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Autore: Bunjee    13/11/2012    3 recensioni
"Un fruscio alle mie spalle mi fece girare di scatto. Sussultai quando vidi che l'autore di quel lieve rumore era un ragazzo.
"Chi sei?" Chiesi spaventata.
"Dovrei porgerle la stessa domanda, ma immagino che lei è troppo spaventata per rispondermi. Quindi, mi chiamo Michael, e vivo in questa casa.
"Sei un assassino?" chiesi, mentre tutta la tensione del mondo si buttava a capofitto su di me.
Lui sorrise,divertito e disse:"No,non farei male a una mosca, figuriamoci a una signorina che va' in giro tutta sola in una splendida giornata di pioggia."
Sarcastico il tipo eh?
"Mi è finita la benzina" mi giustificai "ho con me la mia attrezzatura da fotografia, e sotto la pioggia si sarebbe rovinata."
"Capisco. Venga,immagino lei stia morendo di freddo."
E da lì, tutto cambiò.
Ho scritto questa ff ispirata al video di Ghost, spero vi piaccia e spero voi abbiate la briga di recensire :3
Genere: Dark, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Avete presente quando tutto sembra avervi abbandonato e voi non avete altro che una canzone,
un cantante,una foto? Avete presente quando sostituite tutto per una cosa che agli altri sembra stupida ma per voi è di fondamentale importanza? Ecco,la mia vita si basa su questo; ma cominciamo dall’inizio.
                                                                          
Mi chiamo Kat Gray, e ho 20 anni.
Ho la pelle scura e i capelli tinti di un rosso sgargiante,il mio colore preferito.
Vivo indifferente dal mondo,non mi importa cosa ne pensano gli altri di me, non dopo quello che è successo.
Tutto è cominciato quando avevo 11 anni. Avevo cominciato da poco le medie, tutto mi era nuovo:
gli insegnanti,i compagni,la scuola, eh,sì,anche il bullismo era una novità per me. I ragazzi mi attaccavano perché ero grassa.
Io non mi vedevo poi tanto fuori forma, ma secondo loro ero una palla.
Arrivarono persino a picchiarmi.
L’estate non mangiai nulla e dimagrii tantissimo, certe volte svenivo per la debolezza che l’assenza di cibo mi faceva venire. Comunque non mangiai niente e diventai magrissima.
Ero felice, finalmente loro mi avrebbero accettato, ma sfortunatamente non fu così:
tutti cominciarono a deridermi perché ero quasi anoressica. 
Entrai in depressione.
“Non sarai mai perfetta!” dicevano loro.
Cominciai a farmi del male, a provocarmi dei piccoli tagli sul polso.
Mi accorsi della grande idiozia che stavo facendo quando rischiai di morire.
Allora lì,decisi che non mi sarebbe più importato.
Mangiai quanto mi pareva,ma allo stesso tempo facevo palestra per mantenermi in forma e avere un corpo sano.
Comprai una decina di bandane colorate da mettere attorno al polso per nascondere le cicatrici.
Ma la cosa che cambiò tutto nella mia vita fu la fotografia.
Sin da quando ero piccola mostravo un grande interesse per quest’attività: mio zio era un fotografo professionista e mi insegnò tutti i trucchetti del mestiere. Quando compii 12 anni lui mi regalò tutto il set, compreso di macchina fotografica,rullini,filtri, treppiedi ecc.
Frequentai una scuola di fotografia per prendere la laura e,con un po’ di tempo e una bella razione di fortuna, entrai a far parte dello staff fotografico di una rivista americana.
Non mi ero mai interessata di musica, l’unica conoscenza che avevo era quella sui Beatles,visto che mio padre metteva sempre i loro dischi quando io ero piccola. E,se guardo indietro, capisco che i Beatles,con le loro canzoni positive e ricche di messaggi di amore, mi avevano davvero aiutato molto in quel periodo buio.
……………..

31 Novembre 1981
Dopo un po’ di anni, finalmente il mio datore di lavoro mi aveva dato un compito importante per la rivista:
mi aveva mandato in una cittadina di nome Normal Valley, famosa per gli avvenimenti paranormali che si ripetevano più volte da circa 20 anni.
Ero in macchina che guidavo per raggiungere la città, mentre pioveva a dirotto, tipico dell’Inghilterra.
Affianco a me,nel sedile del passeggero,c’era il borsone con tutta la mia attrezzatura. La solita cassetta, Abbey Road,mi rendeva meno noioso il viaggio mentre suonava nello stereo dell’auto. Un attimo di silenzio per il cambio di canzone e poi le note suonate dalla chitarra cominciarono a riempirmi le orecchie. Non appena capii di che canzone si trattava, i miei occhi si bagnarono di lacrime: Here comes the sun…
Quanto mi era stata vicina quella canzone…
Mio padre la metteva sempre, era sicuramente stata la prima canzone dei Beatles che io ho amato.
La ascoltavo dopo che mi ero fatta del male, e piangevo perché ero del tutto convinta che per me il Sole non sarebbe mai risorto.. non che ci mai fosse stato.. l’ho ascoltata un infinità di volte l’anno prima, quando avevo scoperto che John Lennon era morto per colpa di un idiota che la pistola se la doveva mettere dove dico io...
e adesso la ascolto commossa, canticchiandola con voce flebile.
Tutto mi tornò alla mente: il bullismo, il sollievo dopo che mi ero tagliata,quanto ero stata forte a uscire da tutto questo e a non avere più impulsi autolesionisti.
Venni riportata alla realtà quando la macchina si fermò. CAZZO!
La benzina era finita, cosa potevo fare adesso?
Di sicuro non sarei rimasta in macchina, ma non potevo neanche andare a cercare un hotel visto che ero lontana dal paesetto vero e proprio e l’attrezzatura si sarebbe rovinata sotto quella pioggia.
Poi un fulmine illuminò tutto e la mia attenzione si spostò su un castello poco lontano.
Chissà se..
Scesi dalla macchina, presi la mia valigia, la apri, tirai fuori un impermeabile e lo avvolsi attorno al borsone della mia attrezzatura: questo gli avrebbe dato il poco di riparo che serviva per affrontare quel breve tratto di strada.
Presi valigia e borsone e mi incamminai nel sentiero che andava verso la casa.
Quando arrivai constatai che il cancello principale era aperto e, quando raggiunsi l’ingresso, mi bastò bussare una volta che la porta si aprì da sola.
Entrai e chiesi ad alta voce:” C’è nessuno?!” nessuna risposta.
“C’è nessuno?” chiesi nuovamente,e, questa volta,un fruscio alle mie spalle mi fece girare di scatto.





Angolo della scrittrice
Ciao! Grazie per aver letto questo capitolo sino alla fine ^^
Ora mi serve un vostro piccolo aiutino:
Mi serve una foto di Kat.
Io stavo pensando a Rihanna (*-*) però non ne sono sicura :/
Quindi,se avete la foto o il nome di qualche modella che rispecchi la descrizione messa all'inzio del capitolo,
non è che potete darmelo/a in una recensione o in un messaggio privato? Grazzieee ^^
Se poi,dopo circa due giorni,nessuno mi manda niente, mettero Rihanna :)
Hope you have a nice day :)

   
 
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