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Autore: Hadi    18/11/2012    1 recensioni
[PruIta] Gilbert si era sempre comportato in maniera perfetta da quando vivevano insieme.
Se prima passava i sabati sera nei pub, ora li trascorreva con Feliciano; aveva adattato i suoi gusti a quelli del compagno; iniziava ad assumersi delle vere responsabilità e aveva persino imparato a dire qualche parolina in italiano.
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Nord Italia/Feliciano Vargas, Prussia/Gilbert Beilschmidt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Feli e Gilbert


Avevano descritto la loro relazione come un gioco, un insieme di sveltine, un qualcosa di assolutamente non serio.
Feliciano continuava a restarci male quando Antonio, Francis, Ludwig e persino Romano lo "avvisavano" di un pericolo non vero.
"Gilbert ti sta usando!"; "Gilbert fa così con tutti!"; "Non ti ama!"; " Ti prende in giro!".
L'italiano sviava subito il discorso, sopprimendo dentro di sé tutte le domande che, purtroppo, si poneva.
Avevano ragione? E se sì, perchè Gilbert doveva prenderlo in giro?
Il conforto lo trovava tra le bianche braccia del fidanzato che, pazientemente, lo aiutavano a scacciare via quei brutti pensieri; si sedevano sul divano, con una tazza di cioccolata fumante, a parlare.
L'albino ingoiava amaramente tutti gli insulti e le supposizioni che i suoi amici dicevano di lui, senza mai mancare di rassicurare, con un sorriso e con delle dolci effusioni, i pensieri dell'amato.
Feliciano, invece, finiva sempre per stringersi al prussiano, coccolato da quelle tenere attenzioni, dimenticando tutti i giudizi altrui.

Erano fidanzati da quasi un anno, e vivevano insieme da circa quattro mesi.
Gilbert si era sempre comportato in maniera perfetta da quando vivevano insieme.
Se prima passava i sabati sera nei pub, ora li trascorreva con Feliciano; aveva adattato i suoi gusti a quelli del compagno; iniziava ad assumersi delle vere responsabilità  e aveva persino imparato a dire qualche parolina in italiano.
Consideravano la loro relazione come un qualcosa di davvero serio.

Ma era davvero cominciata per gioco. Almeno, per Gilbert lo era stato.
Solo per egocentrismo; per avere Feliciano, che sia Ludwig e Antonio desideravano.
E finalmente lo aveva ottenuto.
I sorrisi di Feliciano, gli abbracci sinceri, i piccoli segreti che gli raccontava sottovoce, i dolci messaggi che gli inviava prima di andare a letto, insomma, tutta quella infinita dolcezza iniziò a logorargli l'anima.
Non voleva prendersi ancora gioco di lui, anche perché sentiva di provare qualcosa di davvero speciale per l'italiano.
Qualcosa che andava oltre la semplice ammirazione per la sua bontà, o il rimorso per averlo preso in giro.

Così, la prima notte trascorsa insieme, il rimorso fu talmente grande da impedirgli di dormire.
Prese coraggio e lo svegliò, gli accarezzò il volto assonnato, disse ciò che si sentiva.
Ribatté su quanto adesso il suo amore fosse sincero, gli asciugò il volto bagnato, lo vide alzarsi ed andare via.
Feliciano tornò il giorno dopo, accolto da un Gilbert completamente in preda ai postumi di un'ubriacatura. Questo lo fece stare tanto in pena che perdonarlo gli venne naturale.
Lì capì veramente di essere importante e che, in ciò che provava Gilbert, doveva esserci qualcosa di vero, a differenza di ciò che i loro amici ancora dicevano.
Cominciarono a ricostruire la loro storia, tassello su tassello, e il dolore di quella rivelazione si placò quasi subito.
Gilbert non poteva fare a meno di sentire le calde manine di Feliciano accarezzarlo, di quei dolci e imbarazzati bacini che riceveva, di sentire il calore dell'italiano avvolgerlo nelle notti più fredde.
Era tutto così magnifico.

E lo è anche adesso.
Feliciano siede sul divano, coccolando il piccolo gattino Sahne. Il soffice animaletto bianco si muove tra le mani dell'italiano che, con un sorriso beato sul volto, asseconda il suo desiderio di gioco.
Gilbert resta appoggiato al muro, perdendosi in quella scena così dolce.
- Sahne, guarda, papà Gil non ti viene a fare le coccole!-
Sono le parole di Feliciano a risvegliarlo, e lo spronano, accompagnate da un sorriso, a sedersi sul divano.
Il pelo morbido del gatto quasi si confonde con la candida pelle di Gilbert, e un sorriso sincero si manifesta sul volto dell'albino.
- Dovremo prendergli un amico, che ne dici, Feli?-
L'italiano non risponde; poggia solo la testa sulla spalla del compagno e, dopo qualche secondo, sussurra:
- E' tutto così magnifico!-










Angolino inutile e solitario;

Questa storia non mi soddisfa, ma per niente.
Quindi più siete cattivi nel recensirla più mi aiutate.
Grazie a tutti per aver letto <3

Hadi


   
 
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