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Autore: Fannie Fiffi    17/11/2012    2 recensioni
Caroline è distrutta, la trasformazione in vampiro ha sconvolto la sua vita per sempre. Non ha più controllo di se stessa, è schiava della sete e della natura che cerca in tutti i modi di combattere. Nessuno è pronto ad aiutarla, a prendersi cura di lei e a starle vicino.
Nessuno eccetto Stefan.
[StefanxCaroline, Seconda Stagione.]
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline Forbes, Stefan Salvatore
Note: AU | Avvertimenti: Mpreg
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Stop crying your heart out.

 
 
- Caroline, Caroline, ascoltami. Puoi fermarti, puoi farlo. Io credo in te. – la voce allarmata di Stefan echeggiò nell’aria silenziosa e giunse perfettamente alla ragazza davanti a lui.
Gli dava le spalle, troppo presa dal sangue del ragazzo fra le sue braccia per fermarsi.  Il liquido denso e caldo continuava a scorrere libero nella sua bocca e lei non poteva proprio pensare a nient’altro.
Mentre il giovane perdeva man mano coscienza, socchiudendo gli occhi e ansimando faticosamente, la vampira sorrise trionfante sentendo colare il sangue fuori dalle labbra. Tutto quello che aveva desiderato da una settimana a quella parte, ora l’aveva completamente appagata.
Sangue, sangue, nient’altro che sangue. Caroline provava un immenso piacere nel sentire la vita altrui abbandonare il corpo della  vittima e rafforzare, invece, quello della carnefice.
Per una volta nella vita era lei la predatrice e nessuno l’avrebbe più fatta  soffrire. Nessuno le si sarebbe imposto, tutti l’avrebbero temuta. Tutti l’avrebbero riverita, perché lei era dannatamente forte.
Forte e immortale, aveva il mondo in un pugno  e aveva tutto il potere di sgretolarlo.
- Care, non farmi intervenire. Puoi fermarti da sola. – di nuovo quella voce, di nuovo Stefan. Non se ne era ancora andato? Era troppo chiedere un po’ di pace e nutrirsi senza interruzioni?
La vampira smise nuovamente di bere e si voltò verso il minore dei Salvatore, lo sguardo furioso e l’aspetto distrutto.
- Cosa diavolo vuoi, Stefan? Vattene! – Caroline ringhiò, urlò, cercò di scacciarlo via in ogni modo.
Tutti l’avevano abbandonata e ripudiata, perché non poteva semplicemente andarsene anche lui insieme  agli altri? Sarebbe stato molto più facile così.
- Non me ne vado finché non lo lasci libero. – il tono dell’uomo non ammetteva repliche e Caroline capì che non sarebbe riuscita a nutrirsi senza interferenze.
-Oh, e va bene. – disse arresa, lasciando cadere il ragazzo a terra e allontanandosi da quel corpo che per lei non aveva più alcuna importanza.
Sperò che Stefan non la seguisse, ora che l’aveva accontentato, ma i suoi sforzi furono vani: sentiva la sua presenza dietro di lei.
Continuò a camminare per un breve tratto di strada e poi, giunta in prossimità della foresta, cominciò a correre con uno scatto repentino. Pensò di averlo seminato, così rallento il passo fino a recuperare un’andatura umana.
Passeggiò da sola nel bosco per alcuni istanti, la luna invisibile e il cielo nero, fino a quando non sentì un rumore alle sue spalle. Si voltò e, come rinchiusa in una gabbia, venne stretta contro un altro corpo.
Quelle braccia vigorose la trattenevano senza via di scampo, impedendole perfino di respirare.
- La… Lasciami. – sussurrò Caroline, il viso schiacciato contro al petto di Stefan.
- Non ti lascio. – Quelle tre parole fecero breccia nella corazza che la giovane stava cominciando a costruire. Erano parole decise, marcate, sincere. Entrambi caddero nel silenzio e poi, quasi impercettibilmente, Caroline tremò.
- Ripetilo. – chiese implorante, abbandonandosi definitivamente al corpo accogliente del vampiro.
- Io non ti lascio, Caroline. – anche Stefan, sebbene l’avesse detto per calmarla, improvvisamente capì ciò che quella frase comportava.
- Lascia che ti aiuti. – continuò lui, alzandole il viso con il pollice e fissandola insistentemente negli occhi. Lei sostenne il suo sguardo senza dire una parola, troppo spaventata e confusa per riuscire a ragionare.
- Nessuno può aiutarmi. – affermò sconfitta, abbassando il volto e staccandosi un po’ dal suo corpo.
- So cosa stai provando, Caroline, e credimi quando dico che posso aiutarti. –
La giovane rifletté alcuni istanti e poi, come presa da un’assurda frenesia, sentì i solchi neri nascere dagli occhi e lo sguardo iniettarsi di sangue.
Simultaneamente percepì i canini sfiorarle le labbra e, presa dalla foga, si avvicinò ancora a Stefan.
- Ho così tanta fame! – ruggì arpionandogli le spalle con le mani e spingendolo contro l’albero più vicino. Premette il suo corpo contro quello di Stefan, spingendolo verso la corteccia. Il leggero tonfo che fecero i loro corpi risuonò nella foresta silenziosa, poi non ci fu nessun’altro rumore.
Caroline cominciò a fissare il collo di Stefan. Sebbene non fosse un umano, percepiva il suo sangue fluire e si ritrovò a desiderarlo ardentemente.
- Lo so, Care, lo so. – fu la risposta del vampiro che, senza nemmeno volerlo, le accarezzò i capelli in un gesto automatico.
Lei continuava a fissare quel punto preciso, il punto in cui il sangue profumava. Le sembrò quasi di assaporarlo già, il sapore dolce e rugginoso che le scorreva giù per la gola.
- Puoi farlo, se vuoi. – Caroline non attese oltre dopo aver ricevuto quel permesso e, alzandosi sulle punte dei piedi, si aggrappò alle spalle di Stefan e bevve.
Non appena i suoi denti si trovarono a contatto con il sangue, Caroline si sentì viva.
Era viva, poteva percepire il silenzio, l’oscurità, i sospiri di Stefan e la forza che lentamente si impossessava del suo corpo.
Sentiva i loro corpi aderire perfettamente, le loro braccia confondersi l’una con l’altra e i loro occhi perdersi nel buio.  In quel momento era come se esistesse solo grazie a Stefan, come se lui fosse la sua forza e l’unico modo per sostentarsi.
Stefan, dal canto suo, era totalmente perso nei capelli di Caroline che dolcemente gli accarezzavano il viso.
Non riuscivano a pensare e nemmeno a muoversi, persi l’uno nell’altra.
La bionda, finalmente sazia, si staccò da lui e cercò di pulirsi il viso incrostato dal sangue del ragazzo del bar e da quello di Stefan.
Questi la aiutò, accarezzandole delicatamente il viso. Lei, colpita da quel gesto, scoppiò a piangere.
- Perché piangi? –
- Tu hai così tanto riguardo per me. Perché mi stai aiutando? – Caroline si allontanò, gli diede le spalle per non fargli vedere tutta la sofferenza che trapelava dagli occhi.
- Perché ti capisco e perché nessuno dovrebbe affrontare qualcosa del genere da solo. –
- Non credo che lo supererò mai. Ho questa… voglia, dentro di me, di uccidere e odiare il maggior numero di persone. E questa non sono io! Non ho mai odiato nessuno. Non ho fatto niente per meritarmi questo. –
Dopo aver ascoltato lo sfogo di Caroline, Stefan si avvicinò e le prese la mano.
-  Devi solo mantenere la calma. È normale avere questo bisogno. Ci siamo passati tutti, ma tu non devi arrenderti. Devi continuare a combattere e a lottare per sopravvivere. Fallo per te stessa. -  mentre lui parlava, la lontananza tra i due cominciò nettamente a diminuire fino a portare i loro nasi a sfiorarsi.
Caroline avvertì un calore espandersi dal centro del corpo, un calore che la spingeva ad avvicinarsi sempre di più al corpo di Stefan.
Se prima non l’aveva mai visto sottoquel punto di vista,  ora non riusciva a pensare nient’altro a qualche momento prima quando le sue braccia la stringevano.
Lo fissò e desiderò ancora quel contatto sempre più intensamente.
- C’è qualcos’altro che voglio, oltre al sangue. – sussurrò lei, continuando a fissare quegli occhi verdi che tanto la sconvolgevano.
- Le tue emozioni sono… amplificate. – parlò Stefan sulle sue labbra, sfiorandole appena.
Caroline non poté più trattenersi,  eliminò definitamente la distanza millimetrica fra le loro labbra e lo baciò.
Tutto il dolore, la rabbia, la passione e la tensione accumulati fino a quel momento si riversarono nel furioso bacio che li stava consumando.  Era uno sfioramento veloce, profondo, carico di emozioni.
Non passò molto prima che le loro lingue si incontrassero e cominciassero a rincorrersi e lasciarsi trasportare una dall’altra.
L’eccitazione dei due era tangibile nell’aria, i loro respiri pesanti erano rumorosi e nessuno dei due voleva staccarsi dalle labbra dell’altro.
Stefan, ricercando un contatto maggiore, portò le mani sui fianchi della vampira che, capendo il suo intento, allacciò le gambe alla sua vita mentre il vampiro scendeva a baciarle il collo e le clavicole.
I loro pensieri erano totalmente annullati, nelle loro menti non c’era nient’altro se non il profumo e le labbra dell’altro e la voglia di essere liberi.
Mentre riprendevano fiato, Caroline lo abbracciò e si nascose nell’incavo tra la spalla e il collo, baciandolo.
- Salvami. – sussurrò abbandonandosi finalmente a lui e lasciandosi cullare dalle sue braccia. 




Salve a tutti!
Eccomi con una OS Steroline. Che ne pensate?
Vi dico solo che è stata ispirata da questo video: 
http://www.youtube.com/watch?v=6zvLKCsTm-E&feature=youtu.be Non mi sono mai cimentata in questa ship, ma lo Steroline ha un non so che di interessante. Fatemi sapere cosa ne pensate! :D

  
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