All'età di cinque anni i due gemelli Kaulitz vennero separati a causa del divorzio dei loro genitori; Bill, più piccolo di Tom di dieci minuti restò a vivere in Germania con la mamma, in una piccola cittadina di nome Lipsia, mentre Tom partì assieme al padre nella capitale Austriaca, a Vienna. Nessuno dei due la prese bene, anzi. // Bill iniziò già dalla giovane età a truccarsi gli occhi con una matita nera trovata dentro la trousse della madre, dentro il suo armadio c'erano appesi solo ed esclusivamente jeans scuri attillati, giacche di pelle con le borchie, magliette e felpe con teschi. A scuola era spesso vittima di bullismo, lo prendevano in giro a causa dei suoi lineamenti per lo più femminili e per il suo modo di vestire, per questo quasi ogni sera tornava a casa con gli occhi rossi e gonfi e andava direttamente a letto chiudendosi in camera. Lì poteva sfogarsi piangendo e aspettare con ansia le 23.00. A quell'ora staccava la spina, a quell'ora accendeva il suo portatile per vedere il suo amato gemello. Ogni sera si ripeteva la stessa scena. // Tom viveva in un piccolo appartamento al centro di Vienna col padre; nemmeno lui prese bene la separazione dal fratello, il suo carattere cambiò completamente. Non riuscì a farsi degli amici, le uniche volte che usciva di casa erano per andare la notte tardi in discoteca e portarsi qualche ragazza a letto, o per andare a scuola. I suoi voti andavano dal quattro in giù, non amava studiare, anzi, non amava proprio andare a scuola. L'unico momento durante la giornata in cui sorrideva, era quando finalmente faceva la videochiamata col gemello. // - Ciao Tomy.. - Salutò il gemello con un cenno di mano, sorridendo. - Ciao piccolo! - Ogni volta che Bill sentiva la voce di Tom gli venivano i brividi, amava la sua voce, ma sopratutto amava quando lo chiamava piccolo. - Che hai fatto oggi? - Chiese Tom osservando attentamente ogni movimento del fratello. - Mh.. niente di che, sono andato a scuola e poi sono tornato a casa per fare i compiti - - Che secchione! Tu non sei il mio gemello - Disse Tom accennando una risata e facendo una smorfia. - Almeno io ho la media del sette! - Annuì Bill ridacchiando. - Vabbè, dettagli - - Sono i dettagli che contano - Rise Bill aspettando la risposta del fratello. - Ahh, che palle con questi dettagli che contano! Per me non contano! - Bill scoppiò a ridere. - Sapevo avresti risposto così! - - Pft - Tom sbuffò appena per poi sbadigliare. - Hai sonno Tomy? - - Un pochino, oggi mi sono svegliato presto, ci sentiamo domani? - - Mhmh, va bene, notte Tomy - Annuì sorridendo per poi spegnere la videochiamata. // Il rasta spense il pc spogliandosi, per poi stendersi a letto e spegnere la luce. // Bill, felice e contento anche solo per aver visto 5 minuti il fratello, prese lo struccante andando in bagno e iniziò a passarlo sotto gli occhi, pulendosi dalla matita nera. Quanto avrebbe voluto stringere tra le sue braccia Tom. Dopo quella sera in cui vennero separati, non si erano più incontrati. Finito di struccarsi Bill tornò in camera prendendo il libro di chimica stendendosi poi sul letto accendendo l'abat jour. Domani aveva interrogazione e doveva offrirsi volontario se non voleva ritrovarsi con un labbro spaccato e un occhio nero.