Tremate, tremate! Le OS di SheLovesKaulitz sono tornate!
Buonasera lettrici care, eccomi qua con una piccola ideuzza che mi balenava in mente.
Ultimamente non sto sopportando Los Angeles (per ovvi e vari motivi) e vorrei che i due Kaulitz, se ne tornassero
nell'amata Germania, dove secondo me, stanno meglio!
Questa piccola storiellonzola (?) prima col rating Verde (Miracolo, devo dire) non fa altro che esaudire uno dei miei desideri più grandi!
Spero vi piaccia, fatemi sapere ;)
Baci
SheLovesKaulitz!

Through With You.

Ottobre 2012.

“I Gemelli Kaulitz, prenderanno parte al casting di Deutschland Sucht Den Superstar dopo tre anni di ritiro dalle scene”

Recitava il titolo di un giornale che stavo leggendo, sbuffando lo lanciai sul tavolino difronte al divano.

Perchè non me lo aveva detto? Io che ero la sua ragazza, dovevo scoprire dai giornali che lui sarebbe partito per la Germania. Forse aveva un'altra, o forse si era stufato di me.

Mi alzai dal divano e scostai alcune ciocche dei miei capelli lunghi e rossi dietro l'orecchio. Sentii lo scatto della chiave dietro la porta di casa nervosa andai di sopra, aprendo l'armadio.

Presi alcune valigie aprendole e riempiendole alla rinfusa con tutti i vestiti che avevo.

“Roby?”

La sua voce risuonava dal piano di sotto ma non gli diedi alcuna risposta.

Le lacrime rigavano il mio viso e restavo in silenzio, anche sentendo i suoi passi per le scale.

“Ahn, ecco dov'eri!”

Rise, per poi corrugare la fronte facendo un'espressione perplessa.

“Perchè fai le valigie, amore?”

Alzai lo sguardo mentre finivo di chiudere l'ultima valigia.

“Tu vai in Germania no?”

Mormorai tra le lacrime, con una tono misto a dispiacere e rabbia.

Notai lui che si portava le mani tra i capelli, biondi, alzati in una ribelle cresta.

“Scusa amore.. me ne ero proprio dimenticato”

Scossi la testa mentre un amaro sorriso faceva capolino sulle mie labbra. Tirai giù le valigie dal letto guardandolo in lacrime, passandogli accanto.

“Tutte scuse, Bill.”

Corsi giù per le scale con le valigie in mano, con lui dietro che mi seguiva

“ Amore ti prego, aspetta!”

Aprii la porta uscendo di casa, sotto la pioggia battente, corrrendo per la strada, il più lontano possibile da lui.

Mi seguiva, io correvo, correvo più veloce che potevo, non m'importava se ero bagnata fradicia. Sentivo la sua presenza dietro me, sentivo i suoi passi, il disperato tentativo di riprendermi e di riportarmi con se.

Ero stanca di tutto il lavoro che stava facendo. Venivo sballottata a destra e sinistra, senza un posto stabile. Mi sarei accontentata anche di una settimana a casa nostra con lui, da soli. Ma questo non era possibile.

O era il CD o era altro, sempre in giro. Studio di registrazione, party e feste con sconosciuti, paparazzi ovunque. Sapevo che non sarebbe stata facile, ma se doveva essere un periodo di pausa, esso comportava anche riposo e il passare del tempo con me. Invece mi nascondeva persino le cose.

Stop.

La sua stretta intorno al mio braccio e uno strattone verso il suo petto mi fecero fermare.

“Basta!”

Sbotto' lui.

'' Hai ragione, ho sbagliato. Ma io ti amo amore, ti amo davvero. Ti prego perdonami.. tel'ho tenuto nascosto perchè.. perchè stavolta andremo li per sempre. Resteremo in Germania amore, a casa nostra. Non dovrai sopportare più questo posto, i paparazzi che ci inseguono. Saremo felici davvero, io e te.”

Si inginocchio' davanti a me e mi prese la mano, estraendo dalla tasca dei Jeans una scatolina di velluto blu. La aprii. Mi venne un colpo al cuore.

Al suo interno, c'era un anello in oro bianco con un diamante incastonato al suo interno.

“Vorresti diventare la signora Kaulitz?”

Mormoro' con i suoi occhi, di quel bellissimo castano dorato, appena lucidi.

Mi portai una mano alla bocca per contenere lo stupore e sorrisi come un' ebete.

“Oddio Bill.. si. Si si si che lo voglio!”

Esclamai mentre lui si alzava infilandomi l'anello al dito. Gli saltai al collo, e ci baciammo con passione, li' sotto quella fresca pioggia battente.

Non l'avrei lasciato mai più, mai. Era lui tutto cio' che desideravo.