Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Ricorda la storia  |      
Autore: Princess of the Rose    12/11/2012    5 recensioni
"Germania, mi spiace tantissimo. Io non ti amo più."
[GerItaRom]
Genere: Angst, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Germania/Ludwig, Nord Italia/Feliciano Vargas, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: What if? | Avvertimenti: Incest, Incompiuta, Triangolo
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Be', questa era la fic che mi ero ripromnessa di scrivere come autoregalo per i miei 19 anni (ormai passati da mesi - minchia, come passa il tempo). Questa, teoricamente, avrebbe dovuto avere la presenza di Dark!Germania: scrivi che te riscrivi, di Dark questo Germania ha ben poco .-. ! Oh, be', non vi anticipo nulla: le spiegazioni sono tutte a fine capitolo, perciò... leggere è_è.... Mi farebbe tanto piacere ç_ç ...

Ok, ora la smetto di fare la patetica e vi lascio leggere in santa pace.

Enjoy!


_______________________________________________________________________


<< Ve, mi hai sopportato per così tanto tempo. Mi hai spronato, mi hai sgridato, a volte mi hai pure picchiato - anche se poi ti sei sempre scusato - hai perdonato tutti i miei errori, anche quel tradimento, durante la guerra. Prima mi sei stato amico, poi sei diventato mio amante, ma sei sempre rimasto lo stesso orso timido che arrossisce anche se mi deve tenere la mano. Sei e sarai sempre una delle persone più importanti della mia vita, non so cosa avrei fatto senza di te. >>

<< I-Italien, w-was- >>
 
Germania può vantarsi di essere una persona estremamente aperta, mentalmente parlando: è tollerante verso qualunque religione, verso qualunque tipo di tradizione - almeno finché non violasse qualche legge - , e verso qualunque tipo di ideologia - tranne una: una che non può nemmeno nominare senza che ricordi terribili riemergessero, che ancora lo perseguitano nei suoi incubi.
Ma Germania è anche una nazione  con dei sani principi morali. E che, soprattutto, è fermamente convinta che a tutto c'è un limite invalicabile.
Affogare nell’alcol i problemi serve a poco, e lo sa; ma non riesce a trovare soluzione migliore: annebbiare la propria mente è l’unico modo con può rinchiudere in un angolo della sua memoria i ricordi di quel maledetto letto macchiato di umori e Dio sa che altro, ignorare quella vocina che gli ripete che Italia lo ha solo usato, per tutto quel tempo, per più di un secolo, solo usato, che per lui non valeva nulla, che era solo la maschera dietro cui poteva nascondersi senza essere giudicato, usato, usato- e dove diavolo è la birra quando serve!?
Senza badare a chi lo vedeva, afferra il boccale di suo fratello e lo svuota in un sorso solo, ignorando i giramenti di testa e  lo sguardo divertito e preoccupato di Prussia.
 
<< Non so come dirtelo... Sei sempre stato e sempre sarai uno dei miei pilastri. >>
<< Italien, che stai dicendo? Io- >>
 
L’amore non finisce, decanta Italia, l’amore si trasforma. Può essere odio che diventa amore, amicizia che sboccia in qualcosa di più bello, oppure amore che torna semplice affetto, ma non finisce. Una volta che vuoi bene a qualcuno, dice, gli vuoi bene per tutta la vita, anche se pensi di odiarlo. Non finisce da un giorno all’altro, dice, non ti svegli un giorno e ti accorgi di non amare più qualcuno!
Veneziano diceva anche che l'amore andava coltivato e curato come un fiore delicato, però. E forse è stato questo il suo errore.
Germania deglutisce con forza, cercando di combattere quell’istinto che lo vorrebbe osservatore di una scena pietosa. No, non Spagna che balla il flamenco mezzo nudo con Francia, o le risate sguaiate di Turchia mentre Grecia viene molestato da Albania. No, nulla di tutto questo. Quello che lui non può fare a meno di vedere è il patetico quanto pietoso, quanto odioso, quanto disgustoso tentativo di due persone di tenersi per mano, di scambiarsi qualche effusione senza essere notati.
 
<< Germania io- Io ti- Oddio, come faccio a dirtelo!!! >>
<< Italien, mi stai facendo preoccupare! Che succede? >>
 
Germania è un uomo ragionevole, è raro che agisca di istinto, e questa situazione certo non è un’eccezione. Anche se, quando la luce si attenua per enfatizzare il ballo di Spagna e Francia, e vede i volti di quei due avvicinarsi, vorrebbe tanto spaccare il boccale sulla testa di uno dei due, e poi affondargli la faccia tra le schegge di vetro, sperando di poterlo far soffrire come sta soffrendo lui, con la stessa intensità e con la stessa irruenza. Ma non fa nulla, se non stringere il bicchiere di vetro in una stretta vigorosa.
La birra è finita, anche quella di suo fratello, che non fa altro che cercare di distrarlo dai sui pensieri indicandoli ogni cosa che reputi magnifico. Una parte di Germania gli è grata per quell’interesse; l’altra vorrebbe che lo lasciasse mentre affoga i suoi dolori nell’alcol.
I suoi occhi azzurri si fissano su quel bacio dato forse timidamente – tra il buio e gli occhi lucidi dall’ubriachezza, gli è difficile vedere bene – e a quelle maledette mani intrecciate. Quando i due si staccano, Veneziano cade pesantemente contro il petto dell’altro, un sorriso sereno ad adornargli il volto.
Perché? Perché tra i due è solo lui a soffrire? Perché è lui quello che si sente il cuore strappato dal petto ogni volta che lo vede, mentre Italia ride come se nulla fosse? Perché? Non è giusto!
Dovrebbe essere lui, Germania, a baciarlo nell’ombra, a dargli la mano; dovrebbe essere il suo petto contro quello cui si accoccola, contro cui sorride così felicemente, come se si sentisse protetto da ogni male del mondo! Dovrebbe essere lui quello al suo fianco!
In quel momento, i suoi occhi incrociano quelli marroni di Romano, che nell’oscurità della stanza sembrano quasi neri. Si fissano per un lungo istante; poi, l’italiano sorride, beffardo come il pomeriggio di un mese fa, mentre fa scivolare una mano sotto la maglietta del fratello e gli accarezza piano la schiena, mentre l’altra gioca con delle ciocche di capelli rossicci. Le spalle di Italia si alzano e si abbassano in un sospiro.
 
<< Germania mi spiace tantissimo. >>
 
Non sente il dolore alla mano, insanguinata dopo aver stretto il bicchiere con così tanta forza da distruggerlo; le orecchie gli fischiano, e non sente il mormorio concitato attorno a lui e le urla di Prussia; i suoi occhi lucidi non vedono altro che quei due sorrisi, un derisorio, l’altro brillante e bello come mai lo ha visto. Italia non gli ha mai sorriso in quel modo.
Qualcosa, dentro di lui, si rompe in pezzi ancora più piccoli delle schegge di vetro conficcate nella sua carne.
 
. << Io non ti amo più. >>

_____________________________________________________






Allora, come potete vedere, qui il nostro caro Ludi sta rosicando in maniera mostruosa mentre Romano se la ride sotto i baffi, alla faccia sua.
Bazzico spesso nel fandom inglese, che pullula delle coppie più stane ed astruse: di GerItaRom ne ho trovate; tuttavia, non ho mai trovato una fic in cui Romano e Veneziano stessero insieme e Germania stesse in un angolino a fare i cerchietti (di solito al posto di Romano c'è Germania, per intenderci). La cosa mi ha un pochino sorpreso; e da qui, l'idea per scrivere la fic (della serie: se la fic non c'è, scrivitela tu ^^)
Ho messo l'avvertimento incompiuto perché questa fic, nonostante si possa benissimo prestare a tantissime continuazioni, termina qui perché voglio che siate voi a dargli un piccolo finale: la frase "qualcosa si ruppe" si può prestare a mille interpretazioni, e sono curiosa di vedere che ne pensate voi.


Personalmente, essendo io partita dal presupposto di fare un più che un Dark!Germania, uno Yandere!Germania, penso che la frase possa essere intesa come punto di rottura della sua sanità mentale e della sua pazienza (infondo, penso che si capisca che, dopo essere stato lasciato, Ludwig ha beccato Feliciano e Lovino a letto insieme, no?)

E ora, vediamo che vi inventate voi ^^

Spero che la fic vi sia piaciuta!

Alla prossima!

   
 
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: Princess of the Rose