Anime & Manga > Twin Princess
Segui la storia  |       
Autore: martinuccinetta    14/11/2012    11 recensioni
Una maledizione è stata gettata sul pianeta Wonder e Rein, Shade, Fine e Bright non ricordano niente della loro vita da principi. Vivono la loro vita come semplici studenti liceali divertendosi con gli amici.
Solo il vero amore permetterà loro di ricordare chi sono, ma non sempre è così facile capire ed ammettere i propri sentimenti.
lo so faccio schifo con le introduzioni.. questa è la mia prima storia su Twin Princess e spero di avervi incuriosito. Comunque dimenticavo mi servono degli Oc, massimo 9
non ho altro da dire quindi vi lascio alla lettura, fatemi sapere cosa ne pensate
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bright, Fine, Rein, Shade
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Una Normale Giornata di Scuola



Driin Driin
Una ragazza dai capelli turchini si rigirò pigramente nel letto, aveva fatto uno strano sogno, ma non riusciva proprio a ricordarselo, l’unica cosa che sentiva era una strana sensazione di vuoto nel petto, come se le mancasse qualcosa. Rein si stropicciò gli occhi e poi con calma lì aprì mostrando due meravigliosi occhi limpidi e azzurri come l’oceano, guardò poi la sveglia che mostrava le sei e mezza, sbuffò e si alzò dal letto, doveva prepararsi, presto sarebbe iniziata una nuova giornata di scuola. Si stiracchiò un attimo e corse in bagno a lavarsi la faccia prima di ritornare nella sua stanza ed andare a svegliare la sorella.
 Nel letto accanto a quello dell’azzurra infatti, una ragazza dai capelli rossi continuava a dormire come se niente fosse successo, la sorella iniziò ad agitarla lentamente ma lei produsse solo mugolii senza senso, allora l’azzurra iniziò a smuoverla con più forza
-ancora cinque minuti mamma- Rein la guardò scocciata, si alzò dal letto e andò a prendere un bicchiere di acqua
-Fine se non ti alzi subito giuro che ti faccio la doccia, hai tre secondi, uno- la rossa affondò maggiormente la faccia nel cuscino, ma a parte questo da lei non ci furono altri segni di vita
-due- ancora niente
-tre- proprio mentre l’azzurra stava per lanciare l’acqua, la rossa si girò e aprì gli occhi, guardando male la sorella e mettendo il broncio
-Rein ti odio, non puoi svegliarmi tutti i giorni in questo modo-
-Eddai scusa, per farmi perdonare ti prometto che oggi pomeriggio di porto in pasticceria contenta?- appena sentita la parola pasticceria Fine rivolse un sorriso smagliante alla sorella e corse in bagno a prepararsi.
 

-mamma, papà, noi andiamo, siamo già in ritardo, le altre ci stanno aspettando al bar per andare a scuola- giusto il tempo di salutare i genitori e le due gemelle iniziarono a dirigersi verso il bar, una mezza addormentata con un pezzo di ciambella in bocca e l’altra con la testa ancora a pensare al sogno della notte. Indossavano entrambe la divisa scolastica estiva: una gonnellina blu, una camicetta a maniche corte bianca e un giacchettino a mezze maniche rosso.
Presto raggiunsero il Bar, ma non fecero in tempo ad alzare la mano per salutare le ragazze che un uragano dai capelli rossi come il fuoco e gli occhi del medesimo colore, le raggiunse e travolse letteralmente Rein, stritolandola in un abbraccio da orso come se non la vedesse da anni
-Oh Rein, da quanto tempo, mi sei mancata tantissimo vieni cui fatti abbracciare- Fine e Rein, come anche tutte le presenti, che le avevo appena raggiunte, scoppiarono a ridere vedendo il comportamento esagerato dell’amica, la quale, ancora abbracciata a Rein, le seguì subito dopo senza capire il motivo di tanta ilarità.
-Minori sei sempre la solita, l’hai fatto con me, l’hai fatto con Emily, l’hai fatto con Lila e sono convinta che stessi per farlo anche con Fine, non ti sembra di esagerare? Dopotutto non ci vedi da meno di un giorno- a parlare era stata una di quelle ragazza che prima stavano ridendo, aveva dei capelli biondo platino, sciolti che le ricadevano morbidi lungo la schiena e due grandi occhi color mogano che in quel momento scrutavano Minori con aria di rimprovero
-Dai Elles non c’è bisogno che la sgridi, è la nostra Minori, se non si comportasse in questo modo non sarebbe lei-a parlare questa volta era stata una ragazza dalla carnagione molto chiara, i lunghi capelli castani per metà lisci e  per metà boccolati erano lasciati sciolti facendo si che gli ricadessero morbidi sul viso coprendo in parte i suoi occhi blu cobalto con riflessi azzurro cielo, che mostravano una delle caratteristiche principali della ragazza: la dolcezza
-E va bene non lo metto in dubbio Minori è Minori, non potrebbe essere altrimenti, però esagera comunque, io glie l’ho solo fatto notare, non mi sembra ci sia niente di sbagliato in questo- Elles guardò con aria di sfida le compagne, che ormai abituate al carattere dell’amica sapevano che anche volendo non sarebbero mai riuscite a farla ragionare, orgogliosa e testarda com’era.
Una ragazza dai lunghi capelli rosa con qualche sfumatura viola si guardò intorno con i suoi grandi occhi viola come se stesse cercando qualcuno –ragazze, sapete che fine ha fatto Miku? È strano che non venga a scuola- a sentire il nome dell’amica Rein iniziò a guardarsi intorno, preoccupata, ma Emily, che le aveva parlato il giorno prima, diede subito loro una spiegazione
-hai ragione Lila ma non preoccuparti, mi ha detto che non sta tanto bene, ma domani dovrebbe tornare a scuola quindi non dovrebbe avere niente di grave- sorrise alle amiche e ripresero a camminare verso scuola.
Miku era una loro compagna di classe, capelli biondi e lunghi e grandi occhi color rubino, c’era voluto un po’ di tempo perché la ragazza si aprisse con loro e iniziasse a legare, ma adesso tutte sette erano diventate grandi amiche. E specialmente Rein, aveva sviluppato nei suoi confronti un comportamento molto  protettivo, come se fosse la sua sorellina minore.
-allora ragazze, facciamo qualcosa oggi dopo scuola?- disse entusiasta la ragazza dai capelli rossi
-Rein mi ha promesso di portarmi in pasticceria, volete venire? Già mi immagino, montagne di dolci che aspettano solo me- il discorso di Fine finì in quel momento poiché la ragazza stava già iniziando ad immaginare tutti i dolci che si sarebbe mangiata il pomeriggio
-io vengo di sicuro, non si dice mai no ad una sana torta al limone- Elles cominciò ad annuire convinta, iniziando poi una conversazione con Fine a proposito di quali dolci erano più buoni e rimanendo indietro al resto del gruppo, che continuava ad avanzare verso la scuola con Minori in testa che cercava di imitare la camminata dei militari sotto lo sguardo scocciato delle amiche che erano ormai abituate alle sue stranezze.
-allora ragazze, siete riuscite a fare Informatica? Io ho fatto qualcosa ma era difficilissima e non vi dico cosa ha combinato Fine, non capisco perché il professore continui a darci montagne di esercizi, dopotutto manca meno di una settimana alla fine della scuola- Rein guardò le amiche in attesa di una risposta
-a chi lo dici- disse sconsolata Emily- io non ci capisco niente di informatica, se non ci fosse Erick probabilmente sarei stata bocciata da tempo-
-io ho fatto quasi tutto, ma la metà delle cose le ho messe a caso quindi probabilmente sarà tutto sbagliato, comunque avete programmi per l’estate?- Lila non fece in tempo a finire la domanda che Minori, che per tutto il tempo avevo continuato ad essere davanti al gruppo, si fermò improvvisamente rischiando quasi di far cadere Rein –si può sapere che ti prende?- lei si girò lentamente verso il gruppo di amiche e le guardò con una strana luce negli occhi e un sorriso smagliante in volto
-ho deciso come passeremo le vacanze-
Elles, che aveva appena raggiunto il resto del gruppo insieme a Fine, guardò con un sopracciglio inarcato l’amica, incitandola a continuare.
- i miei quest’anno non andranno nella villa al mare, quindi possiamo passare lì l’estate, possiamo starci quanto vogliamo e invitare tutti i nostri amici-le amiche la guardarono e le sorrisero entusiaste.Minori allora, dopo aver ricambiato il sorriso, si girò ed iniziò a saltellare verso la scuola dicendo frasi che esprimevano il suo amore per l’estate. Le altre la imitarono e la seguirono dentro la scuola, tra poco sarebbe suonata la campanella e loro non volevano assolutamente arrivare in ritardo.
 



Shade si guardò intorno annoiato, la lezione era iniziata solo da venti minuti e lui già si era stancato di prestare ascolto al professore, non riusciva a pensare ad altro se non al sogno che aveva fatto quella notte, l’unica cosa che riusciva a ricordare però erano dei grandi e profondi occhi color dell’ oceano ed era sicuro di averli visti già da qualche parte, però più si scervellava per capire di chi fossero e più non riusciva a capirci niente. Guardò la sua compagna di banco, Jessica, che invece di prendere appunti stava riempiendo il suo quaderno di matematica di disegnini. Aveva dei lunghi capelli castani e degli splendidi occhi azzuri, non era molto alta, ma aveva un bel corpo, e se non fosse stato a conoscenza dei sentimenti che il suo amico Eros provava per lei probabilmente lui stesso ci avrebbe fatto un pensierino.
Guardò poco più avanti al suo banco e lo vide, seduto, impassibile, Eros,era un ragazzo abbastanza taciturno ma alla fine se lo si conosceva poteva essere un buon amico, era abbastanza muscoloso e i suoi capelli corvini mettevano in risalto i suoi occhi rossi.
Si chiese se lui sarebbe mai riuscito a provare qualcosa di vero per una ragazza come  l’amico, perché anche se fino a quel momento aveva avuto molte ragazze, non era mai riuscito a provare qualcosa di serio per loro e, pensandolo, gli vennero subito in mente gli occhi azzurri del sogno, cercò subito di scacciare il ricordo dalla mente e continuò a guardarsi intorno, osservando alcuni tra i suoi più cari amici:
Bright aveva dei luminosi capelli biondi e gli occhi castani, molte ragazze gli andavano dietro, come anche la sua compagna di banco, e lui ovviamente era così “educato” e “gentile” che non poteva rifiutare le dichiarazioni delle varie ragazze, così spesso si ritrovava in situazioni difficili poiché si metteva con più di una loro contemporaneamente;
Alec, un ragazzo dalla carnagione perennemente abbronzata, capelli castani e occhi verdi, aveva da tempo smesso di prestare attenzione alla lezione e ci stava provando con una loro compagna di classe, conoscendolo Shade immaginava che ci stesse riuscendo anche piuttosto bene;
Gray seduto accanto ad Alec, aveva poggiato la testa sul banco e stava placidamente dormendo dall’inizio dell’ora, per lui le ore di lezioni erano meglio di un soporifero, era alto, aveva dei capelli blu scuro e degli occhi dello stesso intenso colore;
All’ultimo banco il suo amico Cam stava leggendo una rivista, probabilmente di moto,e quando si accorse di essere osservato alzò lo sguardo e lanciò un cenno di saluto a Shade prima di riprendere la lettura. Era abbastanza alto, muscoloso, il ciuffo di capelli blu elettrico spiccava tra i capelli neri, come anche i suoi occhi verdi che sembravano ancora più chiari messi a confronto con la sua carnagione abbronzata, aveva un tatuaggio a forma di fenice e un piercing al sopracciglio sinistro.
Shade guardò nuovamente l’orologio, erano passati solo dieci minuti, cosa avrebbe fatto per la restate mezz’ora?
-prof, vado un’ attimo in bagno- al cenno d’assenso del professore si alzò e si diresse verso la porta, quando si trovò finalmente fuori trasse un sospiro di sollievo, almeno ora avrebbe potuto sgranchirsi le gambe, era arrivato nel corridoio delle classi del terzo ed iniziò a percorrerlo, quando vide due ragazze che conosceva, si diresse da loro e diede un buffetto sulla testa ad una ragazza con i lisci capelli rossi lunghi fino a metà schiena e gli occhi verde acqua, lei alzò lo sguardo per vedere l’amico e lo guardò male
-e tu che ci fai qui?- il ragazzo alzò le spalle alla domanda dell’ amica
-mi annoiavo, solo che non riesco a dormire in classe come una certa persona di nostra conoscenza- lanciò un sorriso all’amica, notando  le sue guance arrossate e continuò - e mi sono detto andiamo a salutare la cara vecchia Yuki-
-ehy, io non sono vecchia - lo guardò male e poi si rivolse all’amica – diglielo anche tu Angel, difendimi- Angel aveva i capelli lunghi e mossi  fino a metà schiena bianchi con le punte tinte di rosa e dei brillanti occhi azzurri, alzò un sopracciglio verso l’amica e la guardò male
-smettila di parlare con questo qua e sbrighiamoci, il professore ci ha chiesto di fare una cosa e dovremmo anche farla in fretta- prese l’amica sotto braccio, lanciò un cenno di saluto a Shade e si allontanò trascinandosi dietro Yuki sotto lo sguardo sconcertato del ragazzo che si chiese perché quando vedeva lui o qualsiasi altro essere di sesso maschile quella ragazza dal nome angelico non si comportasse nel modo allegro e spensierato con cui Yuki la descriveva.
Alla fine tornò in classe quando la lezione stava per finire e dopo aver preso la cartella si diresse subito verso l’uscita seguito dai suoi amici.


Angolo autrice ( se posso essere definita tale)...
Ok, lo so, questo capitolo è un casino, non si capisce niente. chiedo perdono 
Ho cercato di inserire quanta più gente possibile e chiedo scusa a quelli che ho saltato >.< ma vi prometto che nel prossimo capito ci sarete.
Fatemi sapere se trovate qualche errore e correrò subito a correggierlo
inoltre volevo chiedervi:
Vi va bene come ho presentato i vostri personaggi? lo so ho cambiato qualcosina di alcune descrizioni quindi fatemi sapere cosa ne pensate
Alla prossima
Un bacio
Martina

  
Leggi le 11 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Twin Princess / Vai alla pagina dell'autore: martinuccinetta