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Autore: Beatrice_B    30/05/2007    9 recensioni
Ciao! Eccomi con una Will/Elizabeth! Attenzione, è ambientata alla fine di "Pirati dei Caraibi 3", quindi attenzione agli Spoiler! Me lo lasciate un commentinoooo?? ^^ thanks!
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ATTENZIONE SPOILER “PIRATI DEI CARAIBI”- Ai Confini del Mondo-

 

E fu così che PadmeSkywalker tornò dopo un’improponibile Jack/Elizabeth ambientata nel II!!^^ ps… questa è una Will/Elizabeth!O_o

Ho visto Pirati III e mi ha ispirato la scena finale, e così eccola qua! E’ solo una piccola rivisitazione della conclusione, con un dialogo tra Will ed Elizabeth.

OS senza pretese (scritta in 10 minuti, quindi frutto di una pazzia improvvisa)

Me lo lasciate un commentinoooo? ^^

 

Buona Lettura,

PadmeSkywalker

 

 

Questo Non è un Addio

 

 

“Will, ti prego, guardami!

Stai con me, Will!

Guardami!”

 

Quei momenti le sembravano così lontani.

Così lontani.

Al dì là del tempo, dello spazio… al di là del mare.

E degli oceani che aveva attraversato.

Aveva avuto la paura terribile di perderlo.

E si era rivelata fondata.

Will Turner, l’uomo che amava, era morto.

E lei non poteva accettarlo.

Aveva stretto la sua mano fredda sul coltello, per spezzare la maledizione di Davy Jones.

Ma quella maledizione era come un virus.

Non poteva estinguersi, doveva annidarsi in un altro corpo.

E aveva scelto Will.

Will era morto per salvarsi. Era morto per salvare tutti loro.

L’aveva visto poco dopo, trionfante, al timone dell’Olandese Volante, nave di cui prima aveva avuto paura, ma di cui ora non poteva fare a meno di raggiungere.

Oh, Will…

Elizabeth abbassò gli occhi.

Al suo fianco, addormentato, c’era Will.

Avevano passato il giorno insieme. L’ultimo, prima di 10 anni.

Prima che potesse rivederlo.

Avevano fatto l’amore molte volte, più di quanto potessero permettersi, ma non importava.

Ora non importava più nulla.

La camicia aperta rivelava una profonda cicatrice non ancora del tutto rimarginata.

Lì non c’era più un cuore.

Elizabeth lo sapeva. Non aveva sentito il suo battito nella notte.

Will si girò improvvisamente e aprì gli occhi lentamente.

-Liz…- la salutò, la bocca piegata in un sorriso.

Lei sorrise forzatamente.

-Ciao, Will…-

La spiaggia era assolutamente deserta. Il sole stava poco più in alto dell’orizzonte. Crepuscolo.

Lui si mise seduto sulla spiaggia, e fissò il mare.

-Non so se potrò resistere a lungo senza di te-

-Ma dovrai- disse lei, alzandosi. –E’ così che deve essere-

Elizabeth si avvicinò all’acqua. I capelli e gli abiti si piegavano nel vento proveniente dal mare azzurro.

Will la abbracciò da dietro.

-Liz… era l’unico modo per salvarvi-

Gli occhi della ragazza s’inumidirono. Si girò verso di lui.

-Ho perso tutti. Mio padre, tu… Se ne sono andati tutti-

Will le strinse forte una mano.

-Io sono qui. Sarò sempre qui. Nel tuo cuore. E ti lascio il mio… letteralmente-

Elizabeth sorrise, le lacrime le scendevano copiose.

Gettò un’occhiata al Forziere che racchiudeva il cuore pulsante del ragazzo.

-E’ sempre appartenuto a te. Devi custodirlo, per me…-

La ragazza annuì lentamente, poi sorrise con l’angolo della bocca.

-Cercherò di tenerlo lontano da Jack Sparrow… se dovesse trovarlo, potrebbe sempre ricattarti per seguirlo in una delle sue pazze avventure…-

Will sbuffò, ridendo.

-Ehy, ti ricordo che sono il Padrone degli Oceani, ora-

Elizabeth scosse il capo.

-Non hai più il Kraken… né Tia Dalma, ops scusa… Calypso-

Will sogghignò.

-Ma ho te… mia Regina-

-Dici che sono più importante del Kraken?- chiese fingendosi stupita.

Will, chinandosi su di lei, rispose:

-Oh, sì… certo che sì…-

Le loro labbra si sfiorarono, ma Elizabeth si scostò.

-Ti prego… non potrei lasciarti andare…-

Si fissarono, tristemente, per un lungo momento.

Will guardò l’orizzonte: il sole stava calando.

-Devo andare- sussurrò.

Lei annuì, gli occhi che le pizzicavano.

-Lo so-

Lui sorrise, ma era un sorriso così forzato, che lei quasi non resistette alle lacrime che chiedevano prepotentemente di uscire dagli occhi.

-Tieni gli occhi puntati sull’orizzonte-

Will si voltò, mise un piede in acqua, un secondo… fece tre passi…

-Will!-

Il ragazzo si voltò, e si stupì vedendo Elizabeth in un bagno di lacrime.

Lei lo raggiunse in fretta, nell’acqua, e gli saltò in braccio, come poteva fare una bambina con il padre, giocando in mezzo all’acqua.

Lui la tenne accanto a sé, baciandola con tutte le sue forze, mentre l’acqua in torno a loro spruzzava e schiumava.

Liz si staccò, lentamente.

-Vattene. Vattene ti prego…- mormorò ad occhi bassi.

Lui alzò la mano, le carezzò una guancia, poi si voltò e corse nell’acqua.

Da là, gridò:

-Questo non è un addio!-

Un lampo di luce verde.

E scomparve.

Scomparve…

E in lontananza, lei poté vedere le maestose vele nere dell’Olandese Volante, che si dirigevano verso l’orizzonte.

Verso mondi sconosciuti.

 

*

Elizabeth sedeva sulla spiaggia. Erano 4 giorni che Will era scomparso all’orizzonte.

E il peso della solitudine si faceva sempre più logorante.

Ma lei non sapeva che non sarebbe più stata sola.

Perché, a sua insaputa, dentro di lei cresceva un piccolo Will.

Un Will che sarebbe stato un Pirata come il padre.

Anzi, ancora più famoso e potente.

Avrebbe affrontato avventure incredibili, e mirabolanti vicende.

Che lo avrebbero portato fino alla fine del mondo.

 

Non era stato un addio.

 

 

 

 

  
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