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Autore: reina86    16/11/2012    6 recensioni
Un futuro apocalittico, sogni infranti da uno scienziato assetato di vendetta nei contronti di un sayan dal cuore nobile, e relazioni spezzate da un destino crudele e beffardo...
Tutto ciò porterà il giovane Trunks, erede del grande guerriero Vegeta, a viaggiare indietro nel tempo e salvare i suoi amici, cambiando cosi le sorti dell'intera umanità una volta per tutte.
Amicizia, passione e lealtà, questi i sentimenti di cui tratterò tra flashback e ricordi di ogni tipo, dando particolare attenzione al rapporto che si è creato tra Bulma e Vegeta in questa dimensione, perchè a volte una struggente storia d'amore riesce a superare anche i vincoli della vita e della morte .
"Pensava di resistere Vegeta, ma i sentimenti a volte sanno essere maligni, aggrediscono alle spalle proprio quando si è più deboli e indifesi mentre tutto si consuma rapidamente; quando poi risorge il sole e compaiono i segni dell'aggressione, restano le ferite per le quali serve solo il tempo, spesso troppo, e lui quel tempo non l'aveva più".
Posso solo augurarvi buona lettura e ringraziare anticipatamente chi vorrà lasciarmi una recensione o un semplice commento.
Reina
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Gohan, Goku, Trunks, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 19

 

"Anche se il timore avrà sempre più argomenti, tu scegli sempre la speranza".

(Seneca)

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Non c'era giorno in cui non avesse pensato alla sua reazione.

Non c'era stato istante in cui da solo con i suoi pensieri non avesse sperato che Trunks potesse perdonarlo e rendere il mondo migliore con le sue sole forze. L'avrebbe tradito con la più piena coscienza e a differenza di come si era comportato Junior, non gli avrebbe detto addio guardandolo negli occhi infondendogli parole di coraggio.

 

Aveva scelto cosi e cosi avrebbe mantenuto fede alla promessa fatta a se stesso nel segreto della propria anima. Non sarebbe servito a nulla abbracciarlo e dirgli quanto fosse stato onorato di essere stato il suo maestro, sicuro che i suoi insegnamenti avrebbero trovato la loro maturità in un ragazzo tanto coraggioso quanto forte e degno erede della razza sayan.

 

Quando Junior per primo si era sacrificato per un mondo di pace, Gohan era solo e soltanto un bambino. Era cresciuto con le sue ultime parole di incoraggiamento, ma ciò non era stato sufficiente e dentro di lui la rabbia incalzava come pioggia battente su di un animo triste e scoraggiato.

 

Era solo. Solo ed indifeso in quel momento di lutto, e quando avrebbe voluto un nuovo maestro e amico come mentore, aveva trovato in un solo ed insignificante minuto la soluzione a tutte le sue mancanze di guerriero. Vegeta gli aveva donato quelle nuove vestigia, e per amicizia o forse solo per riconoscenza aveva accettato l'idea di allenare suo figlio non preoccupandosi delle conseguenze.

 

Ora però erano lì davanti ai suoi occhi tutte quegli effetti che non si era curato di considerare, quelle emozioni che entrambi avevano provato nei loro anni trascorsi insieme.

Perchè non si può insegnare senza amore, cosi come non si può ricevere senza provare affetto alcuno nei confronti di chi è stato sempre pronto a donare tutto, anche la propria vita.

 

Con Trunks era stato tutto fin troppo facile poichè anche in quel caso la mela non era caduta lontano dall'albero. La sua innata potenza gliela si poteva leggere nello stesso sguardo di suo padre e nell'oceano delle iridi azzurre di sue madre. Troppe volte si erano battuti insieme con coraggio e noncuranza, troppe volte avevano rischiato di perdere la vita per qualcosa in cui avevano sempre creduto, troppe ed infinite volte...

 

L'unica e sostanziale differenza tra lui e Trunks era che il suo allievo aveva ancora tanto da dare a se stesso e al mondo intero, e lo spreco della vita stava proprio nell'amore e nel coraggio che non si era riusciti a dare prima. Quello stadio agognato non era stato raggiunto nonostante i vari sacrifici e gli estenuanti allenamenti, cosi la sua esistenza andava difesa, mentre la sua vita era già segnata da tempo.

 

Avrebbe finito di proferire frasi condite di speranza ed incoraggiamenti, lui quella sofferenza l'avrebbe lasciata a chi avrebbe avuto la forza di affrontare tutto ciò che da quel giorno in poi sarebbe accaduto, e quel qualcuno era lì dinanzi ai suoi occhi...

 

"Gohan stanno attaccando la Città dell'Ovest, dobbiamo fermarli o presto l'intera popolazione verrà rasa al suolo".

 

"Certo Trunks, preparati perchè tra poco attaccheremo anche noi".

 

Non ora, non di nuovo. Trunks aveva rischiato già una volta la vita e avrebbe impedito con ogni mezzo che potesse seguirlo in quel suidicio liberatore. Non avrebbe tolto al mondo intero l'unica speranza di cui ancora disponeva.

 

Il sole era caldo e rassicurante come spesso lo aveva visto brillare su di un cielo terso e senza nuvole, eppure sentiva che quello non era lo stesso calore che gli aveva scaldato il viso durante gli allenamenti con suo padre, e non sapeva nemmeno descrivere quanto gli mancasse quella sensazione sulla pelle. Le sue montagne e la sua casa isolata dal mondo non erano lì a ricordargli per cosa stava morendo. Sua madre non era presente per gridargli tutto il suo disappunto, mentre Bulma non era ancora pronta per l'eventuale morte di suo figlio.

 

Nessuna frase di commiato sarebbe servita in quell'istante, nemmeno la più dolce e la più incoraggiante di tutte. Aveva perso non riportando la pace sulla terra, e pur avendo mantenuto le promesse fatte, i suoi tanto temuti nemici non erano stati ancora sconfitti.

 

Se vuoi diventare più forte figliolo, devi solo arrabbiarti con tutte le tue forze, pensa a quando abbiamo combattuto contro Radish, pensa a quella collera e falla tua, nessuno sarebbe in grado di fermarti Gohan, nemmeno io potrei”.

 

Non era bastato allenarsi e diventare il più forte poichè ancora non era stato sufficiente, e mentre i fantasmi del passato cominciavano a farsi strada tra gli ultimi battiti di un cuore prossimo alla fine, Gohan si chiedeva quanto la sola presenza di suo padre in quell'epoca avrebbe potuto aiutare a riportare la tanto sospirata pace.

"Diventa un guerriero forte e coraggioso, proteggi quelli che ami come ora sto facendo con te. Sappi che sono orgoglioso di essere stato tuo amico Gohan”.

 

Quanto Gohan avesse maledetto in passato quelle parole nemmeno lo ricordava più, eppure solo in quell'istante ne aveva assimilitato anche il più piccolo e recondito significato. La vista si era rischiarata dalla nebbia dei ricordi ed il velo di rabbia che ricopriva il suo viso si era finalmente alzato dalla sua fronte madida di sudore.

 

Ora tutto aveva un senso, ora tutto tornava al suo posto d'origine, e mentre Trunks era pronto a sferrare l'attacco decisivo verso i cyborgs, la sua mano si ergeva seguento un istinto arcaico anche più veloce del suo cuore di mentore. Il colpo risuonò secco e provvidenziale, lasciando conseguenze appena percettibili a qualsiasi orecchio indiscreto di lì a molti chilometri. Trunks si lasciò cadere lento ed incosciente sul suolo polveroso accompagnato dalla mano del suo maestro che dolcemente lo accompagnava nella discesa del sonno più profondo.

 

"Quando ti sveglierai sarà tutto finito ma devi perdonarmi Trunks perchè per te sarà l'inizio di un nuovo calvario. Ho fatto tutto ciò che era in mio potere per prendermi cura di te e renderti un vero guerriero, so già che non mi deluderai. Ti lascio solo ma forte come non avrei mai immaginato. Tu di sicuro saresti stato l'unico uomo capace di abbattere le spesse mura di orgoglio di tuo padre".

 

Si era inginocchiato accarezzandogli la nuca, dicendo ciò che non era stato capace di dirgli pochi istanti prima. All'orizzonte nuove nuvole lasciavano posto al sole caldo del mattino, cosi come nel suo cuore finalmente il dolore lasciava spazio alla rassegnazione.

Aveva adempiuto a ciò per cui era stato predestinato, aveva svolto il suo compito con coraggio e determinazione. Nulla era stato lasciato al caso ed ora il suo Trunks avrebbe potuto avere finalmente la sua chance di vittoria, sicuro che avrebbe superato presto il dolore per la sua perdita.

 

"Arrabbiati con tutte le tue forze e nessuno mai ti fermerà. Sii sempre forte e degno della razza che rappresenti proteggendo la terra e difendendo chi ami. Perdonami figliolo, ma il mio tempo è finito. Vivi e sii felice, fallo anche per me".

 

Spiccò il volo veloce dopo aver detto ad un ragazzo incosciente le ultime parole di un principe invincibile quanto orgoglioso. Le prime gocce di pioggia cadevano al suolo lentamente cosi come le lacrime sul suo viso, eppure il cuore dentro il suo petto era tranquillo come mai prima d'ora. Era felice di poter finalmente rivedere suo padre e i suoi amici, felice di poter mettere fine alla sua sofferenza terrena ed infine felice di perire combattendo.

 

Perchè alfine Vegeta aveva ragione... Morire sul campo di battaglia sarebbe stato l'onore più grande che un saiyan avesse mai potuto ricevere.

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La pioggia cadeva ormai battente ed inesorabile senza accennare al minimo ricomporsi, senza ritirare anche solo lontanamente le minacciose nuvole nere all'orizzonte.

Freddo e gelo circondavano un corpo ormai pregno d'acqua quando tutto intorno a se aveva cominciato ad avere i lineamenti distorti ed imprecisi di una perdita incommensurabile.

 

Concentrato ed impaurito dopo aver acuito i sensi, si era trascinato in piedi allontanandosi dal luogo del suo momentaneo torpore. Tutto il mondo conosciuto fino a quel momento aveva cominciato a crollare sotto cumuli di rabbia e incertezza mentre i suoi occhi increduli e sgranati osservavano ciò che era già accaduto e non sarebbe mai più tornato come prima.

 

Non doveva andare a finire cosi. Non sarebbe dovuto finire e basta...

 

Tutto quello che Trunks non avrebbe mai avuto era scomparso per sempre in un solo istante riverso in un'umile ed indecorosa pozza di fango. Gohan era stato maestro, fratello e padre, ed ora di lui non rimaneva altro che un ricordo lontano e molta amarezza.

 

"I bravi maestri conoscono sempre i limiti dei propri allievi ma non temere Trunks, non ti abbandonerò..."

 

L'aveva detto, glielo aveva sentito scandire perfettamente un giorno qualsiasi durante i loro allenamenti e lui ne era rimasto rasserenato. La sua presenza era sempre stata data per scontato, la sua risata e i suoi incoraggiamenti ripetuti in un ritornello di vitale importanza solo perchè Gohan era il suo unico punto di riferimento, l'unico uomo su cui poter contare, l'unico per cui avrebbe volentieri donato la propria vita, mentre lui l'aveva già preceduto da ottimo maestro quale era sempre stato...

 

Aveva promesso molto e mantenuto niente.

 

L'unica paura a cui aveva dedicato le sue notti insonni si era palesata per ciò che era realmente concentrando in essa tutta la sua brutalità. L'abbondono di cui aveva patito anni prima sua madre ora gli apparteneva e lo feriva di una forza indomabile, capace di fargli mancare il respiro e le forze che sempre lo avevano accompagnato. Il lutto aveva trovato dimora nel suo cuore scavando a fondo nell'anima e trasformando per sempre ciò che di fanciullesco era rimasto in rabbia e rassegnazione. Quegli occhi che piangevano la loro perdita più grande non avrebbero mai più visto la luce della serenità e della leggerezza, portando per l'eternità dietro ad essi il fardello di un mondo alla deriva e di una sofferenza che nessun umano mai avrebbe potuto comprendere.

 

Si era chinato su di lui per girare il suo corpo ed osservare meglio il suo viso.

I suoi occhi vacui e assenti li aveva odiati con la stessa intensità con la quale li aveva amati negli anni precedenti cercando di scorgere un orgoglio mai conosciuto prima.

Non era comprensione ciò che più avrebbe voluto ma solo essere accompagnato durante il suo cammino di vita da una figura che sarebbe stata fiera per ciò che sarebbe alfine diventato.

In un solo istante il loro progetto comune era diventato impalpabile come la nebbia alle prime luci dell'alba, e solo si domandava come avrebbe fatto infine senza Gohan a portare avanti la sua vita e quella dei pochi superstiti della terra.

 

"Speravo che non ti saresti mai arreso prima ancora di lottare... Tra la rabbia e la serenità troverai quell'equilibrio che ti aiuterà a concentrarti e a diventare un super sayan..."

 

Tra la rabbia e la serenità c'era stata la sua morte, poichè infine Trunks capì che era stato quello l'anello di congiunzione tra l'adolescenza e la sua piena maturità.

La morte di Gohan non avrebbe avuto finalità migliore se non quella di riaccendere la nuova speranza di tutta l'umanità, l'unica carta da giocare in un mondo dove nulla avrebbe avuto più senso se quella distruzione insensata fosse continuata senza limiti di tempo e spazio.

 

Ora capiva cosa avesse provato Gohan perdendo Junior...

Nessuna parola mai avrebbe potuto descrivere la sensazione che si era dipinta davanti ai suoi occhi, la perdita che per sempre avrebbe scandito tutti i minuti della sua esistenza da lì all'eternità.

La terra aveva perso un eroe che mai più sarebbe tornato, ed ora avvolta dalle tenebre, piangeva la morte di un uomo giusto che aveva lottato fino allo stremo delle sue forze.

Tra la rabbia e la serenità Trunks avrebbe trovato il motivo del suo cambiamento, ed allora tra le urla di dolore e le lacrime versate, l'oscurità si trasformò in nuova luce e in un solo istante la sua vita cambiò per sempre, imparando a portare sulle sue giovani spalle il peso del mondo intero.

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Salve a tutti voi cari lettori, oggi è stata una giornata abbastanza stressante per me avendo seguito un master impegnativo, tra l'altro fuori paese e con una pioggia che non ha accennato a fermarsi nemmeno un minuto è_é ... Il richiamo della scrittura però ha avuto la meglio sulla voglia di riposare e cosi ho ritagliato un paio d'ore per la pubblicazione del mio nuovo capitolo.

Vi prego non me ne vogliate, sapevamo fin dall'inizio dove questo racconto ci avrebbe portato, però vi avviso subito che NON E' FINITA QUI (questa frase sa molto di minaccia lo so ^_^') poichè ho ancora qualcosina da dire e in più vorrei scrivere un'altra storia sulla mia personale versione dei fatti riguardo il Cell-game.

Detto ciò, ringrazio come sempre tutti voi per la vostra disponibilità e la vostra pazienza.

Vi abbraccerei uno ad uno credetemi. Contattemi quando volete e fatemi sapere qualsiasi cosa vi passi per la testa.

PS Il nuovo capitolo de "LA NEVE NEL CUORE" è quasi pronto.

Buahahahahahahah (Risata malefica O.o)

Reina

   
 
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