Nella stanza è tutto nero
Sta arrivando l'uomo nero
E se la permanenza lì è dura;
forse c'è bisogno d'aver paura.
Il dottore guardò l'orologio: << Si sbrighi, non ho molto tempo. >> disse rivolto all'uomo che si era presentato da lui pochi minuti fa:
<< Non la tratterrò molto,ho solo bisogno di parlare. >>
Il dottore sospirò: l'ennesimo malato mentale che affermava di essere Napoleone:
<< Si sieda. >> disse indicando con un cenno la poltroncina accanto a lui. L'uomo si sedette:
<< Posso cominciare? >>
<< Se vuole.>> L'uomo si leccò le labbra: << Posso avere da bere prima? >> chiese.
Il dottore gli porse un bicchiere d'acqua:
<< Non avrebbe qualcosa di più forte? >>
<< Beva questo,ho fretta. >> Dopo aver bevuto l'uomo si rilassò: doveva avere più o meno 30anni anche se ne dimostrava di più,con tutti quei capelli bianchi e le borse sotto gli occhi scuri,che nascondevano tutti i segreti del bevitore di whisky.
Si chiamava Albert.
Il dottore accese il registratore:
<< Cominci prego; >> Albert sorrise guardando il soffitto:
<< Mi dica, da piccolo lei credeva nell'uomo nero? >>
Il dottore scosse la testa:
<< Lo sospettavo, io invece sì. L'ho anche visto...più di una volta. Non mi ha mai lasciato. >>
<< E quante volte l'avrebbe visto? >> << Tutte le sere,prima di coricarmi. E' sempre lì,sotto il letto aspettando il momento buono per colpire. >>
Il dottore rimase zitto:
<< Tutto è cominciato anni fa, a quel tempo avevo solo dodici anni,l'uomo nero per me era solo un modo per costringere i bambini ad andare a letto. Restavo spesso a casa da solo,i miei genitori erano troppo impegnati per stare con me. Troppo impegnati a distribuire droghe e drogarsi a loro volta. >>
Si fermò per ingoiare un grosso groppo di saliva:
<< Continui. >>
<< Quella sera mi andai a coricare tardi, senza nemmeno mettere il pigiama, mi lanciai sul letto e presi sonno. Tutto normale,tutto andava bene...più tardi mi svegliai per andare in bagno. Posai i piedi a terra,non sul solito tappetino di plastica,su qualcosa di umido...freddo. >>
<< Ha saputo poi cos'era? >>
<< Sangue. >>
Questo è tutto matto, pensò il dottore massaggiandosi le tempie.
<< Lei non mi crede, lo so. Comunque...accesi la luce. Sangue ovunque e accanto al mio letto mio padre e mia madre,spolpati nel vero senzo della parola. >>
Albert deglutì: << Urlai e mi nascosi sotto le coperte da vero codardo che ero. Non l'ho ancora ripulita del tutto quella stanza,anche se dormo ancora lì.... >> .
L'orologio segnò le undici e mezza di sera: << E poi? Cosa successe? >>
<< L'ho visto. Alto,completamente nero.Si riuscivano a vedere solo gli occhi,rossi come il sangue, come la più dannata goccia di sangue. Poi ha sfregato le sue lunghe mani sui muri,aveva scritto qualcosa e poi era strisciato sotto il mio letto aspettando che io scendessi. >>
<< L'ha fatto? >>
<< Solo quando è spuntato il giorno. >>
<< Lui era lì? >>
<< Si, ma non poteva uscire,era giorno. La prima cosa che ho fatto è guardare il muro.. >>
Il dottore si appoggiò contro lo schienale della sedia girevole: << Cosa c'era scritto? >>
<< Toccherà anche a te. Comincia a scappare. >> mormorò quelle parole,quasi servissero a richiamare l'attenzione del mostro o quello che era.
<< Da quel giorno ho perso tutto: è un miracolo se riesco ad arrivare a fine mese,ho i soldi dei miei genitori però. >>
<< Senta, è tardi..torni domani va bene? >>
Albert parve sorpreso da quello che il dottore gli stava dicendo: << Devo prendere appuntamento? >>
<< Esca fuori e vada a prendere la ricevuta dalla segretaria. Poi torni qui. >> Albert si alzò dalla poltroncina,c'era qualcosa di strano in quella stanza.
Uscì e si diresse verso la scrivania della segretaria. Vuota.
<< Signorina?... >> guardò a terra: sangue.
Seguì le tracce e la vide: morta con il ventre squartato dove si poteva vedere l'intestino che usciva fuori,mezzo masticato.
Lo aveva seguito,era uscito dal suo nascondiglio:
<< Dottore! >> Corse all'interno della stanza,stranamente buia:
<< Dottore..? >> Inciampò su qualcosa di molliccio,cadendo a terra,in una pozza d'acqua..o almeno sembrava acqua.
Si guardò attorno,qualcuno lo stava osservando:
<< Albert... >> Una voce scura e profonda,paralizzò l'uomo.
<< Comincia a scappare. >>