Liverpool, 23 giugno 1960. Ricordo perfettamente quella data. Era il giorno del 20° compleanno di Stu, il mio migliore amico. Ci eravamo conosciuti alle elementari, sebbene lui fosse due anni avanti rispetto a me, e siamo stati compagni di scuola fino alle medie, quando poi le nostre strade si sono divise. Lui decise di frequentare l'Art College di Liverpool, mentre io mi iscrissi al Liceo Scientifico, ma la nostra amicizia rimase comunque indissolubile. Mi chiamo Jenni, sono nata il 12 settembre 1942 al Maternity Hospital di Liverpool, i miei erano separati e mio padre viveva in Francia. Non lo vedevo da 10 anni. Mia madre viaggiava spesso e io vivevo da sola per la maggior parte del tempo. Per fortuna c'era Stuart a tenermi compagnia.

Torniamo a noi. Quel giorno Stu organizzò una festa per il suo compleanno e, come al solito, invitò mezza Liverpool. Non conoscevo proprio tutti, ma per fortuna c'era qualche mio amico. Tra questi c'erano Pete, Jackie (la mia migliore amica), e Paul. Quest'ultimo era il mio fidanzato, ma le cose tra noi non funzionavano. Non provavo più niente per lui, malgrado i suoi tentativi di tirare avanti. All'inizio della festa mi prese in disparte e mi disse:"Senti Jenni, lo so che ultimamente le cose non vanno nel verso giusto, ma ti prego, dammi un'ultima occasione!"

"Dammi un motivazione valida per mandare avanti questa relazione!"

"Seguimi". Paul mi prese per mano e mi trascinò nella camera di Stuart. Mi abbracciò e mi baciò. Subito però la porta si aprì.

"Oh, scusate! L'ho forse interrotta, McCartney?"

"No, tranquillo, ci stavamo solo raccontando delle barzellette... FOTTITI STUART"

Amai Stu in quel momento, il suo arrivò mi salvò.

"Comunque, Jenni, vorrei presentarti un mio amico. Anche lui fa parte della band, è molto simpatico"

Lo seguii e mi condusse in giardino, facendosi largo tra la folla. Vidi un ragazzo intento ad intrattenersi con un gruppo di ragazze. Era  alto, con il solito ciuffo da Teddy Boy che portava in quel periodo anche Paul e che su di lui detestavo. Inizialmente non morivo dalla vogli di conoscerlo, ma Stu mi trascinò davanti a lui.  

"Ciao Stu! Festa grandiosa! Sopratutto le pollastre che hai invitato.. Complimenti alle tue conoscenze!"

"John mi sorprende che tu sia ancora qui nel giardino invece che a occupare la mia camera da letto.."

"Sono qui solo perché non ho ancora finito la sigaretta!"

"Come se tutte fossero qui ad aspettare che tu gli permetta di entrare nelle tue grazie..."

"Lo so che non stai aspettando altro da quando hai scorto la mia amabile figura in lontananza piccola..E tutto questo astio è covato da.."

"Jenni Smith, e tu saresti?"

"Come non mi conosci? Mi chiamo John. John Lennon."

"Sinceramente questo nome non mi dice nulla.."

"Aspetta ancora un po' e vedrai che quando sarò ricco e famoso, ringrazierai per esserti intrattenuta con me in questo momento."