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Autore: Dar K ya    02/06/2007    4 recensioni
non so come riassumere la storia in poche righe...quindi dico solo che la protagonista è naminè mentre ricorda il suo passato all'organizzazione e pensa anche al futuro che l'aspetta...commentate please!!!!!!!
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naminè
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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nemine

Una one-shot un po’ lunga…scusate…Creata in un lampo di creatività alle due di notte in seguito a un sogno molto strano….comunque spero che vi piaccia perché mentre la scrivevo mi immedesimavo sempre di più in naminè e provavo gli stessi suoi sentimenti (o almeno quelli che avrebbe dovuto provare). Piccole pensieri su ogni membro dell’organizzazione ad opera di Naminè e anche considerazioni sue personali. Perfetta se non avete niente da fare e del tempo da perdere (scherzo….e che raramente pubblico cose mie e allora non so giudicare i miei lavori).

PS: il titolo non è sbagliato, ma latino e vuol dire “per nessuno”.


Commentate numerosi!!!!





>Nemine




Tu eri sempre con loro. Tu li vedevi per quello che sono in realtà. Li conosci, li capisci….provi anche compassione nei loro confronti, ma ancora di più per te stessa.

Ricordi ancora il vostro primo incontro, ti avevano accolta tra di loro quando non avevi nient’altro che il tuo nome…Naminè.

Erano determinati, decisi sul loro piano, ancora non erano diventati quello che sono ora, o quello che sono stati fino a poco prima della loro morte.

Avevi imparato a conoscerli, uno per uno, eri arrivata a considerarli la tua famiglia….


Mentre cammini per i corridoi deserti del diafano castello che ospita la vostra organizzazione rimembri quei giorni passati, dove tutti cercavate solo un modo per tornare normali.

In quel triste castello ogni ricordo sarebbe come una pugnalata al cuore… ma tu non hai più un cuore da pugnalare, e nemmeno loro.

Ti chiedi come tutto sia potuto degenerare in quello che era il presente, come è potuto accadere che loro siano cambiati in quel modo.


Sei triste…quasi la metà se ne sono andati, e per i restanti la fine è vicina, lo senti.

Sei triste… avresti voluto salvarli, avresti voluto dargli una seconda possibilità, avresti voluto vederli finalmente completi.

Sei triste…sai benissimo che coloro che stanno distruggendo questa realtà sono quelli che tutti giudicano i “buoni”, mentre voi siete definiti i “cattivi”.

Ma in fondo siete Nessuno…un Niente può essere qualcosa?


Sei triste…ti senti così, ma sai che la cosa non è possibile….


Nessuno.


Hai ragionato a fondo su questa parola, ti sei interrogata sulla sua origine, e ti sei sempre chiesta chi fosse stato a darvi un appellativo così triste e vuoto…eppure non sei riuscita a trovare un nome più adatto…

Ma voi ci siete…voi parlate, vi muovete, ragionate….voi esistete, per quanto se ne dica in giro, voi esistete, e vi ricordate cos’è il dolore.


Ricordi.


Hai avuto sempre un legame speciale con loro….una leggera unione a un passato che non ti appartiene, un qualcosa che è impresso nella tua mente, ma che non hai mai vissuto.


Ma immersa in quei pochi ricordi tuoi personali arrivi in un luogo ad essi molto legato. Nel tuo camminare senza meta non poteva esserci destinazione più azzeccata.

La prova dell’esistenza.


Passi la mano su ognuna delle fredde lapidi. Ti soffermi sulle prime due che incontri che hanno una luminescenza rossa.


Marluxia…alla fine ero vicina all’odiarti, ma tu in passato mi avevi trasmesso una passione per il bello, tu eri così straordinariamente sensibile…o almeno era come io stessa immaginavo fosse stato un Marluxia completo. Avrei tanto voluto vederlo almeno una volta quel Marluxia… Non posso odiarti, mi hai costretto a fare delle cose orribili, ma so che a guidarti era la tua disperazione…hai fatto l’impossibile, ma non è bastato, hai scelto la via più corta ed è stato inevitabile il tuo fallimento. Non meritavi di finire così…


Ti volti leggermente sulla lapide vicina sapendo benissimo chi ospita.


Larxene…covavi tanta rabbia e la sfogavi sugli altri. Cercavi sempre di mantenere la tua espressione dura è crudele che però entrava in contrasto con il tuo viso dolce e delicato. Dicevi di non provare sentimenti…eppure sentivo vicino a te un aura di tristezza. Era difficile scorgere la vera Larxene, quella dietro la maschera, e te hai recitato fino all’ultimo, ma quando eri sola potevo benissimo vederti al naturale…qualcosa ti tormentava, ma hai difeso questo tuo segreto con gli artigli.


Sei triste, senti il corpo tremare leggermente…non ti eri mai sentita così prima…

Percorri qualche scalino, ti avvicini ad altre due lapidi.


Cammini lenta, indecisa come se vorresti che tutto questo non fosse reale…vorresti svegliarti e scoprire di non esistere veramente…meglio la morte ad una esistenza a metà. Vorresti piangere, sfogarti, urlare al cielo…lo vorresti tanto, ma ti manca lo stimolo necessario, ti manca quella scintilla, quella goccia che dovrebbe far traboccare il vaso…davanti a te vite (e non) vengono falciate senza che te possa fare niente…senza riuscire a disperare…


Eccoti a salutare altri due uomini, altri due che ora sono stati strappati dal loro sonno…dal loro essere…


Lexaeus…dai tuoi silenzi ho imparato molto di più che dalle parole di altri, eri fermo e deciso, guardavi tutto con celata onniscienza. Gli altri pensavano che questo tua natura riservata fosse specchio di un apparente stupidità….ma so che non è così, so in che tu celavi una tua vera natura. Come gli alberi che se ne restano placidi e immobili tutto il tempo e vedono, ma nonostante tutto sopravvivono mentre uomini e animali cadono falciati dal tempo. Eri così, come un albero. Ho sempre cercato di capire quali fossero i tuoi pensieri, ma ora penso che questo mistero si sia dissolto nell’oscurità insieme a te.


Vexen…pensavo che avresti mantenuto la tua distaccata freddezza fino alla fine, ma per una volta ti sei fatto guidare dall’istinto…sei riuscito a tradire Marluxia, hai cercato di contrastarlo. In quel momento ti ho ammirato, finalmente avevo davanti il vero Vexen. Tutti all’interno dell’organizzazione nascondono il proprio io, ma il tuo ruolo è caduto alla fine. Vicino a te l’aria era sempre più fredda, anche lo scorrere della tua voce era come una lama di ghiaccio. Amavi startene da solo, ma sapevo che odiavi allo stesso tempo quella situazione, cercavi solo un po’ di calore…


Sospiri profondamente, ti senti davvero diversa. Senti gli occhi più caldi, un leggero formicolio intorno ad essi.

Ti rendi conto che questa è la fine, una domanda ti sorge spontanea “cosa ne sarà di me?”…esatto…dove finirai? Quale sarà il tuo destino? Finirai anche te tra le ombre? O svanirai semplicemente?…non lo sai, ma sai che in una persona normale questi pensieri avrebbero suscitato paura, smarrimento…tu ti mantieni composta osservando la stanza intorno a te. Il tuo sguardo cade su un’altra luce rossa…l’ultima.


Zexion…anche te…anche te ti sei lasciato trascinare dal desiderio smodato di completezza, anche te che rimanevi sempre dietro agli altri. Codardo ti chiamavano, ma io non l’ ho mai pensato neanche per un secondo, loro non riuscivano a capire la tua arte, l’arte della manipolazione e del comando…dopotutto tu sei stato fino alla fine quello più vicino alla realizzazione del piano, eri riuscito dove gli altri avevano fallito. Probabilmente eri quello che sentivo più vicino e forse anche quello che mi manca di più, oltre a lui…. Hai sempre vissuto nell’oscurità, cercavi incessantemente la luce, ma alla fine la tua stessa ombra di ha divorato.


Eccola, finalmente…qualcosa di caldo e umido che scende placidamente sulla tua guancia. La tua prima lacrima, amara e intrisa di tristezza. Subito qualche altra goccia segue la compagna solitaria, rigando il tuo bianco viso.

Nuovi pensieri, vecchi ricordi…


Stai per uscire da quel luogo, hai ancora gli occhi umidi, quando lo senti…un rumore forte strano, conosci bene quel rumore, hai imparato a riconoscerlo e sai cosa porta, solo tristezza. Speri di aver sentito male, ma una forte luce ti toglie ogni dubbio. Una forte luce rossa sprigionata dal primo piano, tra le prove dell’esistenza…


Demyx…


Ti precipiti giù per gli scalini e arrivata davanti alla luminosa tomba ti lasci cadere giù in ginocchio, senza opporre resistenza, come stoffa bagnata.

Ancora lacrime…


Demyx…non è possibile, non doveva succedere…proprio te, il più umano tra noi Nessuno, sembrava quasi che il tuo cuore fosse rimasto nel tuo petto senza dissolversi. Il tuo sorriso era limpido come l’acqua che dominavi, così naturale, come se fosse animato da vere emozioni. Solare e allegro, non prendevi niente sul serio ma giocavi nel tuo ruolo, sembrava quasi che cercavi in un modo o nell’altro di divertire chi ti stava intorno, pur sapendo che il tuo sforzo era inutile, eppure volevi solo distrarre, confortare gli altri…adesso chi mi aiuterà a sopportare questa situazione…


Ti allontani veloce, lontano mentre fantasmi del passato ti inseguono…uno dopo l’altro caduti davanti ai tuoi occhi, uno dopo l’altro senza dirti addio.

Sei rimasta te, gli altri ancora in vita (se si poteva chiamare vita quella) non ti calcolavano, troppi pensieri, troppe preoccupazioni…e te?

Non sai cosa fare e ti senti così inutile…così sola…

Ti ricordi che in questi momenti c’era qualcuno che ti porgeva la sua mano e ti aiutava…


Roxas…ho cercato in ogni modo ci contattarti, ma mi hai lasciato, mi hai lasciato qui sola. Il mio primo ricordo, il primo ricordo appartenente alla mia anima sei te, il tuo viso e intorno il vuoto. L’organizzazione ci raccolse insieme, ed insieme abbiamo passato tutto il tempo…Roxas, io sapevo che eri diverso, con te era come se ricordassi cosa fosse un sentimento, la debole traccia di una sensazione calda e piacevole…nessuno nell’organizzazione, oltre ad Axel, ti considerava, per me invece eri indispensabile…ancora ti sto cercando e so che prima o poi ti troverò!


Ti perdi di nuovo nei ricordi, immagini di Roxas, il suono della sua voce, il suo sorriso. Quei ricordi sono il tuo bene più importante…


Cominci a renderti conto di quanto crudele tu sia in realtà…

Hai sempre cancellato, modificato i ricordi degli altri senza pensare al dolore che portavi…eliminare così gli episodi più preziosi nella vita di qualcuno è una cosa orribile, lo sai…

Ti senti un mostro, hai paura di te stessa…e se qualcuno avesse fatto la stessa cosa con te? E se qualcuno ti avesse portato via quei momenti? Non avresti avuto più niente, più niente a cui aggrapparti nei momenti più duri…


Cerchi di scacciare certi pensieri, con difficoltà.

Cammini ancora a testa bassa, senza guardare neanche dove stai andando. Per un riflesso quasi incondizionato alzi la testa e guardi il cielo…vedi il Kingdom Hearts che troneggia sulla cupa città, quella luna enorme e tetra, che però era la vostra unica speranza…


Luna…


Ricordi, anche lui la guardava sempre, senza una ragione ben precisa…



Si ricordo…Saix, sempre così serio e cupo, sempre con quel suo sguardo minaccioso e inquisitorio…ricordo come la guardavi la luna, quasi ti perdevi nella sua immagine placida sospesa nell’eterna notte di questo luogo…ti faceva apparire quasi più sereno. Eppure eri gentile, si eri perché sei cambiato ultimamente, sempre più serio, sempre più cupo…mai il tuo lato aggressivo l’ hai mantenuto…la perdita del tuo cuore ti ha trasformato nel mostro che sei ora, non sei mai riuscito a controllarti, sembrava che avessi paura di perdere la calma per trasformarti…tu più di tutti gli altri desideri riavere indietro il tuo cuore…



Continui a fissare la grande luna, come aspettando delle risposte.

Continui il tuo silenzioso pellegrinaggio, accompagnata dai pensieri, guidata dai ricordi…

Continui a dire addio a tutto perché sai che la fine è vicina…


La sala delle vacue melodie…il regno incontrastato del Tiratore Libero. Un tempo era solito vederlo appeso al soffitto di quella stanza mentre si esercitava con i suoi colpi e con il suo potere… adesso tutti sono impegnati, tutti cominciano a capire che c’è qualcosa che non va…



Xigbar…quel sorriso beffardo mi sembra ancora di vederlo…mi sembra di sentire ancora la tua risata sguaiata. Sempre pronto a metterti in gioco, a combattere. Molti si intimorivano per il tuo aspetto inquietante…le profonde cicatrici, l benda che ti copre un occhio sfregiato, ma porti ogni ferita con orgoglio…perché se te adesso sei qui vuol dire che tutti quelli che hanno intralciato il tuo percorso ormai non possono più raccontarlo. Sempre a testa alta, sempre sicuro di te, sempre pronto a tenere testa a chiunque, vero numero II? E sono anche sicura che quando sarà il momento di andarsene lo farai con stile, lottando fino alla fine…



Già…qualcosa non sta andando per il verso giusto…sono morti troppi membri, e questo non era previsto dal piano.

Eppure tutto sembrava così perfetto, così dettagliato, dove stavano sbagliando? Te lo domandi anche te…


Tantissime domande ti riempiono la testa, a cui però non sai dare risposta, non hai più nessuna certezza tutto quello in cui credevi si è infranto come un cristallo…

Tutto questo sta diventando come una scommessa, dove perle vostre vite sono in gioco…e l’esito sarà ed è ancora impossibile scoprirne l’esito, solo alla fine si vedrà il vincitore…


Spontaneamente ti spunta un sorriso sulle labbra…sai che in una situazione del genere qualcuno si sarebbe divertito…



Luxord…tranquillo e pacato, quasi guardavi gli altri dall’alto in basso. Giri con quell’aria sicura e impeccabile del giocatore che non ha paura di niente, che è sempre pronto a mettersi in gioco… sempre pronto a dare spettacolo, anche in combattimento, le sfide ti eccitavano e ti divertivano… sei diverso da gli altri membri, non sei nell’organizzazione per disperazione o per ritrovare la propria umanità …tu sei qui perché la perdita del tuo cuore è stata l’unica scommessa in cui hai fallito…e la posta in gioco non poteva essere più alta di così…vuoi ancora cancellare quella tua sconfitta, tu non puoi perdere…


Sorridi ancora, ma un sorriso amaro e intriso di tristezza. Sospiri…sospiri…sospiri…


Non sei più niente, da sola non sei più niente…Nessuno…l’indecisione è ancora forte in te, non sai da che parte stare…


Chi sono i buoni? Chi sono i cattivi?

Ed è davvero così netta la separazione tra i due?


Sora, lui combatte per salvare qualcuno a cui tiene con tutto il suo cuore…ma per farlo calpesta gli altri, non una volta si è preoccupato di quello che faceva, non un filo di dubbio, rimorso, turbamento…


È stato lui a toglierti i tuoi compagni, e stato lui ha renderti quella che sei, e tu lo hai anche aiutato…


Ma sai anche che l’organizzazione stava degenerando, la disperazione ha portato con se il male…quante vite, quanti cuori sacrificati per quel sogno?

Il Kingdom hearts ne è la prova…


C’è stato qualcuno che però è riuscito a fermarsi, qualcuno che ha capito che quello che stavano facendo non era giusto…



Axel… ti hanno chiamato traditore, la pecora nera dell’Organizzazione… ma io so benissimo cosa provavi quando te ne sei andato, noi siamo simili…ci manca la stessa persona, ma tu hai avuto più coraggio di me e hai seguito il tuo istinto… mi sembra ancora strano che uno come te sia potuto diventare un nessuno…così ardente, sono sicura che eri pronto a lasciarti guidare dai tuoi sentimenti, e anche nella tua non-vita è stato così…nessuno è mai riuscito a capirti fino in fondo… solo lui è riuscito ad avvicinarti senza rimanere bruciato…eppure il tuo destino è già segnato, sei tu che lo hai voluto, preferisci il Nulla alla solitudine…



Apri gli occhi…Naminè apri gli occhi, devi prendere una decisione, non puoi continuare ad aggirarti come un ombra…


Apri gli occhi, e pensa a te stessa…


Corri…corri…qualcosa ti sbarra la strada…


Dragoni…


Ti puntano contro le lunghe lance, ma non possono farti del male…non a te che sei una di loro…

Li guardi decisa con uno sguardo provocatorio…ti lasciano passare…


Sorridi, loro ti ricordano proprio il nessuno che li comanda, inquietante, provocatorio… ma comunque saggio, o incosciente…




Xaldin… sei sempre stato una persona enigmatica…dall’esterno uno di poche parole, sempre pronto a passare alle maniere forti…coraggioso e feroce…si eri il feroce Lanciere, tra i migliori combattenti di tutta l’organizzazione. Sorridevi raramente, prendevi tutto troppo sul serio… non so perché, ma ho paura e come se sentissi un ombra su di te…Numero III, so già che andrai fino in fondo anche questa volta, devi tentare ogni tua possibilità e non ti interessa l’esito finale…tu non hai paura, tu segui gli ordini… l’oscurità dopotutto è quello che tutti ci meritiamo…



Ti senti una vile, l’unica cosa che vuoi è tornare da lui e sai anche come fare.

Non vuoi rimanere sola non vuoi sparire in solitudine, forse per paura, forse per viltà…non ti interessa, nessuno ha mai badato a quello che facevi fuori dagli ordini imposti…nessuno può capire come ti stai sentendo per poi giudicarti…


La devi cercare, la devi trovare e devi riunirti a lei. Vuoi sfruttare questa possibilità, un occasione che nessun altro nell’organizzazione ha avuto o avrà…


Non ti guardi più indietro…non sarai più la pedina di nessuno…per una volta…


Guardi sprezzante il castello diafano che si erge imponente nella città deserta…tutto e cominciato qui…e probabilmente qui avrà termine…


Ti dispiace soprattutto per lui…il superiore che ci ha messo anima e corpo ( e se avesse potuto anche il cuore) nella realizzazione del piano…ma qualcosa è andato storto..



Xemnas…il nostro Superiore…colui che ha dato inizio a tutto questo. Te ne compiaci, adesso hai potere, ma non potrà mai sostituire quello che ti è stato sottratto… quel pensiero ti opprime, ti condiziona, è diventato il tuo scopo… ma non lo fai solo per te, per i tuoi errori hanno perso il cuore altre cinque persone…e nonostante tutto loro ti hanno seguito e ti hanno sorretto, e anche tutti gli altri membri…avete una parte di passato in comune, l’oscurità che vi avvolgeva e poi il vuoto….un risveglio, eravate ancora vivi….ma mancava qualcosa. Te disprezzi la tua condizione, e quella dei tuoi compagni…preferiresti la morte…ma non c’è più morte per voi, solo il nulla…hai paura Xemnas? Dovresti…



Ti allontani mentre le lacrime ricominciano a scendere…

Non sai perché stai piangendo, ma non sai smettere…sicuramente piangi per i tuoi compagni caduti e per quelli che presto lo saranno, perché sai che questa è la fine e dietro non si può ritornare...


Ma non è giusto…perché devono avere questo destino? Non erano malvagi, volevano solo ritornare completi…un desiderio che un uomo normale non può neanche immaginare…


Sparire nelle tenebre, questo è quello che il fato ha deciso…sparire e non esistere più. Il nulla dopo la morte…

Nessuno (Nessuno) si merita una fine del genere…Nessuno


Nessuno…


NESSUNO!!!!


Te del buio hai sempre avuto paura…tu hai la possibilità di una seconda scelta…


Nessuno…


La fine…


Ma il passato è passato e non puoi tornare indietro, neanche loro possono.

Segui la tua strada…


Ricordi…


Memorie…


Sai che comunque tu non li dimenticherai, nonostante tutto il male commesso, nonostante il dolore che hanno portato…


Ricordi…


Loro continueranno a vivere li, nei tuoi ricordi…tu hai intenzione a non dissolverti nelle tenebre anche per loro…non vuoi cancellarli completamente dal mondo…


Perché nessuno merita una fine del genere…


Nessuno…


Neanche te…


Questa è la fine e ormai non puoi più tornare indietro…


Sei triste per loro…


Sei triste per te stessa…


Sei triste…


Sei triste…


Termini così questo tuo silenzioso testamento, rivolto a Nessuno….


Per Nessuno…







  
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