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Autore: _ruth    14/11/2012    1 recensioni
[Terzo prompt della Gwent Week, studenti in autobus al ritorno da scuola]
Alla ragazza ci volle qualche secondo prima di rendersi conto di quello che stava accadendo
dopo di che divenne immediatamente rossa in viso,
non era il tipo di persona a cui piaceva stare al centro dell'attenzione e
tutta quella gente che la fissava la metteva fortemente in imbarazzo.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gwen, Trent | Coppie: Trent/Gwen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
- Questa storia fa parte della serie 'Gwent Week'
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On The Road

 

 

Dal momento che l'amore e la paura possono difficilmente coesistere,
se dobbiamo scegliere fra uno dei due, è molto più sicuro essere temuti che amati.

Niccolò Machiavelli

 

 

-Lei ama te, non ti lasciarti sfuggire questa occasione..
-Perchè mi dici tutto questo? Non dovremo essere.. come dire.. rivali?
-Si questo era quello che credevo anch'io, ma in questi ultimi giorni ho capito che mi importa più della sua felicità che di me e non sono io la persona che la può rendere felice, perchè lei non mi ama.
-Quindi ora dovremo essere amici?
-Non ti allargare troppo solo perchè ti ho detto questo, magari potremo essere “buoni conoscenti”..
-Grazie allora, mio nuovo “buon conoscente”. E tu che farai ora?
-Hey, io sono uno gran figo, le pollastre mi corrono dietro, ho tutto il tempo di rifarmi!

Mentre ripercorreva mentalmente la loro ultima chiacchierata non poté fare a meno di pensare che lo avesse solo ingannato, che gli avesse raccontato solo un sacco di bugie per fargli fare la figura dello sciocco, ma quando aveva pronunciato quelle parole sembrava molto serio, non era da Duncan mostrarsi così vulnerabile, se lo aveva fatto ci sarà stato un motivo e se fosse proprio quello da lui enunciato, se amasse Gwen fino a questo punto?
Come sempre accade quando si esamina una situazione a posteriori Trent era assillato dai dubbi, ma forse per la natura della persona troppo buona e anche un po' ingenua non poté che concludere che Duncan fosse serio e decise a fidarsi di lui.Avrebbe compiuto quel gesto per così dire estremo, anche a costo di fallire miseramente, il piano lo conosceva già, Duncan era stato molto meticoloso nel descriverlo, avrebbe dovuto cantare per Gwen, ma non in un posto qualsiasi, sull'autobus al ritorno da scuola, questa era la parte che più spaventava Trent, non perchè si vergognasse dei propri sentimenti, anzi li avrebbe urlati al mondo intero, era l'esporsi a tale rischio, non voleva essere rifiutato davanti a decine di persone curiose.

Appena vide l'autobus arrivare il cuore iniziò a martellagli veloce in gola, fece cenno al conducente di fermarsi, ormai era troppo tardi per tornare indietro, salì sull'autobus troppo affollato per i suoi gusti e cercò con lo sguardo Gwen.
Quando la individuò iniziò a suonare quella canzone che ormai aveva provato fin troppe volte, quella che aveva scritto a lei quando si erano lasciti e che ora aveva riadattato per l'occasione.
Alla ragazza ci volle qualche secondo prima di rendersi conto di quello che stava accadendo dopo di che divenne immediatamente rossa in viso, non era il tipo di persona a cui piaceva stare al centro dell'attenzione e tutta quella gente che la fissava la metteva fortemente in imbarazzo.

Trent dal canto suo era ancora più rosso in viso, ma nonostante tutto continuava imperterrito a suonare, prima della fine della canzone la gente a torno a loro aveva creato come una sorta di passerella il che gli permise di avvicinarsi a Gwen fin quasi a sfiorarla.
Poi, il silenzio, Trent cercò di decifrare l'espressione sul volto di Gwen, ma con scarso successo, la ragazza rimase per qualche secondo come indecisa sul da farsi, non voleva lasciarsi scappare l'amore della sua vita, ma dall'altro canto era quasi pietrificata dalla vergogna.
-Su via un a bel ragazzo così, non si più dire di no!- disse una vecchina impicciona diretta a Gwen.
Il ragazzo in questione non sapeva se essere felice o meno di questo intervento del pubblico, sapeva solo che il conducente non era dalla sua parte in quanto stava sfrecciando velocemente verso la fermata di Gwen.
La povera ragazza dal canto suo era ancora più imbarazzata, ma come avviene in questi casi una scarica di adrenalina riuscii a vincere la sua timidezza e così si diresse verso Trent il quale accennò a un mezzo sorrisetto con cui tutta quell'agitazione lasciò il posto alla bellezza del momento.

L'autobus tirò a dritto senza fermarsi procedendo a tutta velocità verso il termine del tragitto, le loro bocche si unirono a suggellare quel momento che avrebbero ricordato per sempre.

  
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