Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama
Ricorda la storia  |      
Autore: SaraRocker    13/11/2012    3 recensioni
Un'altra fanficiton DxG, spero vi piaccia :)
Duncan e Gwen sono amici, ma cos'è che non si sono mai detti? La sera di capodanno è una buona occasione per riconoscere i propri sentimenti
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Duncan, Gwen | Coppie: Duncan/Gwen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

♥BUON ANNO...AMORE

I ragazzi intorno a loro gridavano, si baciavano. L’anno nuovo era arrivato e le coppie erano lì a scambiarsi con le labbra le loro promesse di fedeltà e amore …
La discoteca era piena, ed in mezzo a quella folla di innamorati, quei due giovani soli… Erano di spicco.
Gwen guardava le coppie quasi inorridita da quelle smancerie. Altrettanto faceva il punk, anche se sotto, si sentiva più che altro arrabbiato visto il fatto che la sua ex, lo aveva mollato pochi giorni prima annullando proprio quell’appuntamento tanto romantico, che lui aveva appositamente preparato per lei…
Si malediva anche per il fatto di non avere trovato un rimpiazzo. Lui, che era il tipico ragazzo che le ragazze le poteva trovare ovunque, in quanto tutte gli cadevano ai piedi.
“Tsk! Stupide smancerie …”
“Credo vomiterò!” aggiunse Gwen “Ripetimi perché siamo qui!”
“Io … Avevo invitato un’altra …”
“Courtney?”
“Si …” Abbassò lo sguardo “ma mi ha mollato!”
Gwen sorrise “Wow! Colpo peso per il tuo smisurato ego!”
Duncan non potè trattenersi dal ridere … Ecco perché con lui c’era Gwen, la sua amica da sempre, perché solo lei lo faceva sorridere davvero.
Alla fine … Aveva deciso che per quella sera, non voleva ragazze stupide cotte di lui tra i piedi, ma solo lei, la migliore amica.
Continuò a guardare le coppie che si stavano finalmente sciogliendo da quel “bacio d’anno nuovo” “Lo sai che me la pagherai, vero?” Lanciò un’occhiata al punk, il quale di tutta risposta sorrise.
 
“Spero che i vostri buoni propositi vengano mantenuti! E beh, per chiudere in bellezza, auguro un buon anno nuovo a tutti coloro che ci seguono! Spero vi piaccia questo pezzo!”
Disse il dj mettendo una canzone techno.
 
“Duncan … Sai che pensavo?”
“Ti seguo!” disse il ragazzo prendendo la giacca, capendo le intenzioni di Gwen che sentendo quella musica decise di fuggire al più presto dal locale.
 
Fuori nevicava.
La ragazza aprì le mani per farci arrivare i piccoli fiocchi sopra.
Al tocco della mano calda subito si scioglievano. Le sue labbra si allargarono in un sorriso.
Tutti a scuola, a casa, ovunque, la consideravano una ragazza fredda, che non amava mostrarsi… Ma non era così. Erano gli altri che non amavano starle accanto.
“Anche solo per il modo in cui ti vesti … Vieni ritenuta diversa ..” sussurrò guardandosi le mani ormai umide.
Veniva messa in disparte e spesso maltrattata, all’inizio ne era infastidita, ferita, ma poi, quando arrivò Duncan, tutto cambiò.
Anche lui aveva quell’aspetto che le persone tendevano a evitare, ma lui, riusciva quasi a mascherarlo. Questo era ciò a cui Gwen era arrivata: si, perché … Lui veniva visto diversamente rispetto a lei. Lui non aveva timore di parlare. Lui non era così freddo, non come lei. Così dicevano gli altri. E non gli era bastata la parola degli altri, ma era andato a cercare la sua …
“fredda. Ecco perché adoro vedere la neve sciogliersi tra le mie mani …”
Distolse lo sguardo dai palmi per posarlo su di lui “Perché … Vuol dire che sono abbastanza calda da scioglierla”
Sorrise.
Duncan la ricambiò. Si. Gwen era diversa da tutte. A lei non interessava dei vestiti, o della moda. Lei non era cambiata nemmeno quando tutti la evitavano, perché sarebbe significato non essere più lei, e per questo in un certo senso la ringraziava … Se lei non fosse stata così, non l’avrebbe mai notata.
Tornò in se, e prendendola per mano la portò in un bar poco lontano “visto che abbiamo abbandonato l’idea della discoteca, possiamo stare qui, no?”
“ahahahh! Certo!”
 
Ordinarono due birre. “Buon anno!”
“Buon anno!” dissero facendo sfiorare i due piccoli boccali quel tanto che bastava dal farli leggermente tintinnare.
“Sai … Alla fine ho fatto bene a venire con te Gwen …”
“Lo prendo come un complimento!”
“Non preoccuparti! Lo è eccome!”
“Bene!” prese un sorso.
La guardava … Come era incredibilmente … Simile a lui … Nessuna si era mai seduta con lui in un bar bevendo una birra senza preoccuparsi del fatto che fosse spettinata o che avesse il trucco sbavato. Nessuna.
Lei invece, stava lì, scherzava, gli raccontava cose che solo pochi hanno l’onore di sapere e cose delle quali lui non avrebbe mai parlato.
Da quanto la amava? Non lo ricordava nemmeno lui … Da quando l’aveva vista la prima volta poggiata al muro del corridoio mentre cercava nella cartella disordinata una penna da prestare ad una ragazza che si era malvolentieri avvicinata a lei … Da quando nnon conosceva nemmeno il suo nome … Anni.
Sorrise. Forse quello era davvero il momento giusto. Senza ragazze intorno. Senza amici. Un momento raro da riavere. La guardò.
“Che c’è?” Disse lei notandolo.
Mantenne il silenzio qualche istante, per poi aprire la bocca “Ecco … Vorrei parlarti di una cosa Gwen …”
Lei smise di sorridere “Dimmi, ti ascolto”
“Vedi … Io …”
“Sì?”
Come poteva dirglielo? E perché rispetto alle altre volte era tanto difficile? Perché per la prima volta amava? Era quello? Sospirò.
“Gwen, tu mi piaci!” lo disse tutto di un fiato. Con il viso quasi spaventato da ciò che poteva rispondere lei …
La ragazza era immobile. Risentiva all’inifinito nella sua mente quelle 4 parole, e intanto un bivio le si parava di fronte. Doveva ammetterlo, a quante volte avesse voluto stare al posto di quelle ragazze. A quante volte guardando Duncan, si era detta che nessuno era più vicino a lei, e se prima, la sua scelta si diceva immediata, ora davanti quelle parole tutto diventava più difficile.
Ma perché poi? Infondo sapeva bene che il suo cuore urlava di contraccambiarlo, ma la sua mente, quella la frenava in un modo incredibile.
 
Stare con Duncan non significava solo un desiderio realizzato, ma anche un’amicizia buttata al buio, perché solo perché erano tanto perfetti come amici, chi poteva dire sarebbe stato altrettanto come fidanzati?
Quanto dura una storia? Non una semplice storia … Una storia tra due diciassettenni … Qualche mese? No, a quello non ci stava. Lei voleva Duncan per sempre e sapeva bene che se si fossero mai lasciati, la loro amicizia non sarebbe mai stata speciale come lo era in quel momento …
Quell’amicizia, quella sì che le sembrava davvero infinita.
 
Si alzò dal tavolo ed uscì, lasciando il ragazzo da solo. In quel muto e dannatissimo silenziò che portò allo sconforto entrambi.
 
Camminava per la strada maledicendosi
“Che stupido! Come ho potuto! Sono stato solo un idiota ad aver pensato che lei avrebbe ricambiato!” si ripeteva calciando la neve ai suoi piedi.
Tornò in discoteca.
 
Non sapeva dove andare …
Stanca di camminare in mezzo al freddo si sedette su una panchina.
“Ho fatto la cosa giusta …” diceva mentre strofinava le mani tra loro per scaldarle “Vero?”
A chi lo chiedeva poi? A se stessa … Forse non aveva fatto altro che errori.
Anzi, ora che era lontana da lui lo sentiva sempre di più … La sua distanza non era mai stata tanto pesante da subire … Mai.
La mente cominciava a dare ragione a quel cuore stanco di soffrire solingo, e forse, fu proprio quello che la fece alzare e tornare in quel bar dove non lo trovò … Forse era tornato in discoteca.
 
Entrò, c’era molta meno gente rispetto a prima, questo la aiutava a trovarlo, poi lo vide. Al tavolo con una biondina … Parlavano e scherzano, sorridevano.
 
Il ragazzo si voltò. Gwen era di fronte a loro, con uno sguardo un misto tra rabbia e delusione. Cercò di parlarle, ma la ragazza uscì correndo dal locale. Lui la seguì.
 
Intanto fuori aveva smesso di nevicare ...
“Gwen! Gwen dove sei?” camminava per la città chiamandola, finchè non la vide fermarsi al parco.
“G-Gwen …” era voltata, e Duncan, di lei poteva vederne solo la schiena e i capelli bagnati. Cercò di avvicinarsi, ma la ragazza lo fermò “Non avvicinarti a me bastardo!”
“Ma Gwen-“
“perché mi hai seguito? Non eri con la tua amichetta bionda?”
“Io …”
“Che c’è? E’ così divertente prendersi gioco di me? Farmi soffrire? Dovevo capirlo che sarei stata comunque solo una delle tante!” si asciugò una lacrima
Quella frase ferì entrambi … Lui aveva deluso Gwen, non doveva, lei era speciale … Lei era tornata per lui! E lui stesso stava rovinando tutto …
“Gwen! Tu non sei e non sarai mai una delle tante! Non capisci? Tu sei l’unica! Io con le altre … Volevo compensare il fatto di non potere avere te … Sono anni! Anni che mi piaci! Anni che mi pento di essermi avvicinato troppo a te e come amico, perché so che essere tuo amico vuol dire anche rischiare di non potere stare con te! Ecco … Ecco perché stavo parlando con quello ragazza … Perché ero … deluso e … E mi dispiace …-
La ragazza aveva gli occhi spalancati …
“E-E come sai, che la nostra storia non finirà con un nulla? Come lo sai? Abbiamo solo 17 anni! Perché io voglio che duri per sempre … Voglio stare con te! Quindi dimmelo … Io non voglio avere paura!”
 “Questa, è la risposta più semplice che posso darti … Ed anche la più sincera …” sorrise “… Perché Ti Amo”
La ragazza si voltò con il cuore in gola… Non era mai stata tanto felice …
Si avvicinò al ragazzo, gli poggiò le mani sul petto e sussurrò “Io ti amo”.
Sorrisero, per poi avvicinare le loro labbra fino a farle sfiorare, per poi farle diventare quel bacio perfetto che avevano ambito da sempre dall’altro, e che nemmeno nei loro sogni più segreti era mai stato così meraviglioso…
Si staccarono “Buon anno …” sussurrò la ragazza mordendosi le labbra mentre il suo cuore batteva all’impazzata.
“Buon anno … Amore”
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama / Vai alla pagina dell'autore: SaraRocker