-Non ti amo più, Sonny- disse il ragazzo moro, guardando negli occhi il biondo di fronte lui.
L’espressione del biondo si tramutò in una maschera di dolore e sofferenza, ma solo una lacrima fuoriuscì dai suoi occhi marroni.
Silenzio, e poi uno scrosciò di applausi provenienti dal centro della palestra.
-Bravi! Complimenti, siete eccezionali; sembrava tutto vero, reale. C’era tensione nell’aria, ottimo segno. E Riccardo, quella lacrima era favolosa! Ok, dieci minuti di pausa, poi preparatevi per la scena del salotto- esclamò l’insegnante di teatro, una donna grassottella con i capelli rosa. Pazza e meravigliosa.
Intanto sul palchetto infondo alla sala, i due protagonisti si stavano abbracciando.
-Ah, Giò. Sei stato bravissimo; sai, ci ho quasi creduto per un istante- mormorò Riccardo con gli occhi lucidi.
–Non succederà mai. Non ce la farei senza di te. Lo sai, vero? Io ti amo- rispose Giorgio prima di baciare il suo ragazzo.
Ma non riuscirono ad approfondire il contatto perché quel simpaticone di Leonardo urlò:-Giorgino, Riccardino! Le cose sconce fatele a casa vostra! Ci sono dei minori, qui!
I due ragazzi alzarono gli occhi al cielo, prima di girarsi verso Leo e trovarlo intento a pomiciare beatamente con Marco.
-E poi dici a noi, eh!- ribatté ridendo Giorgio e tirandogli il cuscino della sedia che c’era sul palco. E poi si sentirono solo risate provenire dalla palestra.
Ah, che cosa bella l’amour! ♥
Angolino piccino picciò di Batti
Questa storia farà parte di una raccolta a cui tengo tanto, tanto.
Per adesso pubblico solo questa, ma ce ne saranno
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