“dedicato al mio
gatto-greamlin , Edi , che combina un disastro al
secondo”
THE AMAZING BRIAN
Doveva essere uno scherzo , uno STUPIDO scherzo , per Chris non c’erano alternative.
Con mani febbricitanti cominciò ad aprire cartelle su cartelle ma non trovava il file con la bozza del capitolo per il sequel di “ The Land of Stories “ che aveva buttato giù , per istinto , solo poche sere prima e aveva abbandonato con tranquillità sul desktop del suo portatile.
O meglio , aveva ritrovato quello che pensava fosse il capitolo, ma era abbastanza sicuro di non aver scritto:
< […] dfsojgtpowgrhwo jkfgjkdfshdfffffffffffffffh dfgsog2349945445y9op35 yh […]>
per quelle che dovevano essere circa un centinaio di pagine.
Sapeva che ne aveva scritte solo cinquantasei.
Un tintinnio familiare riempì il silenzio del suo studio. Il campanello che dondolava appena, attaccato al collare rosso dell’ animale, si era scontrato contro la targhetta color azzurro metallizzato che recava inciso il nome del gatto.
< Brian …>
ringhiò sommessamente Chris senza dover verificare il nome sul collare del suo gatto.
Brian Colfer , il felino incriminato , dondolò sinuosamente la coda e si avvicinò al suo polpaccio sinistro , strusciandosi su di lui affettuosamente contro la stoffa dei suoi pantaloni scuri della tuta.
<…Brian è inutile che fai il carino , giuro che potrei buttarti fuori dalla finestra per quello che hai appena fatto ! E nonostante sia consapevole che atterrate in piedi , siamo al decimo piano…E’ un volo considerevole , lo sai? >
Le fastidiosissime zampate contro la porta del suo studio cominciarono ad essere accompagnate da un assolo di disperati miagolii. Chris tentò di ignorare quella sceneggiata da “ sono così sooooolo “ “ non mi dà da mangiare da settimaneeee “ “ mi maltrattanoooo “ che si stava acutizzando di volume…Se avesse continuato con quel ritmo i vicini avrebbero chiamato il 911 o avrebbero cominciato a pensare che invece dei ladri , nell’ appartamento dell’ attore , ci fosse una persona in fin di vita. Si passò l’ indice ed il pollice destro sul ponte del naso e distolse gli occhi dalla pagina di Word per portarli simbolicamente alla porta .
< Smettila Brian ! Hai già rotto abbastanza !…> il resto lo disse più a se stesso che alla porta, smettendo di urlare e ricominciando a ri-scrivere il capitolo che credeva fosse solo da copiare ed incollare
< …Per oggi ne hai combinate davvero abbastanza>.
Tre pasti al giorno a base di cibo fresco ( più extra…MOLTI extra ) lo avevano reso un gatto grasso, sano e felice. Le innumerevoli cavolate con cui sperava che giocasse ( invece di distruggere mobili, lacci di felpe e scarpe , giornali , scatole di cartone e vimini ) si potevano ammucchiare su un tavolo e lui non ci aveva mai giocato , nemmeno per un secondo , guardando quegli oggetti che Chris aveva comprato con amore al supermercato o in qualche negozio d’ animali ( pagandoli il triplo ) con tetra indifferenza e superiorità . Gli aveva fatto una cuccia con i cuscini del vecchio divano ( che aveva cambiato per colpa dei segni dei graffi e dell’ usura ) con amore e dedizione …Ma quello aveva cominciato a dormire nel suo armadio ogni volta che lo lasciava aperto, riempiendo di peli tutto ciò su cui si posava , oppure si stendeva sul suo letto ( occupandolo, incredibilmente , per la sua interezza) oppure sulla tastiera del suo portatile.
Sospirò mentre cercava ancora di ricordarsi almeno in parte COSA aveva scritto e COME lo aveva scritto. Aveva bisogno di un caffè.
Fu solo quando si alzò dalla scrivania che , Chris , si rese conto che il fastidioso grattare delle unghiette del gatto sul legno della porta era cessato.
La schiuse osservando l’ open space creato dalla cucina dai mobili scintillanti e dall’ acciaio che dominava tra stoviglie appese, cappa, frigo e piani cottura unito al tavolo di legno , le sedie con i cuscini morbidi , il divano a penisola viola scuro ed il resto del salotto. Era tutto troppo silenzioso ed in ordine…Ma non voleva preoccuparsi di dove fosse il gatto e cosa stesse distruggendo in quel momento . Come sempre lo avrebbe sgridato DOPO. Chiuse la porta dietro di sé e si diresse verso il piano della cucina , aggirandolo.
Se c’era una cosa che non sapeva preparare era il caffè , ma quella specie di macchinetta tipo-italiana dove bisognava solo inserire le pastiglie era stata un buon compromesso.
In pochi minuti era tornato davanti alla tastiera a scrivere come un forsennato.
Di solito i guai di Brian lo facevano sorridere, dietro ai suoi disastri trovava sempre qualcosa di troppo adorabile per essere davvero incavolato con il suo gattino , in fondo…Chi altri riusciva a strappargli quella vocetta imbarazzantemente acuta solo inclinando un orecchio?
Le bambine vestite da principesse…Ma questa era un altra questione!
I
suoi maglioni neri
erano stati INVOLONTARIAMENTE spinti giù dal letto dove
erano stati impilati
appena usciti dalla lavatrice, dopo essercisi rotolato sopra e aver
limato con
cura le sue unghie nel bordo inferiore, li aveva spinti col muso sotto
il
letto…Ma quanti grumi di polvere c’erano li ?
Quell’ umano aveva saltato le sue
pulizie settimanali per uscire non tanti giorni prima. Meglio per Brian
! Se
avesse potuto avrebbe cominciato a sghignazzare sotto i baffi.
Il
suo tapis-roulant
avrebbe avuto ANCORA problemi , ormai aveva capito come aprire lo
sportellino
del motore per strappare a morte tutti quegli antipatici filini
colorati…Dopo
le prime tre volte che lo aveva fatto era diventato un gioco da
poppanti ! La
sua coda cominciò ad ondeggiare d’ eccitazione
quando lo vide uscire dalla
porta del suo studio con un largo sorriso.
“Bravo il mio
Chris…”
pensò sfoggiando i suoi migliori occhi da cucciolo . Eh si ,
Darren poteva
proprio andare a quel paese erano I SUOI occhi da cucciolo che
scioglievano il
suo padrone…Che ne dicesse il resto del mondo.
<
Aaaaaaaw…Guarda il mio gattino come si ribalta per
prendere le coccole sul pancino> Chris si chinò sulle
ginocchia per
raggiungere il felino che zampettava silenzioso per il corridoio,
uscendo
casualmente dalla porta del bagno. La sua voce , in seguito ,
toccò gli
ultrasuoni :
< Ma di chi è questo bel ciccione morbidone? EH? Di
chi è
questo bel micio ? EH ? EH? Di chi è ? E’ mio ! Ma
è il mio gattone. Ma che bel
pelo lucido che abbiamo? Chi è quel santo che te lo spazzola
nonostante tu sia
un pericolo pubblico? Eh?...>
ma non era ancora
arrivata la
parte migliore…
Chris lo prese in braccio
con qualche difficoltà , data la
stazza del gatto stesso e data la sua posizione semi-spiattellata a
pelle d’
orso sulle listarelle del parquet di casa sua.
<Oh ! Ma come pesiamo ! Non ti dovrò mica mettere a
dieta
, eh? Cicciolone ! > lo canzonò affondando la faccia
nel morbido pelo sul
ventre del gatto mentre se lo accostava al naso e alla bocca chiudendo
gli
occhi.
la voce di Chris , mentre doppiava il felino come un muppet
si fece ( se possibile ) ancora più acuta.
< E i miei peli e i segni delle mie belliscchime unghiette ovunque schono sholo un segno del mio grande amore per te ! Non è vero ? Non è vero amore ? Com’è bello il mio gattone ! >.
Si dimenticò di qualsiasi cosa fosse andato a fare in quella
stanza quando , entrando , Chris vide lo stato in cui si presentava il
bagno
del suo appartamento. Spalancò inorridito la bocca prima di
ruggire attraverso
le stanze.
<
Briiiiiiiiaaaaaaaan ! >
Gli asciugamani erano a terra, tutti appallottolati e fradici, il rubinetto della vasca da bagno era stato aperto e il tappo buttato dentro l’ acqua che , per il risucchio , era stato portato dalla micro cascata generata dal rubinetto a chiudere il tappo…Ora l’ acqua stava cominciando a tracimare dal bordo , con solo tutti quegli asciugamani a terra a fare da barriera . Chris non ci pensò un secondo, scalzo si buttò in quella piccola piscinetta e si gettò con le braccia affusolate verso le manopole per regolare l’ acqua che , in breve, smise di uscire dal rubinetto. Si era bagnato fino al ginocchio.
Gli ci volle circa un quarto d’ ora per rimettere tutto come era prima, si erano rovesciati anche un paio di flaconi di shampoo e ripulire il loro contenuto vischioso e appiccicaticcio era stato un impresa…E poi li avrebbe dovuti ricomprare.
Brian, ovviamente , non si
perse un secondo di quello
spettacolo.
E non una mensola qualsiasi. La mensola della sua collezione di Lama!
Lama piccoli , medi , grandi ed enormi , di ogni foggia e materiale , torreggiavano su una mensola con tre scaffali nella camera dell’ attore e, benché li amasse tutti allo stesso modo come figli suoi, ce n’era uno che adorava un po’ di più degli altri: era una versione medio piccola di lama pupazzo che gli aveva regalato Lea dopo un anno che si conoscevano, era adorabile come un qualsiasi altro lama ma quello…Era speciale !
I suoi occhi indagatori lo trovarono , decapitato , sul letto.
Il tintinnio del collare del gatto gli fece portare lo sguardo sulla porta. Brian , tra i dentini , teneva con grande orgoglio il pezzo mancante del pupazzo. Chris assottigliò lo sguardo fino a renderlo tagliente.
Chris poté
constatare che la sua camera aveva bisogno di una
sana passata d’ aspirapolvere e fu così che
trovò i suoi – nuovi – maglioni
neri che versavano in condizioni drammatiche.
Anche quella volta il gatto rimaneva ad osservarlo con una
maschera di distacco al di là della porta.
Brian era orgoglioso
di se.
Si girò
totalmente incredulo verso il gatto ,che ora aveva
preso il suo posto sul divano acciambellandosi pacifico mentre ancora
stava
masticando. Insomma, aveva già rubato cibo insolito dalla
cucina o dal suo
piatto…Ma…
<La cioccolata? Brian, sul serio? La cioccolata? Ai gatti
non piacciono i biscotti ripieni e nemmeno la cioccolata!>
allargò le
braccia impotente mentre , ancora , nella mano sinistra reggeva la
scatola
alleggerita dal micio.
In risposta ricevette solo
un flebile “ miaow “.
Gli
occhi verdi
cucciolosi incontrarono quelli azzurri e lievemente troppo distanti
dell’
attore e, come volevasi dimostrare , arrivò una carezza.
Heilà salve, dopo un intera giornata ( come tutte le altre ) di disastri il mio gatto ha toccato il fondo ispirandomi quesa OS sul mirabolante Brian ! Che io trovo assolutamente adorabile-
Non ho potuto resiste al richiamo del ridicolo e TA-DAH ! Ecco a voi questa ooc su quei due miti di Chris e Brian ^^' spero vi abbia fatto ridere almeno tanto quanto a me ( mentre scrivevo guardavo truce il mio povero gattino che fingeva innocenza mentre pianificava di distrugermi il laccio dela felpa della tuta che indosso ora...In pratica mi è balzato addosso tipo giaguaro puntando alla mia gola mentre scrivevo...Gatti ) e quindi niente XD un bacione e grazie d' aver letto...Se scappa una recensione non la trattenete u_u di qualsiasi tipo sia ^^ byby