Una one-shot un po’ lunga…scusate…Creata in un lampo di
creatività alle due di notte in seguito a un sogno molto strano….comunque spero
che vi piaccia perché mentre la scrivevo mi immedesimavo sempre di più in
naminè e provavo gli stessi suoi sentimenti (o almeno quelli che avrebbe dovuto
provare). Piccole pensieri su ogni membro dell’organizzazione ad opera di
Naminè e anche considerazioni sue personali. Perfetta se non avete niente da
fare e del tempo da perdere (scherzo….e che raramente pubblico cose mie e
allora non so giudicare i miei lavori).
PS: il titolo non è sbagliato, ma latino e vuol dire “per
nessuno”.
Commentate numerosi!!!!
>Nemine
Tu eri sempre con loro. Tu li vedevi per quello che sono in
realtà. Li conosci, li capisci….provi anche compassione nei loro confronti, ma
ancora di più per te stessa.
Ricordi ancora il vostro primo incontro, ti avevano accolta
tra di loro quando non avevi nient’altro che il tuo nome…Naminè.
Erano determinati, decisi sul loro piano, ancora non erano
diventati quello che sono ora, o quello che sono stati fino a poco prima della
loro morte.
Avevi imparato a conoscerli, uno per uno, eri arrivata a
considerarli la tua famiglia….
Mentre cammini per i corridoi deserti del diafano castello
che ospita la vostra organizzazione rimembri quei giorni passati, dove tutti
cercavate solo un modo per tornare normali.
In quel triste castello ogni ricordo sarebbe come una
pugnalata al cuore… ma tu non hai più un cuore da pugnalare, e nemmeno loro.
Ti chiedi come tutto sia potuto degenerare in quello che era
il presente, come è potuto accadere che loro siano cambiati in quel modo.
Sei triste…quasi la metà se ne sono andati, e per i restanti
la fine è vicina, lo senti.
Sei triste… avresti voluto salvarli, avresti voluto dargli
una seconda possibilità, avresti voluto vederli finalmente completi.
Sei triste…sai benissimo che coloro che stanno distruggendo
questa realtà sono quelli che tutti giudicano i “buoni”, mentre voi siete
definiti i “cattivi”.
Ma in fondo siete Nessuno…un Niente può essere qualcosa?
Sei triste…ti senti così, ma sai che la cosa non è
possibile….
Nessuno.
Hai ragionato a fondo su questa parola, ti sei interrogata
sulla sua origine, e ti sei sempre chiesta chi fosse stato a darvi un
appellativo così triste e vuoto…eppure non sei riuscita a trovare un nome più
adatto…
Ma voi ci siete…voi parlate, vi muovete, ragionate….voi
esistete, per quanto se ne dica in giro, voi esistete, e vi ricordate cos’è il
dolore.
Ricordi.
Hai avuto sempre un legame speciale con loro….una leggera
unione a un passato che non ti appartiene, un qualcosa che è impresso nella tua
mente, ma che non hai mai vissuto.
Ma immersa in quei pochi ricordi tuoi personali arrivi in un
luogo ad essi molto legato. Nel tuo camminare senza meta non poteva esserci
destinazione più azzeccata.
La prova dell’esistenza.
Passi la mano su ognuna delle fredde lapidi. Ti soffermi
sulle prime due che incontri che hanno una luminescenza rossa.
Marluxia…alla fine ero vicina all’odiarti, ma tu in
passato mi avevi trasmesso una passione per il bello, tu eri così
straordinariamente sensibile…o almeno era come io stessa immaginavo fosse stato
un Marluxia completo. Avrei tanto
voluto vederlo almeno una volta quel Marluxia… Non posso odiarti, mi hai
costretto a fare delle cose orribili, ma so che a guidarti era la tua
disperazione…hai fatto l’impossibile, ma non è bastato, hai scelto la via più
corta ed è stato inevitabile il tuo fallimento. Non meritavi di finire così…
Ti volti leggermente sulla lapide vicina sapendo benissimo
chi ospita.
Larxene…covavi tanta rabbia e la sfogavi sugli altri.
Cercavi sempre di mantenere la tua espressione dura è crudele che però entrava
in contrasto con il tuo viso dolce e delicato. Dicevi di non provare
sentimenti…eppure sentivo vicino a te un aura di tristezza. Era difficile
scorgere la vera Larxene, quella dietro la maschera, e te hai recitato fino
all’ultimo, ma quando eri sola potevo benissimo vederti al naturale…qualcosa ti
tormentava, ma hai difeso questo tuo segreto con gli artigli.
Sei triste, senti il corpo tremare leggermente…non ti eri
mai sentita così prima…
Percorri qualche scalino, ti avvicini ad altre due lapidi.
Cammini lenta, indecisa come se vorresti che tutto questo
non fosse reale…vorresti svegliarti e scoprire di non esistere veramente…meglio
la morte ad una esistenza a metà. Vorresti piangere, sfogarti, urlare al
cielo…lo vorresti tanto, ma ti manca lo stimolo necessario, ti manca quella
scintilla, quella goccia che dovrebbe far traboccare il vaso…davanti a te vite
(e non) vengono falciate senza che te possa fare niente…senza riuscire a
disperare…
Eccoti a salutare altri due uomini, altri due che ora sono
stati strappati dal loro sonno…dal loro essere…
Lexaeus…dai tuoi silenzi ho imparato molto di più che
dalle parole di altri, eri fermo e deciso, guardavi tutto con celata
onniscienza. Gli altri pensavano che questo tua natura riservata fosse specchio
di un apparente stupidità….ma so che non è così, so in che tu celavi una tua
vera natura. Come gli alberi che se ne restano placidi e immobili tutto il
tempo e vedono, ma nonostante tutto sopravvivono mentre uomini e animali cadono
falciati dal tempo. Eri così, come un albero. Ho sempre cercato di capire quali
fossero i tuoi pensieri, ma ora penso che questo mistero si sia dissolto
nell’oscurità insieme a te.
Vexen…pensavo che avresti mantenuto la tua distaccata
freddezza fino alla fine, ma per una volta ti sei fatto guidare
dall’istinto…sei riuscito a tradire Marluxia, hai cercato di contrastarlo. In
quel momento ti ho ammirato, finalmente avevo davanti il vero Vexen. Tutti
all’interno dell’organizzazione nascondono il proprio io, ma il tuo ruolo è
caduto alla fine. Vicino a te l’aria era sempre più fredda, anche lo scorrere
della tua voce era come una lama di ghiaccio. Amavi startene da solo, ma sapevo
che odiavi allo stesso tempo quella
situazione, cercavi solo un po’ di calore…
Sospiri profondamente, ti senti davvero diversa. Senti gli
occhi più caldi, un leggero formicolio intorno ad essi.
Ti rendi conto che questa è la fine, una domanda ti sorge
spontanea “cosa ne sarà di me?”…esatto…dove finirai? Quale sarà il tuo destino?
Finirai anche te tra le ombre? O svanirai semplicemente?…non lo sai, ma sai che
in una persona normale questi pensieri avrebbero suscitato paura,
smarrimento…tu ti mantieni composta osservando la stanza intorno a te. Il tuo
sguardo cade su un’altra luce rossa…l’ultima.
Zexion…anche te…anche te ti sei lasciato trascinare dal
desiderio smodato di completezza, anche te che rimanevi sempre dietro agli
altri. Codardo ti chiamavano, ma io non l’ ho mai pensato neanche per un
secondo, loro non riuscivano a capire la tua arte, l’arte della manipolazione e
del comando…dopotutto tu sei stato fino alla fine quello più vicino alla
realizzazione del piano, eri riuscito dove gli altri avevano fallito.
Probabilmente eri quello che sentivo più vicino e forse anche quello che mi
manca di più, oltre a lui…. Hai sempre vissuto nell’oscurità, cercavi
incessantemente la luce, ma alla fine la tua stessa ombra di ha divorato.
Eccola, finalmente…qualcosa di caldo e umido che scende
placidamente sulla tua guancia. La tua prima lacrima, amara e intrisa di
tristezza. Subito qualche altra goccia segue la compagna solitaria, rigando il
tuo bianco viso.
Nuovi pensieri, vecchi ricordi…
Stai per uscire da quel luogo, hai ancora gli occhi umidi,
quando lo senti…un rumore forte strano, conosci bene quel rumore, hai imparato
a riconoscerlo e sai cosa porta, solo tristezza. Speri di aver sentito male, ma
una forte luce ti toglie ogni dubbio. Una forte luce rossa sprigionata dal
primo piano, tra le prove dell’esistenza…
Demyx…
Ti precipiti giù per gli scalini e arrivata davanti alla luminosa tomba ti lasci cadere giù in ginocchio, senza opporre resistenza, come stoffa bagnata.
Ancora lacrime…
Demyx…non è possibile, non doveva succedere…proprio te, il
più umano tra noi Nessuno, sembrava quasi che il tuo cuore fosse rimasto nel
tuo petto senza dissolversi. Il tuo sorriso era limpido come l’acqua che
dominavi, così naturale, come se fosse animato da vere emozioni. Solare e
allegro, non prendevi niente sul serio ma giocavi nel tuo ruolo, sembrava quasi
che cercavi in un modo o nell’altro di divertire chi ti stava intorno, pur
sapendo che il tuo sforzo era inutile, eppure volevi solo distrarre, confortare
gli altri…adesso chi mi aiuterà a sopportare
questa situazione…
Ti allontani veloce, lontano mentre fantasmi del passato ti
inseguono…uno dopo l’altro caduti davanti ai tuoi occhi, uno dopo l’altro senza
dirti addio.
Sei rimasta te, gli altri ancora in vita (se si poteva
chiamare vita quella) non ti calcolavano, troppi pensieri, troppe
preoccupazioni…e te?
Non sai cosa fare e ti senti così inutile…così sola…
Ti ricordi che in questi momenti c’era qualcuno che ti
porgeva la sua mano e ti aiutava…
Roxas…ho cercato in ogni modo ci contattarti, ma mi hai
lasciato, mi hai lasciato qui sola. Il mio primo ricordo, il primo ricordo
appartenente alla mia anima sei te, il tuo viso e intorno il vuoto.
L’organizzazione ci raccolse insieme, ed insieme abbiamo passato tutto il
tempo…Roxas, io sapevo che eri diverso, con te era come se ricordassi cosa
fosse un sentimento, la debole traccia di una sensazione calda e
piacevole…nessuno nell’organizzazione, oltre ad Axel, ti considerava, per me
invece eri indispensabile…ancora ti sto cercando e so che prima o poi ti
troverò!
Ti perdi di nuovo nei ricordi, immagini di Roxas, il suono
della sua voce, il suo sorriso. Quei ricordi sono il tuo bene più importante…
Cominci a renderti conto di quanto crudele tu sia in realtà…
Hai sempre cancellato, modificato i ricordi degli altri
senza pensare al dolore che portavi…eliminare così gli episodi più preziosi
nella vita di qualcuno è una cosa orribile, lo sai…
Ti senti un mostro, hai paura di te stessa…e se qualcuno
avesse fatto la stessa cosa con te? E se qualcuno ti avesse portato via quei
momenti? Non avresti avuto più niente, più niente a cui aggrapparti nei momenti
più duri…
Cerchi di scacciare certi pensieri, con difficoltà.
Cammini ancora a testa bassa, senza guardare neanche dove
stai andando. Per un riflesso quasi incondizionato alzi la testa e guardi il
cielo…vedi il Kingdom Hearts che troneggia sulla cupa città, quella luna enorme
e tetra, che però era la vostra unica speranza…
Luna…
Ricordi, anche lui la guardava sempre, senza una ragione ben
precisa…
Si ricordo…Saix, sempre così serio e cupo, sempre con quel
suo sguardo minaccioso e inquisitorio…ricordo come la guardavi la luna, quasi
ti perdevi nella sua immagine placida sospesa nell’eterna notte di questo
luogo…ti faceva apparire quasi più sereno. Eppure eri gentile, si eri perché
sei cambiato ultimamente, sempre più serio, sempre più cupo…mai il tuo lato
aggressivo l’ hai mantenuto…la perdita del tuo cuore ti ha trasformato nel
mostro che sei ora, non sei mai riuscito a controllarti, sembrava che avessi
paura di perdere la calma per trasformarti…tu più di tutti gli altri desideri
riavere indietro il tuo cuore…
Continui a fissare la
grande luna, come aspettando delle risposte.
Continui il tuo silenzioso
pellegrinaggio, accompagnata dai pensieri, guidata dai ricordi…
Continui a dire addio a
tutto perché sai che la fine è vicina…
La sala delle vacue
melodie…il regno incontrastato del Tiratore Libero. Un tempo era solito vederlo
appeso al soffitto di quella
stanza mentre si esercitava con i suoi
colpi e con il suo potere… adesso tutti sono impegnati, tutti cominciano a
capire che c’è qualcosa che non va…
Xigbar…quel sorriso beffardo mi sembra ancora di
vederlo…mi sembra di sentire ancora la tua risata sguaiata. Sempre pronto a
metterti in gioco, a combattere. Molti si intimorivano per il tuo aspetto
inquietante…le profonde cicatrici, l benda che ti copre un occhio sfregiato, ma
porti ogni ferita con orgoglio…perché se te adesso sei qui vuol dire che tutti
quelli che hanno intralciato il tuo percorso ormai non possono più raccontarlo.
Sempre a testa alta, sempre sicuro di te, sempre pronto a tenere testa a
chiunque, vero numero II? E sono anche sicura che quando sarà il momento di
andarsene lo farai con stile, lottando fino alla fine…
Già…qualcosa non sta andando per il verso giusto…sono morti
troppi membri, e questo non era previsto dal piano.
Eppure tutto sembrava così perfetto, così dettagliato, dove
stavano sbagliando? Te lo domandi anche te…
Tantissime domande ti riempiono la testa, a cui però non sai
dare risposta, non hai più nessuna certezza tutto quello in cui credevi si è
infranto come un cristallo…
Tutto questo sta diventando come una scommessa, dove perle
vostre vite sono in gioco…e l’esito sarà ed è ancora impossibile scoprirne
l’esito, solo alla fine si vedrà il vincitore…
Spontaneamente ti spunta un sorriso sulle labbra…sai che in
una situazione del genere qualcuno si sarebbe divertito…
Luxord…tranquillo e pacato, quasi guardavi gli altri dall’alto in basso.
Giri con quell’aria sicura e impeccabile del giocatore che non ha paura di
niente, che è sempre pronto a mettersi in gioco… sempre pronto a dare
spettacolo, anche in combattimento, le sfide ti eccitavano e ti divertivano…
sei diverso da gli altri membri, non sei nell’organizzazione per disperazione o
per ritrovare la propria umanità …tu sei qui perché la perdita del tuo cuore è
stata l’unica scommessa in cui hai fallito…e la posta in gioco non poteva
essere più alta di così…vuoi ancora cancellare quella tua sconfitta, tu non
puoi perdere…
Sorridi ancora, ma un sorriso amaro e intriso di tristezza.
Sospiri…sospiri…sospiri…
Non sei più niente, da sola non sei più
niente…Nessuno…l’indecisione è ancora forte in te, non sai da che parte stare…
Chi sono i buoni? Chi sono i cattivi?
Ed è davvero così netta la separazione tra i due?
Sora, lui combatte per salvare qualcuno a cui tiene con
tutto il suo cuore…ma per farlo calpesta gli altri, non una volta si è
preoccupato di quello che faceva, non un filo di dubbio, rimorso, turbamento…
È stato lui a toglierti i tuoi compagni, e stato lui ha
renderti quella che sei, e tu lo hai anche aiutato…
Ma sai anche che l’organizzazione stava degenerando, la
disperazione ha portato con se il male…quante vite, quanti cuori sacrificati
per quel sogno?
Il Kingdom hearts ne è la prova…
C’è stato qualcuno che però è riuscito a fermarsi, qualcuno
che ha capito che quello che stavano facendo non era giusto…
Axel… ti hanno chiamato traditore, la pecora nera dell’Organizzazione… ma
io so benissimo cosa provavi quando te ne sei andato, noi siamo simili…ci manca
la stessa persona, ma tu hai avuto più coraggio di me e hai seguito il tuo
istinto… mi sembra ancora strano che uno come te sia potuto diventare un nessuno…così ardente, sono sicura che eri
pronto a lasciarti guidare dai tuoi sentimenti, e anche nella tua non-vita è
stato così…nessuno è mai riuscito a capirti fino in fondo… solo lui è riuscito
ad avvicinarti senza rimanere bruciato…eppure il tuo destino è già segnato, sei
tu che lo hai voluto, preferisci il Nulla alla solitudine…
Apri gli occhi…Naminè apri gli occhi, devi prendere una
decisione, non puoi continuare ad aggirarti come un ombra…
Apri gli occhi, e pensa a te stessa…
Corri…corri…qualcosa ti sbarra la strada…
Dragoni…
Ti puntano contro le lunghe lance, ma non possono farti del
male…non a te che sei una di loro…
Li guardi decisa con uno sguardo provocatorio…ti lasciano
passare…
Sorridi, loro ti ricordano proprio il nessuno che li
comanda, inquietante, provocatorio… ma comunque saggio, o incosciente…
Xaldin… sei sempre stato una persona
enigmatica…dall’esterno uno di poche parole, sempre pronto a passare alle
maniere forti…coraggioso e feroce…si eri il feroce Lanciere, tra i migliori
combattenti di tutta l’organizzazione. Sorridevi raramente, prendevi tutto
troppo sul serio… non so perché, ma ho paura e come se sentissi un ombra su di
te…Numero III, so già che andrai fino in fondo anche questa volta, devi tentare
ogni tua possibilità e non ti interessa l’esito finale…tu non hai paura, tu
segui gli ordini… l’oscurità dopotutto è quello che tutti ci meritiamo…
Ti senti una vile, l’unica cosa che vuoi è tornare da lui e
sai anche come fare.
Non vuoi rimanere sola non vuoi sparire in solitudine, forse
per paura, forse per viltà…non ti interessa, nessuno ha mai badato a quello che
facevi fuori dagli ordini imposti…nessuno può capire come ti stai sentendo per
poi giudicarti…
La devi cercare, la devi trovare e devi riunirti a lei. Vuoi
sfruttare questa possibilità, un occasione che nessun altro nell’organizzazione
ha avuto o avrà…
Non ti guardi più indietro…non sarai più la pedina di
nessuno…per una volta…
Guardi sprezzante il castello diafano che si erge imponente
nella città deserta…tutto e cominciato qui…e probabilmente qui avrà termine…
Ti dispiace soprattutto per lui…il superiore che ci ha messo
anima e corpo ( e se avesse potuto anche il cuore) nella realizzazione del
piano…ma qualcosa è andato storto..
Xemnas…il nostro Superiore…colui che ha dato inizio a
tutto questo. Te ne compiaci, adesso hai potere, ma non potrà mai sostituire
quello che ti è stato sottratto… quel pensiero ti opprime, ti condiziona, è
diventato il tuo scopo… ma non lo fai solo per te, per i tuoi errori hanno
perso il cuore altre cinque persone…e nonostante tutto loro ti hanno seguito e
ti hanno sorretto, e anche tutti gli altri membri…avete una parte di passato in
comune, l’oscurità che vi avvolgeva e poi il vuoto….un risveglio, eravate
ancora vivi….ma mancava qualcosa. Te disprezzi la tua condizione, e quella dei
tuoi compagni…preferiresti la morte…ma non c’è più morte per voi, solo il
nulla…hai paura Xemnas? Dovresti…
Ti allontani mentre le lacrime ricominciano a scendere…
Non sai perché stai piangendo, ma non sai smettere…sicuramente
piangi per i tuoi compagni caduti e per quelli che presto lo saranno, perché
sai che questa è la fine e dietro non si può ritornare...
Ma non è giusto…perché devono avere questo destino? Non
erano malvagi, volevano solo ritornare completi…un desiderio che un uomo
normale non può neanche immaginare…
Sparire nelle tenebre, questo è quello che il fato ha
deciso…sparire e non esistere più. Il nulla dopo la morte…
Nessuno (Nessuno) si merita una fine del genere…Nessuno
Nessuno…
NESSUNO!!!!
Te del buio hai sempre avuto paura…tu hai la possibilità di
una seconda scelta…
Nessuno…
La fine…
Ma il passato è passato e non puoi tornare indietro, neanche
loro possono.
Segui la tua strada…
Ricordi…
Memorie…
Sai che comunque tu non li dimenticherai, nonostante tutto
il male commesso, nonostante il dolore che hanno portato…
Ricordi…
Loro continueranno a vivere li, nei tuoi ricordi…tu hai
intenzione a non dissolverti nelle tenebre anche per loro…non vuoi cancellarli
completamente dal mondo…
Perché nessuno merita una fine del genere…
Nessuno…
Neanche te…
Questa è la fine e ormai non puoi più tornare indietro…
Sei triste per loro…
Sei triste per te stessa…
Sei triste…
Sei triste…
Termini così questo tuo silenzioso testamento, rivolto a Nessuno….