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Autore: fuckdreams_    18/11/2012    3 recensioni
umm.. cosa posso dire? questa è la storia di quando ho detto ai miei genitori di essere omosessuale... mi andava di scriverla così lo ho fatto, è la prima cosa che scrivo, spero vi piaccia.... buona lettura :)
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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giorno: 01-01-12 ore: 00.00
sentivo le urla, le grida felici di persone che festeggiavano, ridevano scherzavano, si divertivano, era capodanno, mezzanotte stava per scoccare, il conto alla rovescio era iniziato: 10...9 ... 8... scende una lacrima...7 ...6…un'altra...5...4...3…un'altra ancora...2...1...il chiasso più totale, gli schiamazzi della gente e il rumore dei bicchieri che sbattevano l'uno contro l'altro per il brindisi, mi rimbombavano in testa.
Che ci facevo la? in quella festa, piena di volti nuovi,mai visti prima? che ci facevo lì appartata in un angolo al buio dove nessuno avrebbe sentito il mio dolore? lì a piangere.
Perchè piangevo? ero confusa, un'altro anno che passava, un'altro anno della mia vita che non sentivo mio, un anno alla ricerca di chi ero, una ricerca che era finita quel giorno? non lo sapevo.
Volevo solo chiudermi in me stessa e continuar a buttar giu' lacrime, sentivo come se la mia rabbia si racchiudesse in esse e scivolasse via da me, attraverso la mia guancia, sapevo ciò che sentivo, ma sapevo che gli altri non avrebbero capito.
Nel silenzio della mia mente,che si distaccava dal rumore al di fuori, sento qualcuno chiamare il mio nome, alzo la testa, mia madre e mio padre erano lì, con il sorriso stampato sulla faccia che si chiedevano che stessi facendo, mia madre iniziò a infastidirmi: "che ci fai qui?che hai? stai piangendo?perchè piangi? vieni a divertirti e a ballare! dai vieni! facciamo i botti! su amore!",ecco, lo sentivo, ero pronta.
Mio padre e mia madre, felici, li' di fronte a me,forse il momento non era il migliore ma non potevo piu' aspettare, dovevo liberarmi di quel peso, ”forza…uno…due…e lo dici,dai adesso,su dillo,’sono lesbica’,dillo, dai dillo, smetti di pensare e dillo!”.
Improvvisamente sento la mia mente che smette di assillarmi, i pensieri diventano parole:"mamma, papa', sono lesbica!" urlo,senza neanche rendermene conto, sento il battito aumentare, non volevo sapere come sarebbe finita.
Prendo coraggio e alzo lo sguardo, vedo il volto di mia madre, RIDEVA. Rideva tanto, rideva di me, rideva perchè non mi prendeva seriamente, Ovvio.
"Che cose assurde ti passano per la testa amore", mi sentivo umiliata volevo andare via, e cosi' ho fatto, col braccio scanso mia madre da davanti a me, facendole rovesciare il bicchiere di vino bianco che teneva in mano, e inizio a correre, non sapevo dove stavo andando, corro verso l'uscita del posto in cui stavamo, fuori la gente si stava divertendo a far esplodere i petardi in mezzo alla strada, percorro di corsa il marciapiede, fino alla fine, fino ad un angolo, passato l’angolo mi fermo, mi appoggio sul muro e rimango a piangere ripensando alla scena.
Pochi secondi dopo...sento una mano appoggiarsi sulla mia spalla, mi giro spaventata.
Con le lacrime agli occhi riconosco la maglietta di mio padre, alzo lo sguardo...era lui, mi guarda negli occhi e dice :"non ti devi preoccupare! non fa niente, va tutto bene! Qualsiasi cosa ci sia io ti voglio bene!e te ne vorrò sempre”.
MAI mio padre mi aveva detto che mi voleva bene.
Dopo quelle parole segue un abbraccio, l'abbraccio più affettuoso che io abbia mai ricevuto, non scorderò mai quel giorno.
  
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