potesse
rivederlo.
Avevano fatto l’amore molte volte,
più di quanto potessero permettersi, ma non importava.
Ora non importava più
nulla.
La camicia aperta rivelava una
profonda cicatrice non ancora del tutto rimarginata.
Lì non c’era più un
cuore.
Elizabeth lo sapeva. Non aveva
sentito il suo battito nella notte.
Will si girò improvvisamente e
aprì gli occhi lentamente.
-Liz…- la salutò, la bocca piegata
in un sorriso.
Lei sorrise
forzatamente.
-Ciao,
Will…-
La spiaggia era assolutamente
deserta. Il sole stava poco più in alto dell’orizzonte.
Crepuscolo.
Lui si mise seduto sulla spiaggia,
e fissò il mare.
-Non so se potrò resistere a lungo
senza di te-
-Ma dovrai- disse lei, alzandosi.
–E’ così che deve essere-
Elizabeth si avvicinò all’acqua. I
capelli e gli abiti si piegavano nel vento proveniente dal mare
azzurro.
Will la abbracciò da
dietro.
-Liz… era l’unico modo per
salvarvi-
Gli occhi della ragazza
s’inumidirono. Si girò verso di lui.
-Ho perso tutti. Mio padre, tu… Se
ne sono andati tutti-
Will le strinse forte una
mano.
-Io sono qui. Sarò sempre qui. Nel
tuo cuore. E ti lascio il mio… letteralmente-
Elizabeth sorrise, le lacrime le
scendevano copiose.
Gettò un’occhiata al Forziere che
racchiudeva il cuore pulsante del ragazzo.
-E’ sempre appartenuto a te. Devi
custodirlo, per me…-
La ragazza annuì lentamente, poi
sorrise con l’angolo della bocca.
-Cercherò di tenerlo lontano da
Jack Sparrow… se dovesse trovarlo, potrebbe sempre ricattarti per seguirlo in
una delle sue pazze avventure…-
Will sbuffò, ridendo.
-Ehy, ti ricordo che sono il
Padrone degli Oceani, ora-
Elizabeth scosse il
capo.
-Non hai più il Kraken… né Tia
Dalma, ops scusa… Calypso-
Will
sogghignò.
-Ma ho te… mia
Regina-
-Dici che sono più importante del
Kraken?- chiese fingendosi stupita.
Will, chinandosi su di lei,
rispose:
-Oh, sì… certo che
sì…-
Le loro labbra si sfiorarono, ma
Elizabeth si scostò.
-Ti prego… non potrei lasciarti
andare…-
Si fissarono, tristemente, per un
lungo momento.
Will guardò l’orizzonte: il sole
stava calando.
-Devo andare-
sussurrò.
Lei annuì, gli occhi che le
pizzicavano.
-Lo so-
Lui sorrise, ma era un sorriso
così forzato, che lei quasi non resistette alle lacrime che chiedevano
prepotentemente di uscire dagli occhi.
-Tieni gli occhi puntati
sull’orizzonte-
Will si voltò, mise un piede in
acqua, un secondo… fece tre passi…
-Will!-
Il ragazzo si voltò, e si stupì
vedendo Elizabeth in un bagno di lacrime.
Lei lo raggiunse in fretta,
nell’acqua, e gli saltò in braccio, come poteva fare una bambina con il padre,
giocando in mezzo all’acqua.
Lui la tenne accanto a sé,
baciandola con tutte le sue forze, mentre l’acqua in torno a loro spruzzava e
schiumava.
Liz si staccò,
lentamente.
-Vattene. Vattene ti prego…-
mormorò ad occhi bassi.
Lui alzò la mano, le carezzò una
guancia, poi si voltò e corse nell’acqua.
Da là,
gridò:
-Questo non è un
addio!-
Un lampo di luce
verde.
E scomparve.
Scomparve…
E in lontananza, lei poté vedere
le maestose vele nere dell’Olandese Volante, che si dirigevano verso
l’orizzonte.
Verso mondi
sconosciuti.
*
Elizabeth sedeva sulla spiaggia.
Erano 4 giorni che Will era scomparso all’orizzonte.
E il peso della solitudine si
faceva sempre più logorante.
Ma lei non sapeva che non sarebbe
più stata sola.
Perché, a sua insaputa, dentro di
lei cresceva un piccolo Will.
Un Will che sarebbe stato un
Pirata come il padre.
Anzi, ancora più famoso e
potente.
Avrebbe affrontato avventure
incredibili, e mirabolanti vicende.
Che lo avrebbero portato fino alla
fine del mondo.
Non era stato un
addio.