"Svegliaaaaaaaa"

Al suono di quella terribile e quotidiana parola, mi catapultai dal letto e mi infilai frettolosamente nella doccia.

L'acqua scorreva lentamente,come se mi stesse quasi accarezzando i capelli.Chiusi gli occhi e rimpensai a tutto quello che era successo durante gli ultimi mesi:La morte prematura di mio cugino,il trocamento definitivo con il mio ragazzo,l'intervento al cuore,i continui battibecchi con i miei e la scuola che diventava sempre più dura.

Ma nonostane tutto, riuscivo sempre a sorridere grazie alla mia migliore amica.Erano 9 anni che conoscevo Giuseppina,era sempre stata il mio unico punto di riferimento,l'unica che conosceva tutti i miei segreti,l'unica che arrivava a casa mia, prendeva un pacco di biscotti e incominciava a mangiare,lei mi aveva asciugato le lacrime quando, dopo l'intervento ,piangevo dal dolore,era sempre stata l'unica per me.Dopo 8 anni,adesso,le nostre strade si erano divise.La nostra amicizia era ancora forte,ma non era più la stessa cosa.Mi mancava  vedere  il suo tondo viso ogni mattina,non poter guardare i suoi grandi occhi  nocciola e capire quello che stesse pensando,oppure semplicemente non poter ascoltare una delle sue lunghe e strane risate.Ma non era l'unica delle miei "vecchi "amici che mi mancava:Carmela,Concettina e Peppino mi erano stati sempre vicino,rallegrandomi cantando le canzoni di Giggino.

La storia che avevo avuto con Gennarino mi aveva semplicemente devastato,nel senso letterale del termine.Non avevo mai sofferto così tanto in vita mia,nemmeno durante l'intervento che avevo avuto a cuore aperto ,che era stato davvero doloroso.Avevamo frequentato le medie insieme,ma soltanto l'ultimo anno era nata "la scintilla".Non era un ragazzo normale,preferiva stare a casa a mangiare una pizza che uscire con gli amici,era un tipo chiuso e solitario,insomma era un asociale.

Tutto era cominciato  un comune mercoledì,avevo cambiato posto per sedermi vicino a Carmela,ero vicinissima a lui e abbiamo incominciato a ridere e scherzare anche con altri compagni.Mi diede un primo abbraccio e poi i nostri sguardi si incrociarono e in quella frazione di secondo è stato come se il mondo si fosse fermato.I suoi occhi erano azzurri,molto azzuri.Grandi e leggermente allungati sembravano essere  fatti di ghiaccio.La bocca rosea e carnosa sembrava fatta per essere baciata e il naso dritto  e allungato gli dava un aria da uomo vissuto.

Da quel giorno è cominciata la lunga serie di"tira e molla" che mi ha accompagnato negli ultimi 9 mesi,ma finalmente ,da poco più di due settimane,grazie anche all'appoggio di Concettina e Carmela ero riuscita a dare un taglio netto a quella inutile relazione che mi aveva provocato più dolori che gioie.

Infatti,Gennarino era odiato da tutte le mie amiche,non facevano altro che prenderlo in giro per il suo fisico robusto e il suo viso da "Cicciobello",in particolare Carmela,che un tempo era la sua migliore amica,adesso non vedeva l'ora di mandarlo a quel paese.E avevano ragione,mi aveva fatto stare male per  troppo tempo, ma io continuavo a perdornarlo per il semplice fatto che lo amavo.

Grazie a Dio,però,dopo mesi e mesi ero arrivata alla conclusione che semplicemente eravamo troppo diversi e non eravamo fatti per stare insieme.

"Vuoi uscire dalla docciaaaaaa"

l'urlo di quell'esaurita di mia madre mi fece rabbrividire,strizzai i capelli, mi asciugai velocemente le lacrime e mi avvolsi nel lungo accapatoio fuxia.Consapevole del fatto che avrei dovuto affrontare un altra noiosa giornata di scuola.