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Autore: DarkRose86    30/05/2007    11 recensioni
{Vincitrice di un contest fra case sul forum MangaFan}
Pronti a scoprire cosa succederà alla festa di compleanno di Matt?
Cosa combineranno Mello e Near?
{Matt/Mello}
{Periodo Wammy's House}
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Matt, Mello, Near
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Con questa fic ho partecipato ad un contest, e l'ho voluta pubblicare anche qui perchè molti l'hanno
trovata simpatica, e almeno darà un tocco di allegria al mio profilo, visto che le altre mie fanfiction sono molto tristi. ^_^
Spero vi divertirete a leggere questa ficcina scritta in poche ore. :) Dedicata a Makie-chan.


- UN REGALO...PARTICOLARE -


[ Un pomeriggio NON qualunque alla Wammy's House... ore 16:30. ]

- No, no e ancora no! Sei uno stupido Near! - sbraitò Mello contro l'imperturbabile Near, seduto sul pavimento della sua camera, chino sul suo solito puzzle bianco.
- Mh? -  "disse" l'altro, in tutta risposta.
- Si può sapere perchè devo organizzare tutto io, per questa maledetta festa di compleanno? -
- " Matt il fanatico dei videogiochi " è tuo amico no? Allora non vedo perchè dovrei aiutarti. - rispose, mentre raccoglieva uno dei tanti pezzettini che componevano
il suo gioco preferito.
Mello morse nervosamente la sua barretta di cioccolato. Non sopportava il modo di fare di quel ragazzino. Il numero 1 della Wammy's House non era altro che un
bambino arrogante fissato con degli strani giochi, e spesso si chiedeva perchè tutti lo considerassero il migliore. Forse per la sua incredibile calma e freddezza?
- Ooh...al diavolo! - esclamò Mello, l'eterno secondo, e uscì dalla stanza sbattendo la porta. L'altro non si mosse, e rimase concentrato sul suo puzzle.
Il ragazzo camminò a lungo per i corridoi dell'orfanotrofio, fino a quando non scorse il suo amico Matt seduto accanto alla porta della libreria, chino su un libro.
Quel ragazzo era il suo unico vero amico, lì alla Wammy's House: era simpatico, disponibile, gentile, leale...il suo unico problema era che andava matto per i videogiochi,
e quando giocava si estraniava completamente dalla realtà che lo circondava. Ma, a parte questo, era proprio un buon amico.
Gli si avvicinò a grandi passi, e Matt alzò lo sguardo.
- Ehi, Mello! -
- Ciao Matt! -
- Come te la passi? -
- Così così, ce l'ho con quello stupido di Near... -
- Che ha fatto questa volta? - chiese il ragazzo dalla maglietta a righe, spostando di nuovo gli occhi sul libro che stava leggendo.
- Ehm... - doveva inventarsi una scusa, aveva parlato troppo, Matt non doveva sapere che stava organizzando una speciale festa di compleanno per lui, che si sarebbe
tenuta una settimana dopo, più precisamente il 1° febbraio.
- Niente di particolare, è il suo atteggiamento che mi irrita, sai... - disse Mello, sorridendo nervosamente.
- Mh...capisco. - rispose l'altro. Non sembrava molto convinto.
- Ehm, senti Matt! Che ne dici se ci prendiamo un caffè? - chiese il biondo, cercando di cambiare discorso.
L'altro alzò di nuovo gli occhi, sorpreso.
- Perchè un caffè? -
- Così...mi andava... - rispose, agitando le braccia.
- Ok... - disse Matt, alzandosi e sistemandosi i suoi consueti occhiali.
Mentre camminavano fianco a fianco, Mello si perse nei suoi pensieri: continuava a chiedersi se fosse riuscito a organizzare per bene la festa, ormai non mancava molto,
e Near aveva deciso di non collaborare. Ce l'avrebbe fatta da solo? Doveva preparare gli addobbi, la torta (rigorosamente al cioccolato, data la sua passione), trovare un
regalo adatto... una settimana era davvero pochissimo tempo, e in fondo era anche colpa sua, che non aveva pensato ad organizzarsi in anticipo. Ma ci teneva a fare una
bella sorpresa al suo amico, in fondo con lui si divertiva, poteva parlare di tutto, confidarsi, sfogarsi... Matt era l'unico che lo ascoltava, ed era proprio grazie a lui che non si
sentiva solo.
Sorseggiarono con calma il caffè in giardino, mentre una leggere brezza scompigliava i capelli di entrambi, e Mello ogni tanto lanciava occhiate all'altro, furtivamente.
Pensò che il suo amico sfoggiava una strana capigliatura: i suoi folti capelli erano sempre arruffati,e gli davano un'aria alquanto selvaggia. Il suoi occhi erano spesso e
volentieri nascosti dietro degli occhiali enormi, e indossava sempre una simpatica maglietta a righe e dei jeans. Gli piaceva quel look particolare.
- Mh? Che c'è? - chiese Matt improvvisamente, riportandolo alla realtà.
- Eh? Ah...aaaaaaaaaaah! Scottaaaaaaaaaaa! - gridò come un forsennato Mello, che si era appena versato sui pantaloni l'intera tazza di caffè. Era sovrappensiero e non si
era neppure accorto che stava fissando l'amico insistentemente.
- Sei strano oggi Mello. - affermò Matt ridendo.
- Non prendermi in giro! Mamma mia com'è caldooo! - continuò a gridare, e tutti nel giardino si voltarono, divertiti.
- Aspetta, ti aiuto... - disse il suo amico, prendendo dalla sua tasca un fazzoletto, e posandolo sui pantaloni di Mello, iniziando a strofinare.
- Ma...Matt, che fai? - chiese lui, imbarazzato.
- Potrebbe rimanere una brutta macchia... - disse lui, tranquillissimo.
- Lascia perdere tanto dovevo lavarli...eh eh...ciaooo! - detto questo, Mello si alzò e corse via, lasciando Matt un attimino interdetto.
Si chiuse in camera e si buttò sul letto, ancora visibilmente rosso in viso, e terribilmente imbarazzato. Non capiva cosa gli stesse succedendo, ma quel "contatto" con l'amico
l'aveva stranamente turbato.
- Ma che diavolo mi prende...? - disse fra sè, rotolandosi sul letto - Mah...devo pensare alla festa...sì, alla festa... -
Nonostante tentasse di concentrarsi sulla preparazione degli addobbi, tra una montagna di cartone e pennarelli colorati, non faceva che pensare al modo equivoco con cui
aveva guardato il suo amico poco prima, e a quello con cui si era congedato da quest'ultimo. Che gli stava succedendo? Anzi, no...che diavolo, gli stava succedendo?!
Aprì la finestra per prendere una boccata d'aria, e si mise a osservare i ragazzi che giocavano a calcio in cortile. Sembravano divertirsi molto. Anche a lui piaceva giocare a
calcio, ma certo se l'avessero chiamato in quel momento, avrebbe rifiutato. La sua mente vagava in altri pensieri. Pensieri PERICOLOSI. Non voleva ammetterlo, ma poco
prima aveva pensato che Matt fosse...affascinante?
No no no! Doveva lavorare, non pensare! Non doveva pensare a niente.

[ 3 giorni dopo, un altro pomeriggio NON qualunque alla Wammy's House...ore 17:00. ]

- Ancora con questa storia? Ti ho già detto che io non c'entro nulla, Mello. -
- Ma insomma, Near! Non mi sembra di chiederti tanto, voglio solo una mano a organizzare la festa! -
- Mmmh... manca poco ormai, eh? Quattro giorni? Ah, no, tre... -
- Che fai, rigiri il coltello nella piaga? -
Near era proprio odioso quando faceva così. No, era sempre odioso agli occhi di Mello.
- Dì un pò Mello, ok che non sono affari miei, ma ero curioso... - disse, con uno strano sorriso in faccia - ...ma tra te e Matt c'è qualcosa? -
Mello strabuzzò gli occhi e arrossì.
- Ma di che stai parlando, Near? -
- Voglio dire...ti impegni tanto per questa festa...state sempre appiccicati...mi chiedevo se tra voi c'è del tenero... -
Centrato.
O meglio, FORSE centrato. Non sapeva cosa provasse Matt, ma Mello era ormai certo che l'affetto che provava per lui non era un semplice sentimento d'amicizia.
- Stai scherzando, razza di idiota? Siamo due maschi! Come potrebbe esserci del tenero?? -
- Al mondo c'è strana gente... - rispose l'altro, senza scomporsi.
- Va al diavolo, Near! -
- Ci sono già stato tre giorni fa, ma il luogo non è di mio gradimento. - rispose, sfottendolo.
E uscì, sbattendo la porta, esattamente come tre giorni prima. Ma stavolta non trovò Matt seduto a leggere davanti alla libreria. In quei tre giorni che erano passati l'aveva visto
molto poco e non avevano mai avuto occasione di parlare, vuoi per i compiti e lo studio, vuoi perchè Mello si era messo d'impegno e aveva finito gli addobbi. Adesso mancavano
la torta e il regalo. Era molto indeciso su cosa regalare al suo amico, non aveva abbastanza denaro per comprargli un videogioco. E quello era certamente il regalo che più
avrebbe gradito.
La testa gli scoppiava: non capiva cosa provava esattamente per lui, in più era arrabbiato a morte con Near, avrebbe voluto picchiarlo fino a fargli chiedere pietà, ma un gesto
del genere gli sarebbe certo costato il suo "secondo posto" alla Wammy's House. E lui non voleva, ci teneva al suo posto in graduatoria, soprattutto perchè essere al secondo posto
significava essere vicini al numero uno. Ma il numero uno era LUI. E questo gli dava troppo sui nervi.
Uscì in giardino e vide Matt: stava giocando a calcio con gli altri. E in quel momento si sentì solo.
Senza neanche capire perchè, nè come, si ritrovò di nuovo in camera di Near, che lo guardò incuriosito.
- Ehi, che succede? -
- Near... ti prego... - non sopportava di chiedergli qualcosa per favore, ma non aveva altra scelta.
- Cosa c'è? - chiese l'altro, fingendo di non capire.
- Te lo chiedo per favore, aiutami almeno a scegliere il regalo... -
- Mmh... -
Mello si mise in ginocchio di fronte a lui e Near, soddisfatto di vederlo così, sorrise e fece cenno di sì con la testa.
- Ok, ti aiuto, potrebbe essere divertente. -
GROSSO, anzi, ENORME ERRORE chiedere aiuto proprio a lui per il regalo. Si fecero accompagnare da Roger in macchina in un viale pieno di negozi che vendevano articoli di
ogni genere, anche di videogiochi ovviamente, peccato che Mello avesse poco denaro con sè, e Near non era certo disposto ad aiutarlo in quel senso. Osservava divertito il povero
Mello che non riusciva a trovare qualcosa che andasse bene, e intanto sbirciava curioso le vetrine dei negozi, finchè non ne trovò uno che lo attraeva particolarmente, anche se non
capiva perchè. Un negozio che vendeva articoli provenienti direttamente dal Giappone.
- Ma guarda... - pensò - ...il Giappone...chissà cosa starà facendo L, in questo momento...oh, una spada giapponese! Forte! -
Era strano vederlo così scomposto, così incuriosito da qualcosa. Mello osservò quel comportamento così strano, e pensò che probabilmente anche lui in fondo era un essere umano
come tutti gli altri.
Continuarono a girare per i negozi, ma vuoi per l'indecisione, o per la mancanza di soldi, che alla fine Mello non trovò nulla che lo soddisfasse, e tornò indietro a mani vuote,
disperato.
Tornati alla Wammy's House, Near tentò di "consolarlo".
- E dai, non fare così... ci siamo impegnati, non è colpa nostra se Matt è di gusti difficili. -
- Piantala, ma se non mi hai aiutato affatto! Ah, e cos'hai comprato in quel negozio di articoli provenienti dal Giappone? Ho visto che Roger portava una strana scatola... -
- Affari miei. - rispose, abbassando lo sguardo.
- Sarà, ma tu non mi convinci... -
- Quando mai sei convinto di qualcosa? -
- Near, vai... -
- Conosco la strada. -
Mello si chiuse in camera e si distese sul letto, a fissare il soffitto. Alla fine non aveva combinato nulla, e ormai mancava pochissimo al compleanno di Matt. Cercò di convincersi che
il regalo più bello fosse la festa che stava organizzando, e immaginò il suo amico felice anche senza aver ricevuto un regalo... "materiale". Si addormentò dopo poco, sognando il
volto sorridente di Matt.

[ Il Giorno della Festa, ore 08:30. ]

 Mello si alzò di buon'ora e andò subito a preparare la torta per la festa. Si era fatto aiutare da Roger a mettere gli addobbi in una delle stanza più grandi della Wammy's House che
infatti, per qualche giorno, era rimasta chiusa proprio per i preparativi.
- Matt sarà molto felice. - ripeteva Roger ogni volta.
- Buongiorno. Come procede il lavoro? - chiese Near, fingendo interesse, entrando in cucina dove Mello stava pasticciando col cioccolato e i vari arnesi che si usano solitamente
per preparare i dolci.
- Perchè ti interessa? - chiese l'altro, che non si era neppure accorto di avere la faccia sporca di cioccolato.
- Così, ero curioso. E pulisciti la faccia, o non piacerai più a Matt. - disse, ridendo.
Con un gesto istintivo, Mello si pulì veramente la faccia, sotto gli occhi esterrefatti di Near, che cercava invano di trattenere le risate.
- N-no io...non è come pensi...sul serio! Io... - accidenti! Che cosa poteva dire per giustificarsi?
- Dai, ammettilo...fra te e Matt c'è del tenero... -
- Ti...ti ho detto di nooooooooooooooooo! - urlò Mello, scagliandosi addosso all'altro, e sporcando i suoi vestiti bianchi di cioccolato.
- Che cavolo fai Mello? Togliti! - Near cercò di divincolarsi, ma alla fine caddero entrambi a terra, mentre Mello gridava come impazzito.
- Io...lo odio!! Lo odio!! -
- Non si direbbe proprio da come ti stai impegnando... -
Mello si fermò, e guardò il suo rivale negli occhi.
- Lo odio...ma lo amo... -
LO ODIO...MA LO AMO.... l'aveva detto! Aveva rivelato a Near i suoi sentimenti per Matt così, involontariamente, e pensare che neanche lui ancora capiva bene che cosa provava.
- Dunque avevo ragione... - ghignò soddisfatto Near, alzandosi e ricomponendosi - ...vado a cambiarmi. Non voglio perdermi questa festa per niente al mondo. - e si allontanò
sghignazzando.

[ Preparativi ultimati, Ore 16:00. ]

- Tanti auguri a teeeeeeeeeeeee! - cantavano in coro i ragazzi mentre Matt entrava incredulo nella stanza.
- Sai Matt...è stato Mello a fare tutto questo...per te... - disse Near, divertito come non mai, e Matt arrossì vistosamente.
Mello era in fondo alla stanza e si sforzava di sorridere, ma in realtà non sapeva proprio cosa dire. Il suo amico gli si avvicinò, e lo ringraziò per tutto ciò che aveva fatto per lui ma
Mello, in cuor suo, era convinto di non aver fatto proprio nulla.
La festa proseguì, tutti si divertirono, alla fine anche Mello si lasciò andare all'atmosfera allegra e festosa che si era creata, lontano dalla noia che li accompagnava ogni giorno.
Studio, partita a calcio, studio. Mai nulla di nuovo.
Verso sera poi, quando i ragazzi cominciarono a ritirarsi nelle loro stanze, Matt chiese a Mello di seguirlo in giardino.
- Matt... ti prego, perdonami se non ti ho comprato nessun regalo... ma non ho trovato nulla che andasse bene...io... -
In risposta, Matt posò dolcemente le sue labbra su quelle del ragazzo, inaspettatamente.
- Matt...? -
- Io credo di essermi innamorato di te...Mello. - sorrise.
Mello si sentiva al settimo cielo.
In quel momento, un rumore di passi.
- Vi ho scoperto! - esclamò Near, soddisfatto, mentre gli altri due si coprirono il volto per la vergogna. - Sono qui per darti il mio regalo, Matt... -
Cosa? Gli aveva comprato un regalo? Cosa, come, dove, quando? Ma certo! Il negozio di articoli giapponesi! Near porse a Matt la scatola che aveva visto in mano a Roger pochi
giorni prima. Matt aprì la scatola con cura e rimase un attimo stupito.
- Near, ma che cavolo... - disse Mello - questa è... -
- E' una katana, una spada giapponese. - sorrise Near - Penso ti sarà molto utile, Matt. -
- E per fare che cosa? - chiese Matt, che non riusciva a capire dove l'altro volesse andare a parare.
- Beh, pensavo che per i vostri "giochetti" potesse servire a qualcosa... - ghignò.
Mello e Matt si guardarono.
- Si, Near, servirà a qualcosa. - dissero all'unisono, mentre il biondo impugnava quella particolare spada - Ad ucciderti!! -
Near corse via, divertito, mentre Mello inciampò sul piede di Matt ed entrambi finirono a terra a faccia in giù.
- Ahiaaaaaaa! Maledetto Near!! - esclamarono, doloranti, ma allo stesso tempo felici.
Una cosa era certa, non si erano mai divertiti così tanto.
Una serata differente da tutte le altre.
Un compleanno diverso.
Un amore appena sbocciato.


End


Ed eccoci alla fine...che c'entra la Katana? Dovevo mettercela per forza, esigenze di contest. X°D
Spero che la fic vi sia piaciuta. ^_^

 
  
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