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Autore: S_a_r_a    12/11/2012    8 recensioni
Con titolo in onore al successo editoriale degli ultimi tempi (che la sottoscritta non condivide), ecco qui un frizzante decalogo della ragazza dai facili costumi modello. Senza alcuna presunzione, si prefigge di riassumere le più note abitudini della tipica oca che più o meno tutti conoscono. L'unico intento è quello di procurare un po' di risate, che non guastano mai, e di fare ironia sui costumi odierni. Niente sessismi o altre cavolate, stupidità e senno non hanno un genere soltanto. Ovviamente per le giovani aspiranti altro non è che un'ottima guida da studiare approfonditamente. Chiunque voglia scoprire di più e ama guardare le cose apparentemente degradanti da una prospettiva più gioiosa - della serie ridere per non piangere - è più che ben accetto. Un trattato scientifico come non lo avete mai visto!
Genere: Comico, Satirico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo I
Le Origini: Arte della Profumeria

 

 

 

Orbene, partiamo dal principio. Come per l'Universo, è cosa buona e giusta chiedersi da dove venga anche la malafemmina, il nostro oggetto di interesse. Purtroppo però non sono ancora state elaborate o anche solo azzardate teorie al riguardo. Infatti del virus “Bella di notte” non è ancora chiara la composizione chimica, in che modo si sia formato per la prima volta e come si sia diffuso tra gli essere umani. Ma, come già asserito in precedenza, la cultura - custode incontrastata dello scibile umano - ci riporta questo virus essere forse la più antica delle maledizioni che ci hanno colpito. Un arcano quanto affascinante mistero.

Cerchiamo quindi di capire le cause del fenomeno, sulla base dell'esperienza comune...LA causa, volevo dire. Sì esatto, è una soltanto e voi tutti la conoscete già, anche se non ne siete consapevoli. No? Non intuite sul serio? Allora vi do un aiutino: qual è il tallone d'Achille dell'umanità, tanto forte al punto di farla regredire ad una specie non dotata di intelligenza? Pensateci bene. Un po' come un centro gravitazionale da cui si sfugge soltanto con grande forza di volontà. È “quella cosa”. Ma proprio quella così lì, intendo. Esattamente ciò che ora state pensando, che vi fa sentire maliziosi. Anche se non avete letto nemmeno la milionesima parte dell'opera omnia di Freud – che forse troverebbe la stessa identica causa per qualsiasi fenomeno, tipo la crisi economica o lo scioglimento dei ghiacci – oppure non la condividete affatto, potete benissimo trovarvi d'accordo sull'intensità del potere del richiamo della carne.

Tutto questo porta inevitabilmente ad un ciclo vizioso in cui non sono più importanti virtù, dignità e valori personali, perché piegati a schiavi dell'unico egoistico istinto guida. Molte donne del pianeta sanno come sfruttare questa debolezza, che diventa il loro punto di forza nell'azione ma prima di tutto nel pensiero. Il bisogno irresistibile per l'uomo di soddisfare i propri istinti primordiali è difficile da ignorare, a meno che non si possieda un'integrità ferrea. E parliamone...quanti al giorno d'oggi ce l'hanno? Anche i più irreprensibili rimangono fregati prima o poi. Il punto è che i migliori sanno uscirne e ammettere i proprio errori, mentre la maggioranza è gioiosamente recidiva. Beata ignoranza!

Detto questo, è facile comprendere perché il virus che studiamo ha origini tanto antiche: è strettamente legato alla natura più profonda e nascosta dell'uomo, l'inconscio. Per i soggetti che non hanno uno scudo abbastanza resistente - cioè un po' di sale in zucca e altre risorse – il contagio ha probabilità molto alte. Non ci sono altri modi di ottenere ciò che si vuole di più (l'attenzione) se non mostrare un po' di vaccaggine.

Ed è così che nasce il primo stadio della sgualdrina ancora acerba: la profumiera. No, non sono impazzita, non c'entrano niente quelle simpatiche signore dietro al banco del negozio di cosmesi. Qui si parla di un esemplare di donna che ama particolarmente diffondere l'effluvio della propria dote femminile tra gli uomini in qua e in là. Per essere chiari, colei che te la fa annusare ma non te la dà. Le sue capacità sono ancora da donna di mondo un po' immatura, però mostrano già il destino in cui si è incamminata e che il virus l'ha in parte presa. Nella maggiora parte dei casi la sorte di una profumiera è quella di diventare una vera e propria meretrice a pieni voti, ma la sua evoluzione può fermarsi in qualsiasi momento in base a che tipo è. Perciò vediamo quali sono le fasi che essa può attraversare:

 

  • Profumiera inconsapevole:

Questo è la forma meno grave - ma irritante ugualmente. La contagiata è ancora in uno stadio apparentemente innocuo, più che altro nuoce a se stessa quando si trova a dover affrontare reazioni di maschi arrapati che non aveva ingenuamente calcolato di procurare. Le sue giustificazioni sono del tipo “Non so cosa stavo facendo, giuro!” oppure “Non pensavo che potesse succedere questo casino!”. È ancora salvabile? In linea teorica sì, ma i fatti ci dicono che questi soggetti, essendo di base infantili e stupidi, rimangono bloccati in questo stadio vita natural durante, sempre senza accorgersene. Ciò che potrebbe davvero portare al cambiamento sarebbero eventi della portata di un fulmine in testa, ma sono un'arma a doppio taglio in quanto possono avere l'effetto opposto e portarla allo step successivo. Diversamente rimane in stallo al primo grado. Tanto perché sia chiaro, non si tratta di attirare soggetti sbagliati – quello purtroppo è capitato e capita a tutte continuamente, quelli con la bava alla bocca fissa sono ovunque – ma di non essere nemmeno in grado di evitare situazioni scomode quando possibile. Basterebbero un po' di serietà con un pizzico di buon senso, che ovviamente per chi è in questa fase di malattia vengono a mancare.

 

  • Profumiera standard:

Il secondo stadio ha una forma ben più delineata, data anche dalla coscienza delle proprie doti e possibilità. È l'anello di congiunzione tra la pusillanimità e la dannazione eterna. Si può notare nell'infetta una tendenza alla ricerca di attenzioni maschili ogniqualvolta se ne presenta l'occasione, principalmente per sentirsi apprezzata. Per dirla molto brutalmente, la sbatte in faccia senza tante cerimonie. Nel suo perfido piano di cattura vuole vedere fin dove la sua preda si spinge, e quando è soddisfatta lascia con un palmo di naso il maschio. Oppure, se le sue risorse sono limitate rispetto alla preda e il suo progetto fallisce, desiste senza accettare la sconfitta, ma convinta che non valesse la pena e che l'oggetto delle sue attenzioni non fosse alla sua altezza. In questo senso, il presupposto rispetto alla profumiera inconsapevole è proprio l'elemento di arroganza, la sicurezza nel proprio coefficiente di attrazione, nonché totale ignoranza dei propri limiti e distorta considerazione di sé. È una potenziale vacca, il suo percorso e le sue esperienze saranno decisive nel definire il suo destino.

 

  • Profumiera evoluta:

Ci troviamo nella fase finale, qui giunge colei che merita la lode per le proprie prodezze. Nei capitoli successivi entreremo nei dettagli della sua individualità.


 

È necessario ora definire due importantissime proprietà della figura della profumiera:

  1. Finto puritanesimo:

Chi non ha presente quelle finte brave ragazze che si professano tanto innocenti e nemiche di tutto ciò che può essere collegato anche solo alla lontana a cose “sconce”, come dicono loro? Per carità, loro sono più candide di una colombella di Pasqua e anche il solo parlare di qualcosa con un po' di piccante le fa rabbrividire, neanche avessero un cubetto di ghiaccio che scivola giù per la schiena. Non fatevi ingannare dall'apparenza, c'è qualcosa sotto.

  1. Civettare:

Il pezzo forte è proprio questo. Come sanno fare bene le oche. Mi commuovo quasi, lo ammetto. Se usassero lo stesso impegno che impiegano in questa attività per scopi benefici o culturali il mondo sarebbe tanto più gradevole e meno imbarazzante da osservare. Scommetto che se ci sono degli alieni che ci osservano con qualche loro pseudo-telescopio ultra avanzato, sono là che ridono come matti. Sperando che il virus non sia giunto fino a loro...

 

Dopo aver analizzato la raffinata arte della profumeria con queste premesse che ci aiutano a meglio intendere le fondamenta della questione, è il caso di passare al sodo: quali sono le caratteristiche da cui si riconosce una profumiera o una meretrice. O se preferite quali prove deve superare un'aspirante per potersi dire completa nelle sfumature di vaccaggine?






Eccomi qui con il primo capitolo! :D
Ringrazio tanto chi già mi segue e mi dà pareri, mi riempite il cuore di gioia :')
Fatevi avanti anche voi timidi o chiunque non era ancora convinto dell'inizio, con l'auspicio che questo capitolo possa essere un buon motivo!
Alla prossima!! Il delirio continua!

  
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