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Autore: Bibusic    13/11/2012    6 recensioni
Si sedette al bancone del Mystic Grill con aria rassegnata e triste.
Si sentiva incompresa, sola e giudicata. Era mai possibile che tutti fossero subito pronti a puntarle il dito contro?
‘’Non è più lei.’’
‘’Non la riconosco più.’’
Le parole di Bonnie, le lettere di Stefan.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert | Coppie: Damon/Elena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si sedette al bancone del Mystic Grill con aria rassegnata e triste.
Si sentiva incompresa, sola e giudicata. Era mai possibile che tutti fossero subito pronti a puntarle il dito contro?
‘’Non è più lei.’’
‘’Non la riconosco più.’’
Le parole di Bonnie, le lettere di Stefan.
Ma che ne sanno loro di chi è lei in realtà? Com’è quando non sopprime i suoi istinti e sentimenti, quando si diverte, quando si lascia andare. Completamente. Senza pensare.
Non dovrebbe fare così, lei questa lo sapeva, ma era l’unico modo per affrontare la situazione senza perdere la testa, diventare una Ripper e squartare le persone senza sapersi più fermare.
Era questo che non voleva essere.
Ordinò un bicchiere di Bourbon sempre meno triste e sempre più arrabbiata, tutti volevano l’Elena umana, quella di prima, ma sapete qual’è la notizia dell’ultima ora?
Lei ora era un vampiro.
E vuole esplorare tutto questo, ora più che mai vorrebbe divertirsi, ora che può farlo, ma loro non le danno la possibilità e lei si rimproverò per cedere così facilmente ai loro giudizi.
Si sentiva codarda e lo era anche in quel momento, perchè non era davanti a loro a sputare quelle parole velenose, ma davanti ad un bicchiere a piangersi addosso.
Guardò il liquido bronzeo e non potè non pensare a Damon, lo comprendeva in quella sera piena di pensieri, capiva il perchè delle sue azioni e sicuramente sapeva il motivo delle sue interminabili sedute al bar.
Damon è stato l’unico a non giudicarla. Mentre lei ha passato tutto il tempo a dirgli che non voleva essere come lui, che era sbagliato, di diventare una persona migliore, ma se ne resa conto solo adesso che migliori di lui non si può essere.
Sorrise debolmente, proprio non ci riusciva, non ce la faceva. Ogni volta che si immaginava quegli occhi azzurri un sorriso le spuntava in viso. Ma questa volta erano i sensi di colpa che tardavano ad arrivare, niente vocina nella sua testa che le diceva che stava sbagliando, niente agitazione, niente di niente, nulla di nulla.
Ed ecco che il sorriso si allargò.
-Perchè quell’esspressione contenta?- chiese una voce che riconoscerebbe tra mille, si voltò di scatto riprendendosi dai suoi pensieri.
-Ti stavo pensando...- ammise con tutta sincerità la ragazza, non aveva più intenzione di reprimere i sentimenti per quell’uomo che ha conosciuto tutte le sfaccettature del dolore.
Damon rimase stordito, con aria interrogativa, senza saper cosa risponderle, non si aspettava di certo una risposta del genere, ma lo rese felice.
-Stavo pensando al fatto che tu sei l’unico che mi accetta davvero anche da vampira.- continuò lei, ora con una nota di tristezza. Cambiava emozioni da un minuto all’altro, ma ci stava cominciando a fare l’abitudine.
Lui non disse nulla, gli si strinse il cuore a vederla così, allungò solamente la mano e la posò dolcemente sulla guancia di Elena, lei chiuse gli occhi e poso la sua mano su quella di Damon per assaporare quel momento.
Il momento in cui va tutto bene e lei ha al fianco l’unica persona che aveva la capacità di guarire ogni suo dubbio, ogni sua tristezza semplicemente con un tocco.
-Mi dispiace se ti ho trattato male, non volevo...- continuò poi.
-Era tutto così complicato e io ero una stupida, tu Damon sei così, così...- si fermò un attimo cercando il termine giusto da dirgli.
-Così tu!- rise per la disperazione che trapelava dalla sua voce, non riusciva a finire una frase e lui era davanti a lei che non diceva una parola, ma i suoi occhi parlavano per lui.
Si erano illumunati, come se avessero preso di nuovo vita, erano di quell’azzurro scintillante che amava tanto.
-Vedi? Non so nemmeno come descriverti, vorrei solo che tu continuassi a starmi accanto, ad accettarmi per quello che sono, perchè io ho bisogno di te.- lo disse tutto d’un fiato e poi con la velocità da vampiro corse fuori dal Grill, voleva dell’aria fresca e Damon non tardò a starle di nuovo accanto, erano seduti su una panchina del parco.
-Elena, non mi importa se tu sei umana o vampira, io ti amerò in entrambi i modi.-
Lei perse un battito e scontrandosi di nuovo contro quegli occhi che erano la sua salvezza lo baciò, cercando di rimediare a tutti i ‘’ti amo’’ non detti, a tutti i baci non dati, a tutte le frasi dimenticate.
Poi si staccò un attimo da lui.
-E io Damon Salvatore, ti amerò anche con le tue lune storte e nonostante i giudizi degli altri.-
E si baciarono di nuovo, sotto le stelle.
Senza pregiudizi, accompagnati solo dal loro amore.



ANGOLO AUTRICE.
Buongiorno! Ecco questa è la prima fanfiction che pubblico quindi sono un po' agitata e spero non mi lanciate nessun tipo di verdura contro ahahaha :')
Sono assolutamente DELENA e niente, spero che vi piaccia e fatemi sapere che ne pensate! :)

  
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