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Autore: Lamiastoriatraledita    16/11/2012    1 recensioni
Non aveva una minima idea di come potessi sentirmi.
Tremavo. Proprio come delle foglie,frammenti d'estate.
Genere: Poesia, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Contesto generale/vago
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Questa storia è per chi come me,si è sentita amata. Per chi come me,creda che il vero amore non muoia mai.

Foglie appassite e frammenti d’estate.
Capitolo 1.
Volevo chiamare,era più o meno cinque mesi che non parlavo con lei,davvero tanto tempo. In un estate ci eravamo viste solo una volta. E’ vero,è stato meraviglioso stare con lei anche soltanto per due ore,ma non è la stessa cosa di stare ogni fine settimana con lei. Ogni singolo giorno,qualcosa mi ricordava di lei,ogni singolo dettaglio,le battute delle mie compagne,tutto. Troppi,davvero troppi ricordi.
Da quando mi ero trasferita il nostro rapporto era sempre più spento,io non la chiamavo e lei non mi chiamava,ognuno si era fatta la propria vita. E per quanto potessimo tenere una all’altra,purtroppo gli impegni,lo studio e magari anche la noia,ci portavano ad essere distanti,non solo in maniera fisica. Eppure i miei pensieri erano sempre rivolti a lei,a quei capelli riccissimi. Quella risata da bambina,quel modo infantile di vivere la vita,quella spensieratezza che hanno soltanto i neonati. Il suo abbigliamento,quella coda di cavallo,OGNI singolo giorno aveva quella maledetta coda. Le avevo detto molte volte “lasciali sciolti,ti fanno molto più femminile,e sei molto più bella” , ma lei non mi ascoltava. Con i suoi pregi e i suoi difetti,era una persona che,in un modo o nell’altro,mi aveva trasmesso tanto,e inevitabilmente anche io le avevo trasmesso molto più di quando potesse mai ricevere da qualsiasi altra amica.

Si,ci sarebbe proprio stata una chiamata. L’unico problema era che il pensiero che potesse rispondere lui mi terrorizzava. L’idea di risentire quella voce,quella meravigliosa voce dopo tanto tempo mi faceva stare male. Ora che iniziavo a dimenticare tutto ciò che era successo. Ora che iniziavo a dimenticare LUI. Quella sera ero in salotto,guardavo fisso il pianoforte. Pensavo “cazzo Graziana puoi farcela,lei non si merita questo”. Era vero,lei non si meritava questo. Aveva solo la sfortuna di avere un fratello adorabile. Il più bel fratello dolce,alto,riccio,stronzo di sempre.
  
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