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Autore: MrsMacky    14/11/2012    2 recensioni
L'amore è davvero una cosa semplice?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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-PROLOGO-
Era una fredda giornata di novembre, a Holmes Chapel nevicava ormai da giorni, ma non c’era nessuna bufera. Avete presente una di quelle nevicate dolci e soffici? Quella neve calma che ti faceva venire una gran voglia di stenderti sui giardini bianchi e guardare quei fiocchi posarsi dolcemente sulle soffici guancie bianche, arrossite appena.
E Abby, la ragazza di cui vi parlerò in questa storia, fece proprio questo. Infilò le cuffie del suo iPhone, nelle orecchie, e iniziò ad ascoltare i Deftones, un gruppo americano poco conosciuto.
Abby aveva sedici anni, era cresciuta a Holmes Chapel, un piccolo paese dell’Inghilterra. Sua madre e suo padre erano due avvocati, suo fratello maggiore, Vincent, studiava a Oxford, dove in futuro sarebbe andata anche lei. Sua sorella maggiore, Ashley, si stava per laureare in legge, voleva diventare come i suoi genitori, un avvocato. E infine Joey, la sorella gemella di Abby.
Abby era una ragazza normale, non amava stare al centro dell’attenzione, amava le cose semplici, le piccole cose che la rendevano felice, amava stare con le sue migliori amiche, ma soprattutto.. Amava lui, il suo più grande amore da ben: tre anni, Harry Styles.
Harry aveva 18 anni appena, e tutti lo definivano il ragazzo più carino della scuola, giocava a basket, era sempre dolce con tutti, simpatico, divertente, solare, sapeva come consolare una ragazza. Il problema? Abby era tropo distante da lui, lui frequentava solo il suo gruppo di amici, i ragazzi della squadra e le solite cheerleader che circondavano di continuo Harry sperando di diventare la loro ragazza. Ma Harry non amava le tipe come loro, lui amava le ragazze semplici, acqua e sapone. Ma Abby era davvero troppo timida per avvicinarsi a lui e cercare di pronunciare qualcosa. La sola volta che si sono scambiati qualche parola era all’assemblea d’istituto, Abby era seduta al centro delle gradinate della palestra e Harry, distratto, inciampò sulle scale cadendo sulle gambe di Abby. Lei arrossì e lui la guardò scusandosi più volte, l’unica cosa che riuscì a dire, avanti a lui, fu un balbettio stritolo e insignificante ‘t-tutto bene!’. E lui, come se niente fosse, si alzò e andò via.

Al posto suo, voi che avreste fatto? Forse avreste potuto approfittarne, no? Ecco, Abby non ci riuscì. Lei quel giorno non seppe dire una parola, gli occhi di Harry, color smeraldo, fece accelerare il battito del suo cuore, i suoi capelli ricci, con qualche piccolo riflesso biondino, riuscirono a far smettere di respirare per qualche secondo la ragazza innamorata. Ma quel giorno non fu così tanto bello, per la ragazza. Lei realizzò che Harry, non avrebbe mai potuto innamorarsi di lei, pensava che lei fosse troppo ai bassi livelli per il leader della squadra..
Ma qualcosa, dentro lei, continuava a farla sperare nell’impossibile, quello che secondo lei era un vero e proprio sogno.
  
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