le difficoltà della vita

CAPITOLO 1- PARTENZA

Roy guardava ormai da tempo il paesaggio che si stagliava dalla finestra della sua camera da letto. Si sentiva triste; l' indomani sarebbe dovuto partire al fronte ovest...

Si voltò a guardare il suo letto; li disteso tra le lenzuola di seta, dormiva beatamente il suo amato Fullmetal...anche lui era stato chiamato al fronte, ma sfortunatamente era stato scelto per il fronte est...

Così quella sera avevano deciso di dirsi addio, passando la notte assieme: entrambi sapevano che non si sarebbero visti per molto tempo, e quindi non volevano sprecare neanche un momento prima della loro partenza.

Roy si ridistese nel letto iniziando a guardare Edward: era così indifeso quando dormiva;sembrava un bambino bisognoso d' affetto...anche per questo lo amava...

Ormai il sole stava comparendo all' orizzonte; l' alba innondava le case di una;sempre più forte, luce dorata, che via via schiariva la notte e lasciava posto al giorno.

< Edward?!... >

< Uhm... >

< Edward, svegliati!... >

< ...ancora qualche minuto... >

< Edward, è tardi, alzati subito! >

< Uhm... >

< Non mi lasci altra scelta... > disse il Mustang, optando per la via meno dolce e più dolorosa: tirò le coperte, facendo così ruzzolare a terra il povero Edward; che così si sveglio!

< ...maledetto di un colonnello;ma cosa ti salta in mente! Potevo farmi male, lo sai?! >

< Bhe, così forse saresti stato costretto a rimanere qui... >

I due si incupirono.

< ...già... >

< Mi scriverai?! >

< Certamente,tutti i giorni! Pregherò perchè tu possa tornare a casa velocemente e sano... >

< ... >

I due amanti si scambiarono un tenero e malinconico bacio; gli occhi chiusi e pieni di lacrime. Quella separazione era per loro ardua; erano appena riusciti ad esternare i loro sentimenti, che già il destino aveva deciso di dividerli...

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La piazza principale, che si apriva immensa davanti al quartier generale dell' est, era stipata, quella mattina, di migliaia di soldati: in prima fila il colonnello Mustang ed Edward, l' uno vicino all' altro; e davanti a loro, su di un podio, il comandante supremo.

< Siamo qui oggi per iniziare una controffensiva sui nostri confini ad est e ovest. Dobbiamo riconquistare i territori sotrattici!...sono sicuro che voi, l' elite del nostro esercito, sarete in grado di farlo! >

< SI! > urlarono tutti all' unisono.

< E allora; in marcia!!! >

Un fragoroso assenso proclamò la fine delle parole e l' inizio dei fatti. I soldati iniziarono subito a dividersi in piccole squadre, che iniziarono a defluire dalla piazza, salendo su grossi camion militari diretti sul luogo dello scontro.

Ed e Roy, non si erano ancora separati, si tenevano la mano, mentre le loro schiene si toccavano.

< Sono sicuro che tutto finirà presto; d' altro canto noi abbiamo l' alchimia dalla nostra parte...quei popoli non sanno neanche che esista... >

< Hai ragione...buona fortuna...Roy... >

Così dicendo Edward si staccò da Mustang e iniziò a dirigersi verso il suo battaglione; il suo viso rigato dalle lacrime. Non voleva che Roy lo vedesse in quello stato; per cui aveva deciso di salutarlo così, non guardandolo in faccia: se ciò fosseaccaduto, non sarebbe più riuscito a partire. Non poteva permettersi un simile egoismo! Lo avrebbe aspettato, e avrebbe combattuto dando il massimo per poter tornare presto fra le sue braccia.

< Signor Mustang, la sua camionetta è da questa parte. >

< Si, arrivo subito > disse girandosi lievemente verso il punto dove aveva visto Ed...ma lui non c' era già più.

< Buona fortuna Edward; questa separazione non farà altro che rafforzare i nostri sentimenti... > disse sottovoce Roy, sperando che il vento potesse portare quelle sue parole al suo amato.