ROLES

Quei chiari capelli leggermente arruffati, giacciono ora sul morbido e bianco cuscino del letto rossastro. Ansimi e calori vari, inebriano la stanza dove i due  "amici" sono appena stati. Il proprietario di quel singolare pizzetto violaceo, osserva il prete al suo fianco e riprendendo lento il fiato esclama, con il suo solito tono malizioso " Ti è servito quel rosario? " l'uomo volge lo sguardo verso quello del demone e assume un'aria altrettanto maliziosa. Scorre lento le nocche sulla guancia calda e bianca del compagno " No...e mai mi servirà..." sussurra con tono asuefatto dal piacere provato pochi minuti fa. Mephisto sorride, ancora lievemente ansimante e socchiude i verdi occhi poggiando la testa sul petto caldo di Shiro. Fa scorrere lento la mano sul suo pettorale destro, accarezzandolo con movimenti circolari eseguiti dall'indice. Un piccolo muguglio d'approvazione, esce dalle umide labbra dell'uomo che posa una mano tra i capelli lisci e profumati del demone. S'inebria di quel fresco profumo e lascia un tenero bacio sulla frangia. "Nè ora, nè mai.." aggiunge con tono graziato ma deciso, poggiando per poco il mento. Il demone sorride ulteriormente e ondeggia la lunga coda tenuta nascosta ai suoi alunni per ovvi motivi. 


Sapeva benissimo quanto Shiro fosse devoto alla sua persona - così come lui alla sua - e non se ne vergognava. Anzi. Voleva mostrarsi per com'è veramente con lui. Perché forse, Shiro Fujimoto, è davvero l'unico che riesce a capirlo. Ma soprattutto, a volerlo. E non si parla di semplice rapporto carnale. Il loro, è ben altro. Il loro, va ben oltre. Shiro nota la coda ondeggiare e ghigna. Sposta leggermente le rossastre lenzuola e scopre metà fondischiena dell'amante. Questi, diventa leggermente rosso sulle gote per il gesto; il corpo del demone, è morbido. Di temperatura piacevole e leggermente più alta di quella umana. Privo di peluria, come invece quello del fratello Amaimon. Simile a quella di un neonato, per intendersi. E a Shiro, piaceva passarvi le ruvide mani. Sentiva brividi percorrerli tutto il corpo. Mentre Mephisto, beh...anche a lui piaceva essere toccato. Ma stiamo parlando di Shiro Fujimoto.. "EHI!" una sonora palpata al fondoschiena, ha colpito il Preside di Vera Croce che lancia un'occhiata al compagno con sguardo assai imbarazzato. Shiro ridacchia, godendosi la mela soda e calda del compagno quasi tutta nella sua mano destra "Che c'è caro, ti ho forse fatto male?" sibila sulle sue labbra ridacchiando ancora. Mephisto sospira e torna rilassato sul suo corpo. Era proprio vero; il loro, non era un semplice rapporto carnale. Il loro, era un rapporto tra prete e demone. Ma, in questi casi, sembrava quasi i ruoli si ribaltassero...