« Gentili signori e dame virtuose
vogliate godere del povero canto
d'un menestrello di cui 'l Re dispose
per far le cose di cui non mi vanto.
Ma, Cielo!, portate in casa i bambini!
Voi, o pulzelle, voltate gli orecchi!
Andate al pozzo a riempire i catini
ché quel ch'i' ho da dir può lasciare secchi!

Un tempo, nel pien della giovine età,
la Corte allietavo come giullare.
Si pisciò nelle braghe la Sua Maestà
quando da un orso mi feci spogliare!
Ma quel ch'era un gioco, un miser trucchetto
che pe' allietare una festa inventai
aperse le porte al piacere abietto
che le mie chiappe ricordano assai.

Dopo la cena, a ritirar mi volsi,
ma, mentre arrancavo su per le scale,
afferrommi una mano e strinse i polsi
« Buffon, prova a urlare e finirà male. »
Ohimé, quell'uomo dall'alito ubriaco
era il fortissimo tra i Cavalieri!
“Questo mi mena! E io addosso mi caco!”
Ma egli bramava ben altri piaceri!
Portò la sua mano ai miei calzoni
e, nel delirio, cercò la mia bocca
e quindi strizzommi verga e coglioni:
« Su, vecchio mio, lo sai che ti tocca! »
È a voi sole, pudiche signore,
l'intimo abbraccio d'un uomo concesso,
ché noialtri, più che perder l'onore,
perdiamo la voglia d'un nuovo amplesso.
Quella violenza, con grande vergogna,
denunciai, il mattino, al sovrano.
S'adirò, m'incolpò: « Alla gogna!
Pagherai tu e poi 'l tuo deretano! »

Sgonfiossi la luna e di nuovo ingrassò,
ed il castello mi vide suo schiavo:
quell'innominabile vizio tentò
ogni brav'uomo al qual mi presentavo.
La virilità per un mese svanì
ed i' vivevo com'una puttana
quando un monaco scalzo giunse un bel dì
greve parlando alla Corte insana:
« Ohibò, Maestà, mi lasciate perplesso.
Nobilissimo fra tutti voi siete
eppur vi recate onta col sesso.
Appagate altrove la vostra sete!
Impuro è l'atto e imperdonabile.
Sia fustigato chi è peccatore!
Ed ogni deviato ormai incurabile
sacrifichi il fallo al Sommo Creatore! »

Signore e signori, avrete capito
come Re Uther distrusse 'l mio Fato.
Buffone o puttana, uomo finito
dacché 'l mio orgoglio mi fu evirato!

Ride fra voi chi ha sincera pietà
ed arrossisce il più malizioso.
E colui che coltiva quest'empietà
ha ad aspettarlo un destin periglioso.

Ma rallegratevi: siamo alla fine
del tristo racconto di quello che fu.
L'animo vostro sia al bene incline
e di perversione non si parli più.

Si mangi la foglia in muta agonia
dite la vostra, ché ho detto la mia. »









NdA

Dunquedunquedunque..
Che vi devo dire?
Io ignoro tante cose.
Innanzitutto, il motivo per cui ho scritto 'sta cosa.
Stavo preparando l'esame di storia delle dottrine politiche e m'era venuta una specie di ispirazione. Era una cosa tipo formicolio nel cervello e quindi.. Ecco qua!

Diciamo che potreste interpretarla come "risposta" a tutti quelli che scrivono Merthur fics dipingendoli come coppie più o meno normali, fatte e finite (btw, sono storie che personalmente adoro, con taaaanto fluff e tantissimo angst). Il fatto è che le trovo irreali e per questo non le digerisco. Voglio dire, è il Medioevo. L'omosessualità era tipo peggio di: omicidi, profanazioni, ateismo, stregoneria, tradimento, etc..
Io sono una slasher sfegatata e lo vedo ovunque, ma ci sono circostanze in cui non va trattata con leggerezza.

Ok, ora smettiamo di parlare di cose pesanti e.. basta.

Spero che vi piaccia!

Accetto critiche costruttive e distruttive!