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Autore: Clover GD    15/11/2012    1 recensioni
Raccolta di storie per la Gwent Week :)
Sette giorni di storie su Trent e Gwen, seguendo sette prompt che noi scrittori ci siamo assegnati.
Le shots non seguono un filo conduttore e possono variare di rating.
Day one - 12 Novembre - Mattino invernale *Ticket
Day two - 13 Novembre - Negozio di musica *Flauto di Pan
Day three - 14 Novembre - Studenti in autobus al ritorno da scuola *Centodue
Day four - 15 Novembre - Lezioni di cucina *Cestini di Pasta Filo
Day five - 16 Novembre - Studenti in una scuola privata *Dalton
Day six - 17 Novembre - Visione di un film vietato ai minori *???
Day seven - 18 Novembre - Horror *???
GWENT IS ON, BITCHES!
Genere: Fluff, Generale, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gwen, Trent | Coppie: Trent/Gwen
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
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Gwent Week



Fandom: A Tutto Reality-Total Drama

Autore: Clover DreamOn

Titolo: Cestini di Pasta Filo
Prompt: Lezioni di cucina (dato da Ivola)

Beta: Nemmeno l'ombra. Help.

Personaggi: Trent, Gwen, ilsimpaticissimoeincazzatissimo Gordon Ramsey :'D

Tipo di coppia: Het

Coppie: Trent/Gwen

Genere: Lime (fuck yeah! *si vergogna*), romantico, commedia

Rating: Arancione

Avvertimenti: Future!Fic, ma non di tanto. Avranno venti o ventun'anni :D

Contoparole: 1544

Note: quarta delle sette shot della Gwent Week. Io mi sto vergognando C.C




Cestini di Pasta Filo


-Ehi.-

Gwen sobbalza: non si aspettava che Trent tornasse così presto a casa.

-... Ehi anche a te?- mormora di rimando, continuando a dargli le spalle, china sul ripiano di marmo nero dell'isola della cucina.

Il moro le si avvicina e le appoggia entrambe le mani sui fianchi, per poi stringere, mentre si bea della visione della pelle bianca sulla nuca del tutto esposta della ragazza. Gwen, col tempo, ha lasciato crescere i capelli, che ora le arrivano a metà schiena, ma quando cucina li lega sempre in una coda alta che lascia tutta quella pelle deliziosamente scoperta.

Le labbra fredde di Trent si appoggiano sulla suddetta pelle della nuca e iniziano a lasciare scie di baci, talvolta umidi e talvolta asciutti, fino ad arrivare all'inizio della schiena, mentre la ragazza sussulta di nuovo.

Lui mugugna qualche parola su quella distesa lattea, ma, un po' perché le parole sono difficili da captare e un po' perché il contatto tra bocca e schiena è veramente troppo inebriante perché si possa pensare ad altro, Gwen non ne capisce neanche una.

Si lascia però scappare un gemito trattenuto quando sente Trent passare dalle labbra ai denti.

Dio, da che il mondo è mondo, per Gwen i morsi sono sempre stati una delle cose più eccitanti che mai Trent le avesse potuto fare.

E beh, stanno insieme da quando avevano sedici anni, quindi il ragazzo in questione è ben al corrente di questo.

-I-io dovev-o prep-ah!-rare la cen-ah!- tenta di biascicare Gwen, ma viene interrotta da un morso più deciso pochi centimetri più su della clavicola, esattamente sul trapezio, che che le fa fremere il corpo e sfuggire un altro gemito, stavolta più alto e più gratificante per Trent. Pelle calda e labbra fredde, perché fuori è inverno. Si sente annullata, eppure le sensazioni migliori di questa si possono contare sulla punta delle dita di una mano sola e, guarda un po', tutte comprendono la presenza di Trent e l'assenza di vestiti.

-Sono le sette e mezza. Possiamo anche cenare alle nove.- gongola Trent.

Lei si gira e lo guarda. Lui, con uno scatto, le dà un bacino soffice sulle labbra.

-Io non capirò mai la tua ossessione per questo numero.-

-Come io non capirò mai la tua ossessione per cenare così presto.- risponde a tono il ragazzo.

Si avvicinano e si baciano ancora, ma stavolta più passionalmente.

Non esistono briglie, lacci o qualsiasi cosa possa frenarli; ma d'altronde perché fermarsi? Sono giovani, frequentano i college che avrebbero voluto frequentare, convivono a Toronto, sono economicamente stabili e non hanno problemi che vagano per le loro menti.

Se vogliono cenare alle nove per poter impiegare un'ora e mezza facendo altro, chi è il mondo, per dir loro di non farlo?

-Un momento.-

Oh. Appunto.

Trent si stacca da Gwen, ansioso di sapere perché lei l'abbia fermato. La ragazza si aggiusta il grembiule da cucina (sì, esatto. Quello che lui stava per levarle) ed indica il computer portatile, appoggiato mezzo metro più in là sul piano dell'isola.

-Stavo tentando di preparare un piatto un po'... diverso dal solito.-

Sul monitor c'è la bella faccia di Gordon Ramsey. Trent capisce tutto al volo.

-Oh,- mormora, -beh... Potremmo cucinare insieme. E poi... bruciare le calorie.-

Chi ha alzato inverosimilmente i riscaldamenti?

Gwen sente vampate di calore percorrerle il corpo. Inghiotte a vuoto. Trent porta le mani fredde sui suoi fianchi, coperti da un maglione nero largo e pesante che lascia scoperte entrambe le spalle; la solleva e la poggia sul ripiano scuro.

'Fanculo a Gordon Ramsey, io ti voglio qui ed ora.

Lei apre un po' di più le gambe per permettergli di avvicinarsi ancora di più; Trent si alza in punta di piedi per raggiungere la sua bocca, baciandola con forza. I loro sapori si mischiano mentre le loro lingue si incontrano, si intrecciano, ballano e lottano, senza che ci sia simmetria, regola o rimpianto.


-E poi prendete la pasta filo dal forno, senza scottarvi, ponetela sul piano infarinato e iniziate a riempirla a strati. Mi raccomando, assolutamente non mettere a contatto salmone e tonno! Fra questi due vanno messi almeno altri due strati, di cui uno di sed_CLICK

Gwen ride, mentre Trent è scocciato.

Il video si è avviato perché, mentre si sdraiava sul piano scuro, Gwen ha premuto invio sulla tastiera del portatile e il video è ripartito da dove si era fermato.

-Ed ora?- si permette di chiedere il ragazzo, mentre lei ride sempre più forte.

-Cuciniamo?- domanda Gwen.

-E cuciniamo.- risponde a denti stretti lui.





-Mescolate con attenzione la besciamella a fuoco medio senza che si bruci. Fuoco. Medio. Non alto, non basso, non spento. Fuoco. Medio. CHIARO?-

-Gwenney, questo qui ha qualche problema di nervi?- domanda Trent, mentre mescola attentamente la besciamella a fuoco basso.

-Può darsi, ma tu hai qualche problema di comprensione!- lo prende in giro lei, alzando di poco il fuoco.


-Fate ben attenzione che la pasta filo resti giallo dorato. È diventata marrone? BUTTATELA. È rimasta giallina come era nella confezione, quando l'avete aperta? RIAPRITE QUEL MALEDETTO FORNO E BUTTATECELA DENTRO. È nera? SIETE NEGATI. Prendete un uovo e fatevelo al tegamino.-

-Sono sempre più convinto che questo abbia costantemente crisi di nervi.- mormora Trent.

-Suvvia... Almeno è bravo a cucinare!- risponde Gwen. Poi apre il forno.

-Merda!-

Sei fogli di pasta filo marroncini fanno la loro orrenda figura sulla teglia nera.


-Funghi. Mi avete ascoltato bene, all'inizio del video? Ho detto funghi champignon. Non cacciate fuori da quegli inutili freezer degli inutili porcini o degli inutili chiodini. Champignon ho detto e champignon sia. Li avete presi? Cuoceteli. In padella, poco olio, un po' di prezzemolo e qualche pinolo.-

-Amore, qui ci sono solo i chiodini...- esala Gwen.

Trent l'abbraccia da dietro e le stampa un bacio sull'orecchio sinistro.

-Puoi usarli comunque. Al massimo il signor Ramsey si rivolterà fra i fornelli.-


-Immagino vi siate ormai scordati del riso. Riso per insalate, non prendete quello per minestroni che poi viene tutto uno schifo. Non l'avete ancora cotto? Cuocetelo, Dio! Devo sempre dirvi tutto io?-

-Tesoro, ricordami ancora una volta perché ho scelto proprio un tutorial di Ramsey.- si dispera la ragazza.

-Non lo so nemmeno io. E se andassimo sul divano a...-

-No, Trent. Mancano solo cinque minuti di video.-

Trent inizia seriamente ad odiare questo cuoco maledetto.


-Finito il riso? Mantecatelo coi funghi. Man-te-ca-te-lo. Non ho detto “unite e impappate tutto”. Mantecatelo.-

-Esiste il verbo 'impappare'?- chiede ad alta voce Trent.

-Non credo. Ma si può sapere perché ce l'hai tanto con Gordon?- risponde Gwen.

Lui si avvicina e le dà un bacio sulla punta del naso.

-Mi sta impedendo di passare del tempo utile con te.- sorride.


-Ora unite tutto così come sto facendo io. Ecco qui... prima il riso. Poi il salmone. Poi sedano. Poi besc_no, poi funghi. Poi tonno. Poi altro ris_cazzo, non doveva uscire dal cestino! Poi pinoli. Infine, besciamella. Buon appetito, da Gordon Ramsey!-

Trent è sconsolato: i due cestini di pasta filo che ha davanti non assomigliano per niente a quello del video.

-Possiamo mangiarli lo stesso. Dopotutto, non possono essere venuti tanto male, no?- lo incoraggia Gwen. Prende una forchetta e inizia a mangiare dal proprio cestino.

-Non è male: assaggialo!- tenta di convincerlo.

Lui fa lo stesso e oh.

Non che sia buonissimo come si aspettava, ma ha un retrogusto di amore e divertimento che è sicuro non sia presente in quello di quel cuoco maledetto.

Finito di mangiare e messo in ordine il disastro che hanno provocato in cucina, l'orologio scatta e nell'aria risuonano nove tocchi.

-Un'ora e mezza per cucinare e mangiare due cestini? Oh mio Dio.- ridacchia Trent.

-Già. Ed ora?- chiede Gwen

-Ed ora...- sussurra, con una nota di lussuria, Trent. La fa sedere sul ripiano pulito e si avvicina al suo viso con l'apparente intenzione di baciarla ancora.

Gwen rimane stupita quando il ragazzo le bacia gli zigomi, il naso, il mento e poi scende lungo il collo pallido. I gemiti riempiono l'ambiente, mentre Trent si dedica minuziosamente a baciare, succhiare, leccare e mordere il collo di Gwen, cercando quel punto che l'avrebbe fatta impazzire.

-Divano.- riesce a mormorare lei, fra un ansato e l'altro.

-No. Qui ed ora.- risponde Trent, tenendola ferma con entrambe le mani.

Gwen sguscia via dalla sua presa e lo costringe contro l'isola della cucina, spingendo il proprio bacino contro quello di Trent e oh, allora non è l'unica ad essere eccitata.

Proprio per niente.

Attacca il collo del ragazzo, riservandogli lo stesso, minuzioso trattamento che lui aveva riservato a lei un attimo prima. Nell'intento di avvicinarsi ancora di più a lui, dà una seconda spinta con il bacino verso di lui, ottenendo un gratificante fallo di nuovo, ti prego! e dando il via ad una lunga serie di spinte e strusciamenti, alla ricerca dell'angolazione giusta.

-Gwen... i-io...-

Oh, lei conosce quel tono. Lo riconoscerebbe fra mille.

-Io direi che siamo troppo vestiti.- taglia corto lei, quasi senza fiato.

-Mi sembra un'ottima osservazione.- asserisce Trent, alzandole il bordo del maglione.



Il ripiano di marmo è freddo e la schiena calda di Gwen quasi sfrigola per il contrasto di calore, ma nulla ha più importanza quando c'è un Trent con gli occhi scuriti e senza maglietta (senza vestiti) a pochi millimetri da lei.




Note dell'autrice.

Coff-coff.

Questa è la cosa più vicina allo smut che io abbia mai scritto :O

Essenzialmente, avevo voglia di scrivere un po' di porcate :'D

Sarò breve perché devo scappare, quindi:

Mi auguro fortemente che vi sia piaciuta e... Boh. Niente recensioni agli scorsi due capitoli, mi ci fate stare un po' male.

Pazienza, su.

Me ne farò una ragione :/

A domani!

   
 
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