Era lì. Sotto le sue copertine rosa.
Dormiva beata.
Sembrava una bambola. Aveva le guance rosse e sulle labbra si intravedeva un sorriso.
Era rannicchiata.
Sembrava un fagottino. Era il mio fagottino.
Sarebbe stata la mia vita.
Gli avrei insegnato a salire sugli alberi, a giocare a nascondino e l'avrei difesa dai bambini cattivi.
Gli avrei dato tutto pur di vederla sorridere.
...Sono ricordi sfuocati, ricordi di un infansia passata a cercarla e a pensarla.
Sono passati diciassette anni.
Diciassette anni a sognarla.
Ho trascorso diciassette anni con un vuoto dentro che nessuno è mai riuscito a colmare. Un vuoto che mi ha segnato, che mi ha rovinato.
Ho passato la mia vita nella vaga speranza di riverderla, viva o morta.
Ho passato la mia infansia con i giornalisti nel cortile e i poliziotti in casa.
Buona sera!
Allora, da questo capitolo si capisce pochissimo, però spero che vi sia interessato almeno un pochetto.
Cos'altro devo aggiungere... Spero che continuiate a leggere la mia storia e spero che vi piaccia.
A presto xx
Fatemi sapere cosa ne pensate