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Autore: hazzascurls    16/11/2012    0 recensioni
Martina, la protagonista, conobbe Harry in una vacanza. I due s'innamorarono ma un giorno Martina venne a scoprire una cosa. Si perderanno di vista. Dove si rincontreranno? Scoppierà di nuovo l'amore? Cosa succederà?
Se entrerete lo scoprirete pian pianino (?). Conoscerete anche gli altri personaggi....
Non vi dico più niente, a voi la lettura :)
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: Bondage, Triangolo | Contesto: Universitario
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-Martina smettila di piangere o farai piangere anche me- disse la mia migliore amica accarezzandomi la testa immersa nel cuscino -su, non pensarci più, pensa al fatto che domani andremo all'università, pensa alla tua nuova vita - continuò
-Non ci riesco, non riesco a non pensare a lui, vorrei scordare tutto quello che ho passato con lui, il suo sapore, i suoi baci, i suoi occhi, il suo tatto con il mio corpo, credimi vorrei poterlo fare ma non ci riesco- dissi singhiozzando
-ti ha proprio fatto innamorare èh?-
-si Ilaria, si-
- ma è una settimana che sei tornata dalla vacanza in Sardegna, vivi, dimenticalo, in un modo o nell'altro ci riuscirai, tranquilla. So come ti senti- disse. Io l'abbracciai forte a me
-Grazie- dissi sussurrando.
ALLOOORA non mi sono presentata. Mi chiamo Martina e la ragazza che cerca in tutti i modi di consolarmi è Ilaria nonchè mia migliore amica dagli anni delle medie. Abbiamo entrambe 18 anni e domani andremo all'università di canto a Londra. Abbiamo gli occhi grandi ma con una differenza, io gli ho verdi mentre lei marroni, siamo more con i capelli lunghi fino alle spalle, forse a lei leggermente più lunghi. Perchè cercava di consolarmi? Ora vi racconto.
In poche parole sono andata in vacanza in Sardegna, lì ho conosciuto un ragazzo, Harry, passammo molto tempo insieme e un giorno mi chiese di essere la sua ragazza, essendo innamorata persa accettai non sapendo però che aveva già un ragazza. Non mi crederete sicuramente se dico che sono innamorata completamente di lui ed invece vi consiglio di credermi, ogni notte piango al suo ricordo, mi manca tutto di lui, il modo in cui mi guardava, il suo sorriso, le sue fossette, le mie mani intrecciate nei suoi ricci, il suo tatto leggero, come per non farmi male che aveva sul mio corpo. La mia vita era completa con lui al mio fianco. Pensate che la mia prima volta fu con lui. Poi un bel giorno, oddio non tanto bello per me, andai nel suo hotel...............
 
*FLASH BACK*
-Hey Harry- dissi andandogli incontro, una volta avvicinatomi a lui una ragazza alta, bionda, dagli occhi ghiaccio se lo abbracciò e gli stampò un enorme bacio.
-Harry chi è lei- chiesi stupidamente
-no, tu chi sei- mi rispose, lì il mondo mi crollò addosso. Insomma non potevo crederci
-Harry sono io, Martina, non fare lo sciocco, e perchè hai baciato lei?- dissi indicando la ragazza al suo fianco che mi guardò male
-ma chi ti conosce, non disturbarmi- disse, per un attimo pensai che stavo sognando invece era tutto vero. Harry aveva già un ragazza, mi avevo solo sfruttata, che viscido verme (?)
Mi guardò con occhi dolci, tutta la dolcezza era rinchiusa lì, nel suo sguardo. Capii che era meglio lasciar perdere, barcollai leggermente e poi scappai in lacrime.
*FINE FLASH BACK*
 
Ed ora sono qui, una settimana dopo con ancora lui in mente ma soprattutto nel cuore.
-ok basta, devo riprendermi diamine, ho 18 anni devo vivermi la vita- dissi alzandomi in piedi.
-bene amica, è così che ti voglio- disse Ilaria saltando sul letto.
-shopping?- chiesi
-yessss-
Presi la borsa, salutammo la mia famiglia ed uscimmo.
-OH MIO DIO, quel completo lo amo- dissi attaccandomi con la faccia alla vestina.
-entriamo?-
-assolutamente si- dissi aprendo la porta. Una commessa subito venne a romperci i coglioni. Dopo tipo mezz'ora l dentro uscimmo con quasi 5 beste a testa, ed era solo il primo di negozio.
Verso le 7 si sera si sedemmo stremate su una panchina, avevamo passato 3 ore intere a svuotare i negozi, eravamo distrutte -sono stanca, forse è meglio andare a casa, domani alle 11 dobbiamo stare all'università, conta che dobbiamo il volo alle 7 e mezza- dissi.
-si giusto, andiamo dai-. Arrivammo a casa, Ilaria avrebbe dormito con me, finimmo di preparare le valigie e dopo aver cenato andammo a letto.
-se emozionata?- mi chiese, pensavo che dormisse già.
-uhm..... un pochino, tu?-
-anche-
-va bene, ora dormiamo dai- dissi
-Martina-
-mh?-
-sempre insieme?-
-sempre insieme- risposi prima di chiudere gli occhi.
Calai in un sonno profondo interrotto bruscamente dalla sveglia che suonò.
-Ilaria, sveglia, è ora- dissi strattonandola
-si si sono sveglia-
-andiamo a fare colazione-. Calammo in cucina, c'erano tutti, sia la mia famiglia che quella di Ilaria -giornooooo- dissero tutti in coro 
-pronte?- continuò Monica, la mamma di Ilaria.
Ci guardammo negli occhi e contemporaneamente dimmo -sempre-. Facemmo colazione poi fui io la prima ad andare in bagno.
-Martinaaaaa muovi il tuo culooooo, devo entrare anche iooo- urlò Ilaria da dietro la porta che subito spalancai -ecco tutto tuo- dissi. entrai in camera, mi asciugai i capelli, li piastrai e poi mi vestii, misi anche un leggero trucco. Dopo 10 minuti era pronta anche Ilaria   -ci siamo- disse venendomi vicino. -ci siamo- dissi ridendo.
18 anni erano volati, mi guardai allo specchio e poi chiamai Ilaria che venne affianco a me -ma ti rendi conto, l'università- disse
-già, è tempo- dissi. Secondi dopo i miei ci chiamarono. Scendemmo, le valigie erano già nella macchina, entrammo in macchina. In meno di un quarto d'ora eravamo in aeroporto.
-ciao bambina mia, fa attenzione- disse mamma abbracciandomi
-tranquilla mamma, papà, Biagio, ci vediamo a natale ok?- dissi abbracciandoli  -non fate arrabbiare la mamma- continuai.Salutai la famiglia di Ilaria, lei salutò la mia e dopo i vari controlli ci imbarcammo, destinazione Londra.
il viaggio passò velocemente per fortuna. Arrivammo lì alle 10 e mezza, il colleg era distanza mezz'ora precisa dall'aeroporto. Prendemmo subito un taxi che ci porto direttamente li davanti. L'autista ci aiutò con le valigie e dopo averlo pagato se ne andò. Varcammo il cancello, io non ero più nella pelle, e lo stesso Ilaria  -andiamo alla segreteria per la stanza- disse Ilaria
-andiamo-. Per fortuna la trovammo subito
x: -ragazze avete la numero 169, siete solo voi due nella stanza e...... cos'altro? sul tavolo ci sono tutti i programmi, Benvenute-
-grazie, arrivederci- dissi, Ilaria prese le chiavi ed entrammo nell'ascensore. Era pieno di ragazzi, insomma imbarazzai.
-Scusate ragazzi che sapete dov'è la stanza numero 169?- chiese Ilaria, mi meraviglia un tantino, insomma non era da lei AHAHAHAHAHAHAHAHAHAH lol
un ragazzo dalla pelle olivastra rispose -al terzo piano-
-grazie-
-niente, ci si vede in giro- disse facendo un sorriso da urlo. Arrivammo al terzo piano e dopo superate alcune stanze trovammo la nostra, entrammo -bella, semplice- dissi appoggiando le borse sul letto diviso dall'altro letto da un comodino
-mi piace- disse Ilaria. Iniziammo a riordinare le valigie, finimmo e nello stesso momento una voce maschile spuntò dal nulla, era il preside che comunicava tramite un microfono, ci disse che dovevamo scendere nella giardino per il benvenuto. Presi la chiave e scendemmo per le scale, questa volta non prendemmo l'ascensore. Come disse il preside diede il benvenuto ai nuovi stupendi -buona permanenza- disse una bidella intromettendosi. Era pieno di ragazzi e ragazze che girovagano per la scuola, -io non so dove andare- dissi
  
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