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Autore: primimesi    18/11/2012    4 recensioni
...non osava immaginare cosa ne sarebbe stata della sua vita, aveva paura, tanta paura, ma ormai era lì, non poteva scappare, era troppo tardi per poterlo fare...
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ecco la mia nuova storia, vi prego ditemi se vi piace, se no evito di scriverla! hahah oddio, sono sempre ansiosa quando scrivo qualcosa di nuovo, con l'altra più o meno andavo sul sicuro dopo un pò, ma con questa ora sono preoccupata, speriamo in bene! kiss <3

Sarah, stava seduta su i gradini di un istituto dove viveva da ben dieci anni, aveva soltanto sei anni quando era arrivata lì, nessuna famiglia aveva pensato di adottarla, nessuno la voleva, perché sapeva che lei portava sfortuna a tutti, ovunque andasse c’erano sempre tragedie, però un pomeriggio qualcosa era cambiata, la madre superiore l’aveva raggiunta in stanza avvertendola che qualcuno aveva deciso di prenderla con sè, aveva deciso di accudirla e crescerla, non doveva essere reale, poco dopo sentì aprire una porta e dei passi, chiuse gli occhi, non sapeva che cosa sperare, cosa pensare, quando li riaprì si trovò davanti a sé due persone, un uomo e una donna
-buonasera Sarah!- disse la donna sorridendo
-buonasera!- prese le sue valigie e le fece scendere
-tranquilla, faccio io!- l’uomo caricò le valigie e si avviò verso l’uscita
Finalmente stava andando via da quel posto, finalmente era tutto finito, chissà cosa l’aspettava, prima di salire in auto, i due si girarono verso di lei
-comunque io sono Denise Jonas, piacere!-
-e io Paul Jonas, ti troverai bene con noi, vedrai!-
-piacere mio-
Quando salì, c’era un profumo di rose, quell’odore la riportava indietro nel tempo le faceva ripensare alla madre, scuotendo la testa decise di cambiare pensieri, non fu molto lungo il tragitto, quando arrivò si guardò in torno meravigliata, la sua nuova casa era una specie di villa, c’era il recinto, tanto verde in torno, una piscina, quando entrò era ancora più meravigliata, era stupenda, mentra camminava guardandosi intorno si scontrò con qualcuno
-oh, scusa!- appena alzò lo sguardo davanti a lei c’era un ragazzo, moro con capelli lisci scuri e occhi color nocciola che la colpirono subito –oddio!- esclamò
-scusa me! Tu dovresti essere Sarah, Sarah Smith?- chiese
-sì, sono io!-
-piacere sono Joseph, ma puoi chiamarmi Joe!-
-ah ecco! Joe, tesoro, lei è Sarah, vedo che vi siete già presentati! Va a chiamare i tuoi fratelli!- disse Denise
-fra-fratelli?- chiese la ragazza girandosi verso la donna
-sì, ho tre figli!-
-maschi?-
-sì, lo so, non sarai abituata, visto che stavi in un istuto solo per donne, ma tranquilla i miei figli sono bravi ragazzi, poi c’è il più piccolo che ha sedici anni come te, perciò..-
-il più piccolo sedici anni? E gli altri due?- chiese quasi sconvolta
-Kevin ventidue e Joe diciannove!-
Poco dopo gli altri due si avvicinarono
-piacere Kevin!- lui aveva i capelli ricci castano chiaro e gli occhi verdi bellissimi
-io sono Nicholas!- i suoi capelli erano ricci come quelli di Kevin ma forse sembravano più curati e gli occhi color nocciola ci si poteva perdere dentro
-ma puoi chiamarlo Nick!- aggiunse Joe sorridendo
-ok!-
Nicholas, guardò dalla testa ai piedi Sarah, lei si sentì un pò in imbarazzo, aveva i capelli corti lisci castani e gli occhi azzurri, non si era mai sentita bellissima, ma gli sguardi insistenti del più piccolo dei fratelli la metteva parecchio a disagio
-ora mi sento meno preoccupata visto che vi siete presentati tutti!- riferì Denise rilassandosi
-è quasi ora di cena, cosa prepariamo?- chiese Paul alla moglie che aveva lo guardò  sguardo stanco
-prenotiamo una pizza?- propose Kevin
-ok, vada per la pizza!- rispose la madre
Poco dopo la donna si alzò subito in piedi
-scusa Sarah, ho dimenticato di mostrarti la tua stanza. Joseph! Porta le sue valigie su!-
-sì, mamma!
-vieni, seguimi!-
Sarah, dopo aver superato quattro stanze vide la sua, c’erano i nomi di tutti, ma davanti alla sua porta non c’era scritto niente, ma avrebbe provveduto lei
-eccola! Spero ti piaccia.-
-sì, grazie!- rispose timidamente
-bene, puoi fare quello che vuoi, appena arriva la pizza ti chiamiamo!-
-ok, grazie!-
Il ragazzo aveva salito le valigie, dopo averle posate a terra sospirò
-ecco qua-
-grazie..Joe..-
-di niente. Se hai bisogno puoi chiamarmi per qualsiasi cosa!-
-grazie!-
Quando lui uscì dalla stanza, lei si lanciò sul letto, non aveva mai detto tutti quei grazie in vita sua, abitare in una casa con quattro uomini non era un’idea che le piaceva molto, si sentiva confusa e sperduta, non osava immaginare cosa ne sarebbe stata della sua vita, aveva paura, tanta paura, ma ormai era lì, non poteva scappare, era troppo tardi per poterlo fare, chiudendo gli occhi tentò di pensare a qualcosa di bello, non c’era niente in lei  di bello, niente di niente, senza accorgesene si addormentò.
 
Fatemi sapere cosa ne pensate mi raccomando, accetto ogni tipo di critica purché sia costruttiva ;) <3
 
 

  
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