«Pervinca, facciamo una passeggiata?» chiese Grisam speranzoso.
«Uhm... Va bene, potrebbe anche non essere poi così male come idea...» nella sua voce si sentiva quel misto fra ironia e severità che la caratterizzava.
Così si diressero verso il porto. Era primavera e passando a salutare Quercia notarono che tutte le aiuole erano in fiore: lo spettacolo era magnifico.
«Ciiiaaao piiccioooonciiinii!» era Quercia.
«Non siamo “piccioncini”» rispose prontamente Pervinca con un tono scorbutico. Ma la sua convinzione si affievolì non appena Grisam le prese la mano nella sua.
Il suo cuore cominciò a battere, e sperò che lui non lo sentisse.
Si vergognava, ma voleva che lui la tenesse per mano ancora un po'.
«Su, andiamo... non dovevamo farci una passeggiata? Ciao Quercia, a dopo!»
«A dooooopoo Burdooock...».
Non lasciò la mano. La tenne stretta nella sua assaporando ogni sensazione a fondo: erano poche le volte in cui poteva dimostrarle il suo amore.
«Vì... corriamo? Volevo fare un giro in barca... Ti va?»

***

Pervinca iniziò a correre verso il porto, sempre con la mano in quella di Grisam. 
Era un sì. 
Mentre correvano, l'aria sbatteva loro contro e niente avrebbe potuto turbarli.
Invece qualcosa ci fu. Qualcosa chiamato Scarlet Pimpernel.