Anime & Manga > Dragon Ball
Ricorda la storia  |       
Autore: Soly_D    18/11/2012    6 recensioni
[Goku/Chichi | raccolta mista | partecipante alla Fluff Fest Challenge di Kim_92 | tabella Primavera]
#01. Noia • Chichi amava Goku ogni singolo attimo di ogni singolo giorno, incondizionatamente.
#02. Calore • A Goku era sempre piaciuta la pioggerella primaverile.
#03. Primo bacio • «Sei arrivata quando meno me l’aspettavo e hai cambiato la mia vita da un momento all’altro».
#04. Cioccolatini • «Gnon li ho manshiati io quei delizioshi shioccolatini!».
#05. San Valentino • «Io... io ero così emozionato che mi sono lasciato prendere dall’entusiasmo!».
#06. Cicatrice • Forse nel tuo mondo c’è spazio anche per l’amore.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chichi, Goku | Coppie: Chichi/Goku
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
fs ffc

Autore: Soly Dea
Fandom: Dragon Ball
Titolo della fanfiction:
How to spend a lovely first spring

Titolo del capitolo: 1. How to spend a boring evening
Pairing:
Goku/Chichi
Lunghezza: one shot
Genere:
sentimentale, fluff, slice of life

Rating: giallo
Tabella:
Primavera
Prompt: Noia

Disclaimer:
Personaggi, luoghi, nomi e tutto ciò che deriva dalla trama ufficiale da cui ho elaborato la seguente storia, non mi appartengono ma sono di proprietà di Akira Toriyama che ne detiene tutti i diritti. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro e, viceversa, gli elementi di mia invenzione, non esistenti in Dragon Ball, appartengono solo a me.
Note:
questa fanfiction partecipa alla Fluff Fest Challenge indetta da Kim_92.



How to spend a lovely first spring


1. How to spend a boring evening

Chichi amava Goku: amava il sorriso con cui le dava il buongiorno al mattino, amava il modo un po’ goffo con cui la salutava prima di uscire di casa per allenarsi, amava il suo sguardo impaziente ed entusiasta mentre lei apparecchiava la tavola, amava la foga con cui mangiava mentre la riempiva di complimenti riguardo questa e quella pietanza, amava la sua espressione serena durante il consueto sonnellino pomeridiano, amava salutarlo di nuovo e attendere il suo ritorno per tutto il pomeriggio, amava il modo in cui si scusava con espressione mortificata mostrando la tuta completamente distrutta, amava osservarlo divorare velocemente la cena per poi andarsi a coricare e riprendere le forze necessarie per il giorno dopo.
Chichi amava Goku ogni singolo attimo di ogni singolo giorno, incondizionatamente. Viveva per lui, per renderlo felice. E la fatica che impiegava cucinando e pulendo continuamente era niente se confrontata al sorriso di Goku di fronte ad ogni sua richiesta esaudita.
Ma da quando si erano sposati, era sempre stata Chichi a dare senza volere nulla in cambio. E forse era proprio questo il motivo per cui, a volte, il suo sguardo perennemente sognante si rattristiva e i suoi occhi si abbassavano, quasi non avessero la forza di affrontare la dura realtà: Goku non le aveva mai dato niente. Suo marito la amava – e questo Chichi lo sapeva – ma non glielo aveva mai dimostrato né con le parole, né con i fatti.
Fu in una serata di primavera che la ragazza riuscì ad ammettere a se stessa quanto le facesse male l’ingenuità di Goku: era sempre lei a stringerlo tra le proprie braccia e sussurrargli parole dolci, sempre lei a prendere l’iniziativa per baciarlo, sempre lei a dimostrare quanto fosse felice di averlo sposato e di poter trascorrere la sua intera vita con lui. In un primo momento, aveva sorriso intenerita da quella sua innocenza. Solo dopo, si era resa conto di quanto potesse risultare deludente non trovare tracce di malizia negli occhi di Goku quando lei si vestiva un po’ più provocante del solito e lo invitava a stendersi sul letto.
E poi, a chi voleva darla a bere? Lei e suo marito avevano fatto l’amore solo la loro prima notte di matrimonio: un’esperienza indimenticabile, in tutti i sensi.
Da allora erano passati mesi. Ogni tanto si scambiavano qualche bacetto, ma nulla di più.
Quella sera, mentre cenavano, Chichi non aveva fatto altro che sospirare e fissare il suo piatto con sguardo afflitto. Goku, tutto preso dall’abbondante cena, se ne accorse solo quando ebbe divorato tutte le prelibatezze preparate dalla moglie con pazienza e amore. Amore, sì, quel sentimento che aveva scoperto da poco, ma di cui non poteva più fare a meno. Come ignorare il battito accelerato del cuore ogni volta che le labbra di Chichi si posavano sulle sue? Come ignorare l’imbarazzo che sentiva quando, di notte, sfiorava involontariamente il suo esile corpo? Eppure non riusciva ad ammettere di amare sua moglie: nessuno l’aveva preparato ad un totale sconvolgimento di vita e Goku non sapeva proprio come comportarsi. Si limitava, allora, ad essere gentile con lei e a non farla mai arrabbiare: il sorriso di Chichi era ciò che più amava.
«Chichina, cos’hai?».
La ragazza alzò lo sguardo, specchiandosi negli occhi preoccupati del marito.
«Non hai mangiato niente», continuò Goku, indicando il piatto ancora pieno di carne.
Chichi glielo porse con un mezzo sorriso. «Mangialo tu, non ho fame».
Gli occhi di Goku si illuminarono, mentre afferrava il piatto e divorava avidamente anche la cena della moglie. Tuttavia, i suoi sospetti non si placarono: dopo cena, i due si sedettero sul divano e Goku notò l’espressione ancora preoccupata della ragazza.
«Perché non vuoi dirmi cos’hai?», chiese titubante. «Non ti senti bene?».
Chichi scosse la testa. Come dirgli che aveva bisogno di più attenzioni? Come dirgli che i sorrisi non bastavano a lei che era sempre stata follemente innamorata di lui?
«Mi annoio», buttò lì senza pensarci.
Goku inarcò le sopracciglia, scettico.
«Nessun’altra pentola da lavare?».
La mora scosse la testa.
«Tute da lavare e ricucire?».
«Già fatto».
«Niente da cucinare?».
Chichi spalancò gli occhi e diede una gomitata al ragazzo.
«Ma se abbiamo appena mangiato! Cosa dovrei cucinare?!».
Goku ridacchiò, facendo finta di essersi fatto male e massaggiando la parte dolorante.
Restarono a fissarsi per qualche minuto, come incantati. L’uno scrutava gli occhi dell’altro alla ricerca di risposte, quando Goku saltò giù dal divano con sguardo euforico.
«Potremmo combattere! È un buon metodo contro la noia».
Chichi ci pensò un attimo. Non era esattamente il genere di attività che avrebbe voluto fare con suo marito, ma si trattava pur sempre di un po’ di tempo da passare con lui e questo le bastava.
Pochi minuti dopo, i due erano in giardino per cominciare la lotta.
«Cercherò di non farti male», promise Goku con un sorriso di sfida.
Chichi si mise in posizione d’attacco. «Sarai tu quello che si farà male, caro mio! Non dimenticare che al Torneo di arti marziali ti ho quasi battuto!».
Goku non ebbe nemmeno il tempo di riassaporare il ricordo di quella giornata, che sua moglie si era già avventata contro di lui e aveva cominciato a sferrargli calci e pugni senza sosta. Il ragazzo si muoveva continuamente, cercando di evitare i colpi dell’avversaria proprio come al Torneo: non voleva farle male, desiderava semplicemente che si divertisse come faceva lui quando lottava contro un avversario più forte. E a giudicare dall’espressione soddisfatta della ragazza, ci stava proprio riuscendo.

Il combattimento si concluse, ovviamente, con la vittoria di Goku.
«Non è finita qui!», esclamò Chichi, seduta per terra, respirando profondamente per riprendere fiato. In fondo, non era stato poi così male trascorrere la serata in quel modo.
«Sei sfinita. E poi è ora di andare a letto».
Chichi fece per ribattere, ma Goku le si avvicinò e la prese in braccio con estrema delicatezza, quasi avesse paura di romperla. «Non ti reggi nemmeno in piedi!», si giustificò, non senza un velo di rossore sulla guance. Chichi sorrise, estasiata da quel gesto, e si strinse ancora di più al petto caldo e confortevole del marito.
Entrato in casa, Goku si diresse verso il bagno.
«Devi farti la doccia, no?», disse ingenuamente, facendola scendere per terra.
Chichi annuì, staccandosi dalle braccia di Goku, e fece per aprire la porta del bagno, quando le balenò in testa una strana idea. «Facciamola insieme», sussurrò, abbassando lo sguardo per l’imbarazzo. «La doccia, intendo».
Goku sgranò gli occhi e deglutì a vuoto. «Perché?».
«Per stare un po’ insieme... e per impiegarci meno tempo, visto che ormai è tardi».
Goku annuì imbarazzato e Chichi sorrise, tirandolo per il colletto della maglia e chiudendosi la porta alle spalle, quasi avesse paura che ci fosse qualcuno a spiarli.
Una volta che furono all’interno del bagno, Chichi cominciò a spogliarsi e Goku la imitò, sentendo le guance avvampare alla vista del corpo perfetto della ragazza fasciato solo da un completino intimo. Chichi arrossì, avvertendo lo sguardo di Goku su di sé, e si affrettò ad entrare nella doccia.
Il ragazzo, rimasto in boxer, la raggiunse pochi secondi dopo.
Cominciarono ad insaponarsi, l’uno a pochi centimetri dall’altro. Chichi lanciava occhiate imbarazzate al corpo muscoloso e statuario di Goku, mentre il ragazzo non riusciva a staccare gli occhi dalle forme morbide e sinuose della moglie, avvertendo uno strano calore al basso ventre.
Chichi se ne accorse immediatamente e non potè fare a meno di sorridere, soddisfatta.
Allungò il braccio verso la manovella della doccia e la girò, mentre il getto d’acqua calda investiva sia lei che il marito. Si fissarono per svariati minuti, sorridendosi: le gocce continuavano a colare lungo i loro corpi immobili e sembrava che il tempo si fosse bloccato.
«Goku», mormorò Chichi, posando una mano sul petto del marito.
Il ragazzo si sentì invaso da una nuova forza interiore e strinse forte la mano piccola e delicata della moglie, chinandosi verso di lei e sfiorando con leggerezza le sue morbide labbra.
Chichi sorrise e allacciò le braccia intorno al collo di Goku, baciandolo a sua volta con più foga. Allora il ragazzo la spinse lentamente verso la parete della doccia e il bacio si fece sempre più intenso, più profondo. L’imbarazzo e l’insicurezza svanirono lentamente, mentre Goku ricordò la prima notte passata con Chichi. Questa volta si sentì molto più determinato di se stesso, forse perché in quel momento era davvero innamorato della moglie e forse perché sapeva quel che faceva.
Le loro mani si cercavano, mentre le loro labbra si rincorrevano e si modellavano.
E tra baci e carezze, Chichi guidò Goku con dolcezza e anche gli ultimi indumenti finirono per terra, mentre i due diventavano una cosa sola. Quella notte, si amarono come mai avevano fatto.

Pochi giorni dopo, Chichi girava e rigirava tra le mani un test di gravidanza risultato positivo.
Lei e Goku si erano finalmente ritrovati. E non sarebbero più stati soli, perché un pargoletto del tutto simile al padre avrebbe allietato tutte le loro serate.













Note dell'autrice:
Si tratta di una raccolta di sei missing moments ambientati nella prima primavera di Goku e Chichi da sposati, diversi fra loro per lunghezza e rating, ma accomunati dal genere fluff. E se siete arrivati fin qui, significa che qualcosa di buono l'ho fatta XD
Spero che i personaggi siano IC e che questo primo capitolo vi sia piaciuto. Come sempre, chiedo il vostro parere e ringrazio tutti coloro che seguiranno questa breve raccolta.
A presto

  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: Soly_D