Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: ButterflySeven    19/11/2012    2 recensioni
Cit. dal capitolo 1.
"Mi trovo qui, di fronte a te, siamo così vicini che mi basterebbe alzare un braccio per poterti toccare. Allora perché ti sento così distante?
Nel sottofondo il fischio della nave si mescola con il chiacchierio eccitato dei passeggeri dell'Astoria, intenti ad ammirare lo spettacolo delle luci colorate che si allontanano pian piano, lasciando lo spazio ad un cielo sempre più stellato, di potersi finalmente liberare della nube della città.
Mi guardo intorno spaesata, la nave ha lasciato ormai da un pezzo il porto, eppure nel mio tempo interiore mi sembra sia trascorso un solo istante. Il mio sguardo si posa nuovamente sul tuo corpo statuario. Sei veramente bello, Masumi Hayami, ma penso che sei talmente tanto abituato a sentirtelo dire, che se te lo dicessi, mi rideresti in faccia. Come sempre, del resto. Sospiro e mi decido a parlarti."
E' stata scritta prima dell'uscita del volume 47, quindi rappresenta la notte sull'Astoria come l'ho immaginata io.
Genere: Comico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Masumi Hayami, Maya Kitajima
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

- Ragazzina, ha fame?- mi domanda ad un certo punto.
Effettivamente chissà da quanto tempo siamo qui a contemplare il mare. Il porto è ormai lontano. Le luci della città sono ridotte a piccoli punti. Sì, deve essere passata qualche ora, ma ancora dei mille discorsi che ci sarebbero da affrontare, non ne abbiamo accennato nemmeno uno. Ma in questo momento non mi importa, dopotutto avremo un’intera notte da passare insieme e qualcosa la dobbiamo pur fare...* Mi volto dunque verso di lui, sfoggiando uno dei miei migliori sorrisi.
-Sì, signor Hayami, in effetti avrei una gran fame, sa ultimamente le prove sono molto dure e poi…-
Ma non continuo, non posso mica dirgli “e poi mi trovo in una profondissima crisi, perché l’amo, singor Hayami, l'amo dal profondo del mio cuore. Inoltre so che è lei il mio ammiratore dalle rose scarlatte e ne sono felice. Desidero lasciasse per sempre la signorina Shiori, perché vorrei che quell’amore fosse rivolto a me signor Hayami, a me soltanto”.
No, decisamente non si poteva fare…

- E poi cosa? Che mi voleva dire, ragazzina?-
- E poi le volevo dire di non chiamarmi più ragazzina, perché sono “cresciuta”! E questa è la seconda volta nella stessa sera che glielo ripeto- E cerco di sembrare il più offesa possibile.
Vedendomi in questo stato veramente penoso, lui inizia a ridere. Quanto è bello quando ride.
-Sa signor Hayami? Credo che ridere non le faccia affatto male-
Accenno un sorriso e senza aspettare una risposta inizio ad incamminarmi verso il ponte. Solo che…
- Signorina, lei sa per caso dove sia il ristorante?-
Ecco, lo sapevo che mi sfuggiva qualcosa.
-Veramente non saprei, signor Hayami-
-E allora mi spiega perché è lei a fare strada? Può dire quanto vuole che è cresciuta…-
Si sta avvicinando, avanza piano mentre la sua voce crea una strana melodia, com’è dolce questo suono... Ed anche se non l'ho mai sentito, credo che un piffero incantatore produca lo stesso effetto. Si ferma ad un passo da me, il suo volto si abbassa fino a far incrociare i nostri occhi.
-… ma nella realtà lei rimane ancora una RAGAZZINA-
Rimaniamo giusto un secondo a contemplarci e poi riprende a camminare. Stavolta sono io a dargli le spalle e ne approfitto per poterlo ammirare ancora. Che uomo meraviglioso, essere abbracciati e coccolati da quel corpo robusto deve essere una sensazione bellissima. Effettivamente quelle braccia mi hanno sostenuto diverse volte: quei balli maldestri in cui mi sono cimentata da ragazzina, senza contare le volte in cui sono stata male. In quei momenti le sue braccia mi hanno trascinato in casa sua, inoltre, il calore del suo corpo mi ha cullato per una notte intera nella valle dei susini. Eppure sento che non è abbastanza, vorrei che i suoi abbracci fossero rivolti soltanto a me ed a nessun’altra, ma so che questi sono solo sogni. E’ un uomo di undici anni più grande, e poi non si interesserebbe mai ad una come me, non avendo Shiori come “fidanzata”. Ah ma basta, non faccio altro che ripetermi le stesse cose 24 ore su 24! La testa mi esploderà se continuo così. Sì, per stasera devo dimenticarmi dei pensieri negativi e cercare di rimanere il più possibile in sua compagnia, perché so che non ci saranno occasioni come queste una volta che si sarà sposato… Sposato, che tristezza…
-Sig. Hayumi aspetti, non mi lasci indietro-
E così correndo lo raggiungo.
Camminiamo e camminiamo, ora che ci penso ma quanto stiamo camminando?
- Signor Hayami, dista ancora molto il ristorante?-
- No Maya, veramente non distava molto nemmeno da dove ci siamo incontrati-
- E allora perché ci impieghiamo così tanto?-
Si ferma bruscamente, tanto che vado a finire praticamente tra le sue braccia.
- Perché volevo continuare ad ammirare le stelle con lei, ragazzina-
Le sue braccia mi cingono piano la schiena, poi noto che il suo tocco si fa più forte, tanto da ritrovarmi schiacciata contro il suo petto.
Il suo profumo, ancora il suo profumo… Non credo di esserne mai sazia, ha l’effetto di una droga sul mio corpo. Come due automi, le mie braccia si fanno spazio tra il suo corpo, cerco di afferrarlo saldamente, prima che quest’attimo mi sfugga tra le dita.
Questo abbraccio racchiude tante cose non dette, vorrei che il mio cuore potesse anche solo sfiorare il suo. Non mi sento più padrona di me, mi lascio solo cullare da questo corpo, che stretto al mio, pare formino una cosa sola, come due pezzi di un puzzle finalmente ricongiunti. So che tutto questo non durerà per molto, ma voglio imprimerlo nel cuore per sempre. Se possibile ti stringo ancora di più e senza che riesca a controllarmi, due piccole lacrime solcano il mio viso.

Ma come sempre le cose belle non sono destinate a durare per molto, con gentilezza mi allontani dal tuo corpo ed io ne approfitto per asciugarmi velocemente le lacrime. Con una mano mi alzi il volto e per la terza volta nella stessa sera, i nostri sguardi si incontrano. Le tue labbra si increspano in un lieve sorriso, che non posso non contraccambiare e senza dirmi niente mi prendi per mano e continuiamo a camminare.
Devo ammetterlo, questa non l’ho davvero capita. Perché mi hai abbracciato in una maniera tanto ardita? Tu sei fidanzato… Che c’è, la tua donna non ti basta? Devi per forza farmi scervellare? Giuro, più credo di capirti, più invece mi allontano dalla verità. Come vorrei che mi confessassi tutto… che mi dicessi:”Maya, sono io il donatore di rose” con magari anche: “e lo faccio perché ti amo!”, credo di chiedere troppo ora, dopotutto ho appena scoperto che non è davvero male ritrovarsi a navigare con la persona che si ama…

Continua...

*ogni riferimento a cose o fatti è puramente casuale
  
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