15/11/2012
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L'Angelo Caduto
Come passa la vita lungo i clivi
Di un’età svelta che tu appena salivi…
E dai gradini che aumentano il cammino
Mi accorgo d’improvviso che non sei bambino…
Tu in fasce, fresco fagottino d’amore,
Tu tra braccia mie come bel fiore…
Tu che hai gridato, pianto, sorriso…
Tu che hai cambiato piano anche il tuo viso…
E quante lotte, quanti problemi immani
per costruire più bello il tuo domani…
Incomprensioni, litigate e dolori,
progetti, gioie, nuovi dissapori…
Ma quanta strada ho fatto con te
sempre sicura di tenerti in me…
Ora sei grande, sei cresciuto, sei un uomo…
Ora cammini senza la mia mano…
Ma io rivedo la tua prima bici,
quaderni, libri, un gruppo di amici…
I miei rimproveri, i miei desideri,
insegnamenti che han lasciato già ieri…
Amore mio vivere è difficile, strano,
non lo si impara a scuola e per nessuna mano…
Tu dovrai adesso imparare un mistero:
il tempo, il futuro, tutto ciò che è vero…
Sii forte, saggio, sincero, leale,
non farti battere, sii ancora speciale!
Te stesso sempre, in ogni sentiero,
solo così sarai un uomo vero…
E se un bel giorno ti guarderai indietro
Fa che il passato non sia fatto di vetro…
Ciò che hai voluto, mietuto, seminato,
fa che sia valso la pena dire: “è stato!”
Perché non c’è nulla di più bello e pulito
che sentirsi in pace, nessuno aver ferito…
Io da lontano ti starò a guardare
con orgoglio e sorriso finché lo potrò fare…
E quando un giorno non mi vedrai alla finestra
non sarà per mio volere non veder la tua festa…
Io ti sarò vicino ed invisibile
come tutto ciò che non è temibile…
Perché per te sarò sempre un giaciglio
e tu per me il mio “prezioso” figlio!
Scegli la strada che più ti conviene,
ricordati sempre quanto ti voglio bene…
Per te non sarà mai spenta la mia fiamma
vivrà per sempre… perché sono la tua mamma!