Anime & Manga > Cyborg 009
Ricorda la storia  |      
Autore: telesette    15/11/2012    1 recensioni
Il Maestro era morto, lo scempio si era compiuto, e le sue creature erano state abbandonate in mani prive di amore e di affetto...
Genere: Introspettivo, Satirico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Françoise Arnoul, Joe Shimamura
Note: Nonsense, What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

PREMESSA

Nel 1964, Shotaro Onodera - alias "Shotaro Ishinomori" - ( LODE A LUI ) dava alla luce la serie immortale dei "CYBORG 009".
Senza dubbio gli infedeli che NON conoscono questa serie non possono comprendere la gravità della situazione.
Sta di fatto però che, essendo purtroppo Ishinomori venuto a mancare nel 1998, suo figlio ( maledetto! ) ha inteso recentemente annunciare il capitolo conclusivo della saga - IGNORANDO gli appunti del padre e scrivendo lui stesso la parte in cui Joe "tradisce sessualmente" Françoise con un'altra donna...
TAKESHI ONODERA, BRUTTO DISGRAZIATO CHE NON SEI ALTRO, RINGRAZIA IL CIELO CHE I FANS DI TUTTO IL MONDO NON POSSONO VENIRE TUTTI IN GIAPPONE A SPACCARTI IL C... IL "CUORE", COME TU HAI FATTO CON LORO !!!
Ma come ?!?
Tuo padre ti chiede in punto di morte di concludere in sua vece la saga che lo ha accompagnato per trentaquattro anni... e tu vai a "massacrare" uno dei canoni fondamentali, e proprio nell'apporre il capitolo definitivo.
Shotaro si rivolterà nella tomba!
E tolto questo piccolo "sfogo" ( scusate! ), passiamo alla fanfiction vera e propria che s'intitola...

 

Shotaro mio, perché mi hai abbandonato?

 

- Françoise, ti prego, aprimi...
- Vattene!
- Ti prego, ascoltami, non è colpa mia!
- Vattene, non voglio ascoltarti, vattene via!

Françoise era irremovibile.
Ormai erano ore che Joe stava fermo davanti alla porta della sua camera, nell'estremo tentativo di parlarle e chiarire la situazione. Purtroppo però, una volta appreso cos'era avvenuto tra Joe e una certa donna, la dolce ballerina francese non era disposta a passare sopra un tradimento del genere.
Invano Joe provò a spiegarle che NON era stato lui a tradirla intenzionalmente, bensì un farabutto con carta e inchiostro, tuttavia la fanciulla non intendeva sentire ragioni.

- Françoise, ti supplico - gemette Joe, le mani tristemente premute contro l'uscio serrato.
- Vai a "supplicare" quella zoccola - fu la risposta dura e decisa di Françoise. - Ormai la serie è finita, no? Discorso chiuso, concluso, terminato... Per quanto mi riguarda, puoi andare anche al diavolo!
- Françoise, per l'amor del cielo, apri questa porta!

Silenzio.

- Françoise aprila, aprila ti scongiuro... Françoise!

Ormai il danno era fatto ed era impossibile tornare indietro.
Françoise aveva chiuso gli occhi tante volte, troppe per ricordarle tutte, e ciononostante i suoi occhi vedevano sempre troppo bene rispetto a quelli degli altri. Ciò che lei ricordava erano immagini sfocate, probabilmente a causa delle lacrime, e al centro vi era sempre Joe in compagnia di un'altra donna...
Poteva capire l'interesse e l'attrazione che spingeva le donne verso di lui.
Poteva accettare che il suo compagno baciasse un'altra sulle labbra.
E poteva anche trovare in sé la forza di perdonarlo per tante cose, innocenti tutto sommato, ma stavolta era diverso.
Questa volta non poteva e non voleva dimenticare.
Questa volta era troppo più grave, per poterci tranquillamente passare sopra, e solo il pensiero la riempiva di collera e disgusto.
Lei non aveva mai chiesto niente a Joe, né si era mai sognata più di quanto lui potesse concederle. Il loro rapporto era basato su qualcosa di umano e di artificiale allo stesso tempo... e molto più umano degli umani, in un certo senso. Ciò che li univa andava oltre la semplice attrazione fisica, poiché ormai non potevano certo "fingere" di essere uguali a tutti gli altri.
Erano Cyborg!
Macchine con il cuore umano, capaci di provare sentimenti: gioie, dolori, passioni, emozioni e via dicendo.
Se Joe e Françoise avevano scoperto di provare qualcosa l'uno per l'altra, questo qualcosa non poteva certo essere fragile e inconsistente bensì sincero e assai profondo.
"L'amore è: credere l'uno nell'altro e nel proprio amore!"
Françoise ricordava ancora chiaramente le parole dello sfortunato Megaro, il cyborg dei Fantasmi Neri, quando questi si era ribellato ai suoi capi per salvare lei e Joe da una trappola mortale nel mezzo della giungla. Megaro aveva sofferto per molti e molti anni il ricordo del suo amore perduto, e nessuno avrebbe mai potuto cancellare questo peso dal suo cuore.
Megaro era morto da tempo.
Eppure fu grazie a lui che Joe e Françoise ebbero per la prima volta il coraggio di ammettere apertamente i loro sentimenti.
Ora invece tutto quello che c'era stato tra loro era destinato a finire, e nel modo più triste e squallido da immaginare.
Joe non avrebbe mai tradito la donna che amava, MAI... E la prova era in ciò che il suo creatore aveva lasciato al mondo, prima di morire. Un'opera manomessa, passata per le mani di un incompetente, dove il fascino e l'importanza della virtù avevano ceduto il posto al trògolo del maiale.
Adesso Joe era chino in ginocchio, in lacrime davanti alla camera della sua adorata Françoise, e lei non voleva neppure ascoltarlo.
Si sentiva triste e abbandonato, solo come un cane, e la disperazione si impossessò a poco a poco di ogni angolo della sua mente. Poi ad un tratto, giunto al culmine dello sconforto, il cyborg levò le braccia verso l'alto e pronunciò delle parole con voce rotta dal pianto.

- Shotà, Shotà, lemà sabactàni ?!? (*)

Il Maestro era morto, lo scempio si era compiuto, e le sue creature erano state abbandonate in mani prive di amore e di affetto.

 

FINE

 

(*) = ovviamente "storpiando" il significato biblico/originale, dovrebbe suonare come: "Shotaro mio, Shotaro mio, perché mi hai abbandonato" ?!?

REQUIEM 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Cyborg 009 / Vai alla pagina dell'autore: telesette